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La Korea Week di nuovo a Roma!

Dopo mesi di chiusura, eccoci di nuovo a Roma per la Korea Week 2022! Quest’anno sono a motori ridotti per motivi personali, però due film riuscirò a vederli e ve ne parlerò aggiornando questo post. Nel frattempo, qui sul blog potete trovare diversi contenuti dedicati alla Corea del Sud, Paese che ho scoperto da qualche anno e che continua ad appassionarmi. Libri, drama, viaggi, ricette, cosa vi piace di più di questa piccola nazione asiatica, per certi versi così simile all’Italia? Scegliete la vostra passione, seguite il tag Corea del Sud e venite a leggere!

Libri

La Korea Week è l’occasione giusta per scoprire qualche nuovo autore poco conosciuto da noi, e magari anche qualche fatto storico. Per esempio, Prenditi cura di lei di Shin Kyung-Sook,  Pachinko di Lee Min JinFiglie del mare – le “comfort women” di Mary Lynn BrachtLe malerbe di Keum Suk Gendry-Kim, Jun Oppa, sempre di Keum Suk Gendry-Kim. O ancora, Storie dalla Corea, se preferite un assaggioA proposito di fatti storici, vi porto a Bosudong. Bosudong è la fantasia, il mistero, l’avvenimento imprevisto che ti capita in viaggio e che dà un senso non solo al viaggio, ma anche alla vita. Tutto inizia in un bookcafè qualsiasi…e poi prosegue nelle meravigliose librerie e biblioteche di Seoul, una più fascinosa dell’altra. Non ci credete? Venite a vedere

Drama

Sempre di libri parliamo, ma televisivi! Avete notato quanti libri citano nei kdrama? Tanti, diciamo che gli autori non si risparmiano in citazioni, richiami, veri e propri riadattamenti, volumi piazzati strategicamente dietro o in mano al protagonista. A un certo punto, per divertimento ho iniziato a prendere nota di quelli che vedevo. E allora, via alla carrellata: li ho suddivisi in classici, per ragazzi, saggi, filosofia, poesia, contemporanei e citazioni di scrittori. Ce n’è per tutti i gusti, veramente. Tra questi, c’è qualcuno dei vostri drama preferiti? Ne conoscete altri che non ho citato? Ditemi ditemi. 

Viaggi

Guardate troppi drama e cominciate a pensare che un viaggetto in Corea non sarebbe affatto male? Esatto, proprio quello che ho pensato io prima di prenotare il volo. Sul blog trovate informazioni pratiche, curiosità e tutto quello che serve per convincervi che il Paese del Calmo Mattino è una meta che saprà stupirvi. E non poco! che giro ho fatto io? Ecco le mie tappe: sono atterrata a 서울 Seoul, dove sono rimasta due giorni. Mi sono spostata in treno a 춘천 Chuncheon (Ciuncion la pronuncia in italiano), località a est di Seoul, sempre per due giorni. Successivamente, sono tornata a Seoul per quattro giorni, prima di lasciare la capitale in direzione 대구 Daegu (Degu in italiano) e tempio di 해인사 Haeinsa. Da lì, visita al tempio e via verso 부산 Busan,  la città portuale più grande della Corea del Sud. A Busan, o Pusan, sono rimasta tre notti, compresa una per partecipare al programma templestay del tempio 범어사 Beomeosa (Bomosa in italiano). Quindi aereo interno e altri tre magici giorni nell’isola di 제주 Jeju, poi di nuovo Seoul, per un’ultima notte in giro per la capitale. Questa è la panoramica del tour: cliccate sui link e vi racconterò con calma tappa per tappa. D’altronde, siamo o non siamo nel Paese del Calmo Mattino? Quanto vi piacerebbe visitare la Corea del Sud? Fatemi sapere nei commenti!

Ricette

Chi ha visto i kdrama lo sa: la cucina coreana è fantastica, variegata, sana e coloratissima! Di rosso soprattutto, il piccante la fa da padrone! Stavolta con la Korea week niente cibo, ma sul blog trovate tante proposte, salate, dolci e…virali! Tutte con ingredienti facilmente reperibili anche qui. Spaziamo tra il Gungjung Tteokbokki, il piatto dei re, e la zuppa tteok manduguk per festeggiare il Seollal, il capodanno lunare, dal Dalgona coffee, il tormentone del lockdown, all’Hotteok, un pancake con sorpresa, dal Bibimbap per malati di kdrama al Kimchi con variante italiana, passando per il Yachaejeon, il pancake coreano. Trovate tutte le ricette coreane quiQuali vi piacerebbe provare? Se già conoscete questa cucina, quali ricette vi piacerebbe trovare? Scrivetemi nei commenti e cercherò di accontentarvi.

I film che ho visto: La donna del mistero e Nido di vipere

Quest’anno per la Korea week siamo stati invitati a vedere tre film, Escape from Mogadishu, La donna del mistero e Nido di vipere. Il primo è l’unico che non sono riuscita a vedere, è del regista Ryoo Seung-wan ed è stato presentato quest’anno al Florence Korea Film Fest e al Far East Film Festival. Gli altri due sono riuscita a vederli.  Decision to Leave (La donna del mistero) segna il ritorno del pluripremiato regista Park Chan-wook (Old Boy), vincitore quest’anno con questo film del Prix de la mise en scène a Cannes. Merita, merita veramente. Uscirà a febbraio 2023 nelle sale italiane, quindi segnatevelo. Il finale è spettacolare. La trama: Un uomo muore cadendo dalla cima di una montagna. Il detective incaricato, Hae-joon (Park Hae-il), incontra la moglie del defunto, Seo-rae (Tang Wei, attrice cinese). Seo-rae non mostra alcun segno di agitazione per la morte del marito. Con il suo comportamento così diverso da quello di un parente in lutto, la polizia la considera una sospettata. Hae-joon interroga Seo-rae e osservandola mentre è in appostamento, sente crescere lentamente un interesse per lei. Nel frattempo, la misteriosa Seo-rae, nonostante sia sospettata di un crimine, agisce in sfrontata nei confronti di Hae-joon. Una sospettata che nasconde i suoi veri sentimenti. Un detective che sospetta e desidera la sua sospettata.

L’altro film è Nido di Vipere (Beasts Clawing at Straws), già uscito nelle sale, opera prima del regista coreano Kim Yong-hoon, talmente sfortunato da uscire nel 2020 proprio all’inizio delle chiusure Covid.  Mi è piaciuto, ma si vede la mano ancora acerba. Trama: i destini di quattro personaggi ai margini della società si intrecciano in modo imprevedibile quando un umile inserviente trova una borsa piena di denaro abbandonata in un armadietto. L’inatteso tesoro diventa ben presto un’arma a doppio taglio, nascondendo dietro di sé un intreccio di storie di spietati malviventi ed esistenze miserabili. Tra omicidi, tradimenti, colpi di fortuna e sfortuna, i destini beffardi dei quattro protagonisti s’incrociano, cacciandoli in guai sempre più profondi, in un disperato gioco senza esclusione di colpi. In Nido di vipere recitano Jeon Do-yeon, premiata come Miglior Attrice a Cannes 2007, Jung Woo-sung e Youn Yuh-jung, premio Oscar per Minari

 

Vi è piaciuta questa incursione in Corea con la Korea week? Vi piacerebbe trovare altri contenuti? Scrivetemi nei commenti cosa vi piacerebbe leggere sul blog! 

Leggi anche: 

Pasqua a Roma con l’Hanji, la carta dei mille anni

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Durian Sukegawa e Le ricette della signora Tokue contro i pregiudizi

Di Durian Sukegawa è uscito da poco l’ultimo romanzo, Il sogno di Riōsuke. Io, in proverbiale ritardo sulle letture, ho recuperato il suo successo inaspettato, Le ricette della signora Tokue. Mi aspettava su uno scaffale della biblioteca di quartiere, in cui sono tornata per la prima volta dopo le chiusure e gli ingressi contingentati dell’era Covid. Ho ritrovato un ambiente familiare, addetti desiderosi di parlare di libri con i (pochi) avventori e quella mania dei libri di attaccarsi alle mani come calamite. Detto fatto, ho portato a casa la signora Tokue e i suoi dorayaki e Yoga, di Emmanuel Carrère, di cui vi parlerò a seguire. Intanto, infiliamoci per un attimo nella tenerezza di questa piccola e anziana donna giapponese, vi va?

Trama 

Sentaro è un uomo di mezza età, ombroso e solitario. Pasticciere senza vocazione, è costretto a lavorare da Doraharu, una piccola bottega di dolciumi nei sobborghi di Tokyo, per ripagare un debito contratto anni prima con il proprietario. Da mattina a sera Sentaro confeziona dorayaki e li serve a una clientela composta principalmente da studentesse chiassose che si ritrovano lì dopo la scuola. Il pasticciere infelice lavora solo il minimo indispensabile: appena può abbassa la saracinesca e affoga i suoi dispiaceri nel sakè, contando i giorni che lo separano dal momento in cui salderà il suo debito e riacquisterà la libertà. Finché all’improvviso tutto cambia: sotto il ciliegio in fiore davanti a Doraharu compare un’anziana signora dai capelli bianchi e dalle mani nodose e deformi. La settantaseienne Tokue si offre come aiuto pasticciera a fronte di una paga ridicola. Inizialmente riluttante, Sentaro si convince ad assumerla dopo aver assaggiato la sua confettura an. Sublime. Nel giro di poco tempo, le vendite raddoppiano e Doraharu vive la stagione più gloriosa che Sentaro ricordi. Ma qual è la ricetta segreta della signora Tokue?

Amore

La ricetta della signora Tokue è semplice: amore. Forse non più così semplice, in un mondo che va sempre più di corsa verso il baratro e lascia indietro le categorie non gradite: i fragili, gli anziani, in generale le persone che non si uniformano a uno standard di vita preconfezionato. Queste anime diverse, però, a volte si incontrano e danno vita a questo sentimento di cui molti hanno paura: amore. Amore contro la violenza, la segregazione, la vita ai margini. Anime che esprimono gratitudine, nonostante tutto. E’ così che Durian Sukegawa descrive l’atmosfera che permea il romanzo, a partire dalla preparazione dell’an, il ripieno di fagioli rossi del dorayaki. 

E gratitudine 

L’an è fatto di piccoli fagioli rossi. Nella realtà un fagiolo sarebbe semplicemente un fagiolo. Ma nella bollitura sono implicite infinite possibilità di moltiplicazioni in termini di peso e forma. Quando noi abbiamo a che fare con dei fagioli da cuocere, dobbiamo porgere i nostri rispetti a tutto l’universo che è presente in un singolo fagiolo. Questa mentalità porta a una reale gratitudine per gli ingredienti che compongono una pietanza”. Così Durian Sukegawa parla della salsa che dà inizio alla storia. La signora Tokue la prepara prestando attenzione al singolo fagiolo. Un atteggiamento quasi incomprensibile per noi occidentali, ma che smuove qualcosa nell’ex galeotto Sentaro. Il quale fino a questo incontro con l’anziana signora aveva una sola religione, la bottiglia, e tanti debiti. Anche la signora Tokue ha avuto una vita difficile e tanti problemi di salute, ma questo non le ha impedito di cogliere il bello di un’esistenza trascorsa ai margini

Ricordi dolciamari

Una storia semplice, una fiaba con finale agrodolce, una ricetta da tramandare e un piatto che scatena ricordi dolciamariDurian Sukegawa, con le sue lauree in filosofia orientale e pasticceria giapponese (sì, esiste anche questa laurea) è riuscito a lasciare un’impronta lieve nella mia anima di lettrice. Saranno diversi i nostri ingredienti e i piatti, ma il sentimento è lo stesso. E poi, di contorno ma non troppo, Durian Sukegawa ci racconta di questa pagina nera della storia giapponese, la segregazione dei lebbrosi nei sanatori anche dopo la guarigione dalla malattia. Retaggi del passato? Un passato più recente di quanto pensassi e, comunque, con un monito sempre in agguato: la diversità fa paura a chi non sa aprirsi a ciò che gli altri hanno da dire. 

“Si tratta di osservare bene l’aspetto degli azuki. Di aprirsi a ciò che hanno da dirci. Significa, per esempio, immaginare i giorni di pioggia e i giorni di sole che hanno vissuto. Ascoltare la storia del loro viaggio, dei venti che li hanno portati fino a noi”.

E per voi? Qual è il piatto che vi scatena ricordi dolciamari?

Curiosità

Dal libro è stato tratto un film, An, per la regia di Naomi Kawase, presentato al festival di Cannes e al Toronto film festival nel 2015.

Leggi anche: 

A sud del confine, a ovest del sole – Haruki Murakami

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Tutti i libri citati dai kdrama, la fisica dell’amore!

I libri citati dai kdrama sono tanti, diciamo che gli autori non si risparmiano in citazioni, richiami, veri e propri riadattamenti, volumi piazzati strategicamente dietro o in mano al protagonista. A un certo punto, per divertimento ho iniziato a prendere nota di quelli che vedevo. Non sono tutti, questo post è un work in progress, continuerò ad aggiungere istantanee e titoli di tutti quelli che mi capiteranno a tiro. Perché un bookworm è un bookworm, anche mentre guarda la tv! Non siete d’accordo? E allora, via alla carrellata: li ho suddivisi in classici, per ragazzi, saggi, filosofia, poesia, contemporanei e citazioni di scrittori. Ce n’è per tutti i gusti, veramente. Piano piano inserirò anche le foto, così potremo vedere i nostri amati attori con un libro in mano!

Classici 

Piccole donne (2022)

Il kdrama è una rivisitazione in chiave moderna, molto moderna, di Piccole donne di Louisa May Alcott. La serie ruota attorno a tre sorelle molto legate e cresciute in povertà. Un giorno, in seguito alla sparizione di 70 miliardi di won, si ritrovano coinvolte in un intrigo che le oppone a una delle famiglie più potenti della nazione. Da qualche parte, c’è anche la quarta sorella. Nella puntata 3, al minuto 46, l’ex CEO della ditta della sorella maggiore, è seduto in poltrona a leggere Il conte di Montecristo di Alexandre Dumas padre. Con una certa ironia, quando fanno irruzione nella sua stanza, è arrivato proprio a un punto cruciale. E, forse, a uno spoiler per chi sta guardando il drama 😉 

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Summer strike (2021) (1)

Kdrama fortemente consigliato, storia estiva e molto, molto confortante. Non ci sono i soliti attori, ma sono tutti bravissimi, anche i bambini. Lee Yeo-Reum (Seol Hyun), che in coreano significa estate, decide di lasciare il lavoro e l’appartamento e di trasferirsi in un piccolo villaggio. Qui, la biblioteca diventa il centro dei suoi interessi e amicizie. E non solo. Lei è laureata in letteratura, quindi citerò più volte questo drama in questo post. Per quanto riguarda i classici, in biblioteca trova subito un feeling con An Dae-Bom (Im Si-Wan), il bibliotecario. Nella terza puntata, lo paragona a Santiago, il vecchio pescatore protagonista de Il vecchio e il mare, di Ernest Hemingway

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Il vecchio e il mare è anche il motivo per cui decide di rimanere a vivere lì e non da un’altra parte. Entrando per caso in biblioteca, tira fuori da uno scaffale quel libro.

il vecchio e il mare 1 summer strike kdrama

La colpisce una frase: “Gli uomini non sono fatti per arrendersi. A volte potremo fallire, ma non saremo mai sconfitti”. A quel punto, sa di aver trovato il posto che stava cercando.

il vecchio e il mare 2 summer strike kdrama

My dangerous wife (1) (2020)

Nella sedicesima puntata, viene citata Anna Karenina di Lev Tolstoj e il suo famosissimo incipit: “Tutte le famiglie felici sono uguali, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo“. Mai citazione fu più azzeccata, queste famiglie sono infelici e ognuna, effettivamente, a modo suo. Anche troppo. Shim Jae Kyeong è una donna intelligente e ricca. Da sei anni è sposata con Kim Yoon Cheol e apparentemente il matrimonio funziona. In realtà, il marito, proprietario di un famoso ristorante di cucina italiana, la tradisce con la manager del ristorante, Jin Sun Mi. I due architettano un piano per sbarazzarsi della moglie. Senonché una sera, rincasando, il marito scopre che la moglie è stata rapita e gli viene chiesto un riscatto. Interviene anche la polizia e iniziano le indagini. Ma le cose quasi sempre non sono quello che sembrano. 

Matrimonial chaos (2018)

Anche qui c’è un autore russo. Il marito legge Dostoievskij, L’eterno marito. Quarta puntata, mentre Jo Seok-Moo e Kang Hwi-Roo stanno nascondendo di aver divorziato. Scritto dopo Delitto e castigo e L’idiota, questo romanzo racconta la rivalità tra due uomini. Trusozkij è succube delle donne a tal punto da essere disposto a subirne tutte le umiliazioni. Marito tradito, dopo la morte della moglie si mette sulle tracce di colui che un tempo ne fu l’amante. Si tratta di Vel’čaninov, quarantenne nevrotico e in crisi di coscienza, ipocondriaco e sentimentalmente inquieto. Tra i due si instaura un rapporto tanto ambiguo quanto bizzarro, un’apparente e improbabile amicizia che nasconde una sopita volontà di vendetta. Anni dopo, il destino li farà reincontrare, protagonisti di un nuovo triangolo amoroso e ancora una volta nei panni il primo di «eterno marito», il secondo di «eterno amante».

My only one (2018)

Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen viene richiamato nella storia in sé del drama e compare alle spalle del capofamiglia, alla sua destra nei volumi rilegati marroni e in quello bianco sporco, ogni volta che è seduto alla scrivania. Il drama è la storia di Kim Do-Ran (Uee), poverissima e brillante, che si innamora di Wang Dae-Ryook, erede di una famiglia ricchissima, interpretato dal tenerone Lee Jang-Woo. Orgoglio è chiaramente quello di lei, il pregiudizio quello della famiglia di lui. Un polpettone come pochi, ma lui è carino carino. 

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Suspicious partner (2017)

Il protagonista Noh Ji Wook (Ji Chang-Wook)  è un avvocato che legge molto e, attenzione, quello che legge segue l’evoluzione della storia. All’inizio, è sdraiato nella sua stanza relax e legge un saggio di Virginia Woolf, Una stanza tutta per sé.

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Poi, quando inizia a cambiare e si apre al mondo legge Fuse, una serie fantasy.

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Suspicious partner è la storia di un avvocato ex procuratore, Noh Ji-Wook, e della tirocinante Eun Bong-Hee, che lavorano insieme su un caso misterioso riguardante un assassino psicopatico e per il quale viene accusata la stessa Bong-Hee.

The package (2017)

E’ la storia della guida turistica Yoon So-So e del gruppo di turisti coreani che porta in giro per la Francia con un pacchetto turistico. Nella prima puntata, mostra loro la Torre Eiffel prima di lasciare Parigi e dice che al tempo della sua costruzione gli artisti non l’amavano. Cita come esempio l’autore di Una vita, Guy de Maupassant, profondamente contrariato, tanto da diventarne  un regolare cliente del ristorante. La gente gli chiedeva: perché lo frequenta? E lui: “E’ l’unico posto da cui non la vedo”. Hahaha! Sarà vero? 

Secret (2013) e Reflection of you (1) (2021)

Nella puntata 10 di Secret, viene citato Cime tempestose. Secret è un drama del 2013, molto intenso: Kang Yoo-Jung (Hwang Jung-Eum) è profondamente innamorata del brillante avvocato Ahn Do-Hoon (Bae Soo-Bin); una sera di pioggia, il giovane perde tuttavia il controllo dell’auto e investe accidentalmente una donna, Seo Ji-Hee. Kang Yoo-Jung, per evitare che la carriera dell’amato venga stroncata sul nascere, decide di prendersi la responsabilità dell’accaduto. Uscita dal carcere, deve affrontare la vendetta di Min-Hyuk (Ji Sung), il fidanzato della donna investita.

In Reflection of you, invece, nella puntata 15 la figlia Lisa va in biblioteca e lo prende in mano. Reflection of you è la storia di una pittrice di successo e di una brillante e giovane donna che riappare improvvisamente nella sua vita. Cime tempestose qui è più di una citazione, è probabilmente il titolo che ha ispirato la sceneggiatura e il romanzo 너를 닮은 사람 – Qualcuno che ti somiglia – di Jung So-hyeon da cui è tratto. 

Per ragazzi

Live your own life (2023)

Drammone per famiglie in 50 puntate, dove succede di tutto, stile soap opera. Abbiamo di nuovo Uee – Lee Hyo-Sim, citata sopra in Orgoglio e pregiudizio, che deve trovare la forza di affrancarsi da una famiglia che la sfrutta. Di lei, si innamora il ricchissimo Kang Tae-Min (Ko Joo-Woo), il second lead. Nella diciottesima puntata, in una conversazione nella sua stanza con la terribile madre, dietro di lui sugli scaffali a destra vediamo The Catcher in the Rye, Il giovane Holden. Holden Caufield, con quell’aria scocciata, insofferente alle ipocrisie e al conformismo, lui e tutto quello che gli è cascato addosso dal giorno in cui lasciò l’Istituto Pencey con una bocciatura in tasca e nessuna voglia di farlo sapere ai suoi. La trama è tutta qui. Ma sono i suoi pensieri, il suo umore rabbioso, ad andare in scena. Perché è arrabbiato Holden? 

il giovane holden Live your own way

L’avvocata Woo (2022)

L’avvocata Woo è innamorata delle balene, di cui tenta sempre di parlare con qualcuno. Nella prima puntata, cita la balena bianca di Moby Dick, affermando che in realtà non fosse una balena banca, bensì un capodoglio.

Summer strike (2021) (2)

Nella prima puntata, Lee Yeo-Reum decide di lasciare il lavoro e l’appartamento e di trasferirsi in un piccolo villaggio. Mentre sta impacchettando le sue cose in ufficio, inquadrano Il ragazzo degli scarabei, di M. G. Leonard. (2017). Nel romanzo, la vita di Darkus fa decisamente schifo. Da quando suo padre è scomparso nel nulla, tutto è andato a rotoli. Darkus si è ritrovato solo al mondo, a vivere in una casa che non conosce con uno zio che non sa badare a lui. Come se non bastasse, i vicini sono due tizi che accumulano montagne di immondizia nel cortile. E proprio da lì Darkus vede spuntare uno scarabeo gigante. Si chiama Baxter e sembra in grado di comunicare. Ma un ragazzino può davvero diventare amico di un insetto? E un insetto può aiutare un ragazzino a ritrovare il padre scomparso? 

Scent of a woman (2011) e Reflection of you (2) (2021)

Tra i libri citati dai kdrama, Anna di Tetti verdi va forte. La vediamo in Scent of a woman: nell’episodio 6 il dottore prende in mano il romanzo e dentro trova una foto di bambino con il suo primo amore. Lo stesso romanzo si vede anche in Reflection of you (2): nell’episodio 2 la figlia della protagonista, Lisa, lo legge durante la lezione di arte e viene rimproverata per questo.

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Flower boy next door (2013)

In Flower boy next door, invece, preferiscono Il piccolo principe, che usano nella puntata in cui parlano della dipendenza dall’alcol. Enrique fa un paragone con Il piccolo principe quando incontra un alcolizzato.

Five enough (2016)

Nella puntata 3 di questo drama per famiglie, il figlio della protagonista, Ahn Mi-jung, si addormenta mentre legge Il segno dei quattro di Sherlock Holmes, credendo che il padre gliel’abbia recapitato dagli Stati Uniti. In realtà, i genitori stanno nascondendo di aver divorziato. 

sherlock drama logo

Contemporanei

L’ispettrice Koo (2021)

Nell’Ispettrice Koo troviamo Dio di illusioni di Donna Tartt: in una delle ultime puntate, viene mostrato il romanzo, a cui chiaramente si ispira l’intera vicenda. Il romanzo narra le vicende di cinque studenti del college ricchi e viziati, cui si aggiunge il protagonista squattrinato Richard Papen, che si è iscritto per sfuggire alla sua noiosa vita borghese in California. Incoraggiati dal loro insegnante di greco antico, un esteta che esercita sugli allievi una forte seduzione spirituale, il gruppo si ritrova a passare pigri weekend in un circolo di alcol, droga e sottili giochi d’amore, mentre al contempo cercano di nascondere un grave crimine che hanno commesso tutti insieme. Nel corso del drama, inoltre, viene mostrata una collana che comprende Hansel e Gretel, Amleto, …, tutti direttamente collegati agli omicidi commessi.

Encounter (1) (2018)

Nella prima puntata, il protagonista maschile è a Cuba, intento a leggere World’s End Girlfriend (세계의 끝 여자친구. 2009) di Kim Yeonsu  (김연수), una raccolta di nove racconti in cui i personaggi sopportano la perdita dei propri cari o hanno i cuori infranti. Non a caso, quindi, il titolo originale del kdrama è “Il fidanzato“. Cha Soo-Hyun (Song Hye-Kyo) è la figlia di un politico. Dopo essersi laureata al college, ha sposato per convenienza un altro chaebol. Suo marito però aveva una relazione e ha chiesto il divorzio. Ora è amministratore delegato di un hotel. Kim Jin-Hyeok (Park Bo-Gum) è un giovane che cerca lavoro e nel frattempo lavora part-time. S’incontrano per caso a Cuba. Quando torna in Corea, riceve una telefonata da un albergo. Viene a sapere che ora è assunto nell’albergo di Cha Soo-Hyun.

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Nella nona puntata, invece, lui è al mare da solo, a leggere 파도가 바다의 일이라면, If Waves are the Work of Sea, di Kim Yeon-SuSe le onde sono opera del mare, anche se il romanzo non è tradotto in italiano, è la storia di Camilla, adottata da una famiglia bianca della classe media americana. Ora che ha 26 anni ed è un’autrice di successo, torna in Corea con un progetto per scrivere una saggistica sulle sue radici, insieme al suo fidanzato giapponese-americano. Nella scena, mentre è intento a leggere arriva Cha Soo-Hyun. Kim Jin-Hyeok le indica un passaggio del libro e lei lo legge: “Le onde sono naturali per l’oceano, e pensare a te era naturale per me“. 

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When a man loves (2013)

Nella prima puntata, Han Tae-Sang entra nella libreria del padre di Seo Mi-Do e lo minaccia, leggendo intanto La vita davanti a sé dello scrittore francese Romain Gary. Gli dice che ha tempo finché lui non finisce il romanzo per saldare il debito. Il libro narra le vicende di Momo, ragazzo arabo nella banlieu di Belleville, figlio di nessuno, accudito da una vecchia prostituta ebrea e per la prima volta uno scrittore usa lo stile gergale da banlieu e da emigrazione, mostrando quella Francia multietnica che cominciava a cambiare il volto di Parigi. Il libro segna un parallelo con il protagonista Han Tae-Sang, anche lui figlio di nessuno e cresciuto per strada. 

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Secret forest (2017)

Nella prima puntata di questo kdrama, che è uno dei miei preferiti, il procuratore Hwang Si‑mok arriva sulla scena del delitto e, appoggiato aperto su un tavolino da caffè, si vede la versione coreana del romanzo Finché non cala il buio (Death until dark, 2001), di Charlaine Harris, 어두워지면 일어나라. Da questo libro hanno tratto una serie tv di grande successo True blood.

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Secret affair (2014)

Questo è un kdrama da vedere se amate le storie d’amore intense. Racconta la storia di una passione segreta tra Oh Hye-Won, una donna sposata di quarant’anni, e Lee Sun-Jae, un ragazzo di venti. Oh Hye-Won lavora come direttore della pianificazione per la Seohan Arts Foundation, che tra l’altro recluta giovani musicisti di talento. È elegante ed eccelle nel trattare con le altre persone, ma per il benessere ha rinunciato a essere se stessa.  Lee Sun-Jae è un pianista molto dotato, che viene notato dal marito di Oh Hye-Won ed entra in accademia. Nella nona puntata, il ragazzo racconta alla sua insegnante di piano, proprio Oh Hye-Won, di aver letto il romanzo di Françoise Sagan, Le piace Brahms?, pensando parlasse del grande musicista. Invece, il libro della scrittrice francese racconta la storia di Paule, una donna divorziata di 39 anni, e Simon, il figlio di una cliente, giovane, viziato e innamorato. La domanda “Le piace Brahms?” è fondamentale e dà senso a tutto il romanzo. Come risponde l’insegnante nel kdrama? Anche questo è un passaggio fondamentale…

Coffe prince (2007)

Drama che non ha bisogno di presentazioni, ormai è considerato un classico del genere. Dopo aver ricevuto un ultimatum dalla nonna, Han-kyul (Gong Yoo) rileva una vecchia caffetteria, che chiama Coffee Prince, per dimostrare le sue capacità. Han-kyul assume solo uomini di bell’aspetto ed Eun-chan nasconde di essere una donna per poterci lavorare. Nell’episodio 7, stanno pulendo il bar e chiacchierando, quando viene inquadrata una parete di bookcrossing. Si vedono bene tre libri: uno di questi è Il viaggiatore delle stelle, di Bernard Werber, un autore francese che in Corea riscuote successo. Le papillon des étoiles, il titolo originale che si vede nel drama, racconta una storia distopica. Su una terra ormai irrimediabilmente degradata, le cui risorse naturali stanno per esaurirsi, l’umanità è minacciata d’estinzione. Per salvarla viene realizzato un progetto visionario: 144.000 persone vengono imbarcate a bordo di una gigantesca astronave a forma di farfalla, mossa dalla luce degli astri. Il viaggio su questa nuova arca di Noè durerà 1.250 anni. A bordo sono stipati animali, vegetali e tutto il necessario per la sopravvivenza di tante generazioni. Ma appena la nave lascia il sistema solare l’intemperanza, la nostalgia, la gelosia, l’odio esplodono. Alla fine solo sei sopravvissuti arriveranno a destinazione, per scoprire che la navicella che dovrà farli sbarcare sul pianeta della speranza contiene solo due posti, per l’Adamo e l’Eva del mondo futuro…

Altro romanzo che si vede è Princess Bari, di Hwang Sok-Yong. E’ la storia di una bambina abbandonata dai genitori, che cercano un figlio maschio dopo sei femmine, e salvata dalla nonna. La chiama Bari, come la principessa di un’antica leggenda che porta pace nelle anime dei morti. Non credo ci sia la versione italiana, ma se la trovate segnalatela nei commenti!

Poesia

Behind your touch (2023)

Song of the Yellow Bird, in coreano 황조가 e in italiano La canzone dell’uccello giallo, viene citata nell’undicesima puntata, in uno scambio divertente tra il capo della polizia e il capo della stazione di polizia di Mujin Won Yong-Muk, dove una delle parole del poema viene sostituita dal grande capo per rimproverare il sottoposto. La citazione è colta: si tratta della canzone più antica conosciuta ed è stata scritta dal re Yuri di Goguryeo nel 17 a.C. mentre piangeva la perdita di una delle mogli, andata via di casa, e mai più tornata, per un litigio con la prima moglie. Non a caso, siamo nel Paese dei drama…La canzone è bellissima, ascoltatela qui

Now, we are breaking up (2021)

Nell’undicesima puntata, Seok Do Hoon tenta di conquistare Hwang Chi-Sook donandole Centomila miliardi di poemi, di Raymond Queneau. Un libro che permette a chiunque di comporre a piacimento centomila miliardi di sonetti. In pratica, si tratta di un’opera di poesia combinatoria, che contiene solo 10 pagine, ognuna contenente un sonetto, con 14 versi. Le pagine sono divise in bande orizzontali e ognuna di queste contiene un verso. I sonetti hanno tutti lo stesso schema metrico e quindi si possono ottenere poesie diverse sostituendo un verso con un altro. In 10 pagine sono perciò contenuti 10^14 (centomila miliardi) di sonetti. Geniale, no? Regalo meraviglioso, infatti i due personaggi sono i miei preferiti nel kdrama.

When my love blooms (2020)

Nel secondo episodio, Yoon Ji Soo scopre qual è la libreria in cui il compagno di università Han Jae Hyun va spesso e si fa dire dal commesso quali sono i libri che acquista. Così, quando Han Jae Hyun arriva in libreria, la trova davanti al suo scaffale. Sembra ignorarla, ma all’uscita il commesso le dà un libro lasciato lì per lei dal ragazzo. Il libro è una raccolta di poesie del poeta contemporaneo  Lee Seong-Bok, La fine di quell’estate. Yoon Ji Soo apre il libro e trova la poesia Vicino a te 2. 

the end

Encounter (2) (2018)

Nella quarta puntata, Cha Soo-Hyun è a casa dei genitori per cena, nella solita atmosfera “rilassata”. Stanno festeggiando il compleanno e il padre le regala 꽃을 보듯 너를 본다 – I see you like a flower del poeta coreano Na Tae-Joo, pubblicato nel 2015. E’ lo stesso libro che si vede nella puntata 3, quando all'”appuntamento” a Sokcho, Jin Hyeok le regala un libro delle sue poesie preferite insieme a una foto che le aveva scattato a tradimento quando erano a Cuba. Lei sorride e legge la poesia, intitolata “A te”.

encounter poesie

Goblin (2016)

Il Goblin è un lettore forte, quindi di libri se ne vedono tanti. Ma su tutti, spicca quello che Gong Yoo ha in mano mentre si rende conto di amare la sua sposa. In quel momento, sta leggendo la poesia The Physics of Love di Kim In Yook, contenuta nell’antologia Maybe Stars Take Your Grief che Ji Eun-tak aveva in mano quando sono finiti in Canada. 

Mass is not proportional to volume.
A girl as small as a violet.
A girl who moves like a flower petal is pulling me toward her with more force than her mass.
Just then, like Newton’s apple, I rolled toward her without stopping until I fell on her,
with a thump. With a thump.
My heart keeps bouncing between the sky and the ground.
It was my first love.”
Saimdang (2017)

Nell’episodio 7, citano la poesia A vietarle il piano, di John Donne.

Come quieti i saggi spirano
e sussurrano all’anima di esalare,
mentre qualche amico mesto dice:
si spegne ora il respiro, e altri: non ancora,

così sciogliamoci, senza rumore.
Non flutti di lacrime. Non tempeste di sospiri.
Sarebbe profanare le nostre gioie
dire ai profani il nostro amore.
...
Five enough (2016) (2)

Nella trentatreesima puntata, Lee An Mi-Jung (So Ju-Jin) porta dei regali ai genitori di Sang-Tae (Ahn Jae-Wook). Deve fare un discorso importante e vuole essere preparata. Fiori per la madre e un libro del suo poeta preferito per il padre. Si tratta di una nuova prima edizione di Cielo, vento, stelle e poesia. Uscita postuma, è la raccolta più importante di Yun Dong-ju,  nome d’arte “Haehwan”, poeta della Resistenza che morì prigioniero nel carcere di Fukuoka, in Giappone.

Blue fog (2001)

Nell’ultimo episodio, il ventesimo, viene citata in sovrimpressione nel finale una poesia del famoso poeta coreano Oh Kyu Won.

Hometown Cha cha cha (2021)

Hometown Cha cha cha è pieno di citazioni di libri, perché il protagonista legge molto. Waldon, Kiss (I Buried Myself in the Arms of the Person I Parted with and Cried), What Men Live By and Other Stories, the Doorkeeper di Kim Haeng Sook (che Du-sik legge a Hye-jin per farla addormentare).

Favole e fiabe

Reflection of you (3) (2021)

Nella puntata 13, Gu Hae-Won legge al figlio di Jeong Hui-Ju The Heart and the Bottle di Oliver Jeffers. Once there was a girl who was full of wonderment at how the world worked. She shared all her dreams and excitement with her father, who always had the answer to every question. That is until one day when his chair was empty, not to be filled again – how would she find the meaning of life now? Esiste anche la versione italiana, Il cuore e la bottiglia. E’ la storia di una ragazza con la testa piena di tutte le curiosità del mondo, finché un lutto non sconvolge la sua vita. Per proteggersi mette il suo cuore al sicuro in una bottiglia, ma niente è più come prima. La copertina del libro è gialla. Il giallo, non a caso, è il colore dominante del drama. E anche per chi sta leggendo niente è più come prima.

It’s okay not to be okay (2020)

Altra miniera per bibliofili. I cinque libri di fiabe per bambini che sono apparsi nel drama sono stati scritti dallo stesso scrittore del drama Jo Yong e illustrati dal concept artist Jamsan. I titoli: The Boy Who Fed on Nightmare, Zombie Child, Springtime Dog, The Hand, The Monkfish, Finding the Real Face. Sono stati pubblicati in coreano da Wisdom House nel 2020. La storia d’amore dei due protagonisti, invece, si basa sulla vera storia d’amore dello scrittore. Lo sapevate?

Let me introduce her (2018)

In Let me introduce her la protagonista legge alla figlia la favola di Barbablù, cui la vicenda si ispira.

Saggi

Lee Doona (2023)

Nella terza puntata, il protagonista, uno studente universitario, mentre prepara lo zaino prende in mano L’arte della matematica (수학의 정석) , scritto da Hong Sung-Dae (홍성대). Una serie di libri di matematica che tutti gli studenti coreani conoscono e usano. La prima edizione è del 1966 ed è ancora uno dei libri più stampati e venduti. Il drama è la storia di uno studente di college che affronta vita e studi mentre gestisce una situazione molto particolare: convivere con un’ex componente di un gruppo K-pop. Aprendo il  libro, Jun Won trova una foto…

Anna (2022)

Anna è un kdrama claustrofobico in sei puntate, dove una ragazza assume l’identità di una ricca ereditiera per ottenere quello che vuole nella vita. Nella seconda puntata, studia La teoria dell’arte di Kim Jeong-hui (nome d’arte Chusa), un artista calligrafo dell’era Joseon, perché l’indomani deve tenere una lezione su di lui all’accademia per cui lavora.

arte calligrafia kdrama Anna

Juvenile justice (2022)

Nell’ottava puntata, il giudice Cha regala Il diario del mio maestro di Kang Tae Soo a uno dei ragazzi protagonisti della puntata, chiedendogli di provare a leggere i passaggi che ha sottolineato.

Graceful family (2019)

Nell’episodio 15, uno dei due fratelli legge Genio, a inizio puntata. Il retro dell’immagine è decisivo per l’indagine di omicidio.

Start up (2019)

Qui c’è una scelta singolare. In una delle scene finali, su un barca, uno dei coprotagonisti legge The Best Little Girl in the World di Steven Levenkron. L’argomento è anoressia. Mi è rimasto il dubbio: come mai far vedere questo libro?

When the devil calls your name (2019)

Nella puntata dieci, La madre di Luka vede appoggiato su un comodino la versione coreana di The Father. Historical, Psychological and Cultural Perspectives, Il gesto di Ettore. Preistoria, storia, attualità e scomparsa del padre in italiano. Si tratta di un famosissimo saggio sulla paternità, scritto nel 2000 dallo psicoanalista e sociologo italiano Luigi Zoja. Luka, infatti, è tornato in Corea del Sud per cercare il padre, mai conosciuto.

The undateables (2018)

Nell’ottava puntata, fanno vedere il libro Prosognopea, 101 modi per ricordarti. Esiste davvero il libro? Sto verificando, se avete notizie commentate 🙂

Five enough (2016) (3)

Nella quattordicesima puntata iniziamo a entrare nel vivo della storia d’amore tra Lee Sang-Tae (Ahn Jae-Wook) e An Mi-Jung (So Ju-Jin). Il drama, infatti, è familiare e quindi molto lungo, 54 puntate d aun’ora. Lee Sang-Tee deve scendere a patti con la sua condizione di vedovo e decidere se vuole lanciarsi in un’altra storia d’amore o no. In questa scena, ha appena chiesto a An Mi-Jung di mantenere le distanze. E’ a letto e legge Fashion Marketing Communications, di Gaynor Lea-Greenwood. Il libro tratta questioni legate alla moda, dalle pubbliche relazioni al branding, pubblicità indiretta, celebrità, sponsorizzazioni e visual merchandising. Entrambi i personaggi lavorano nell’industria del fashion. Forse sarebbe più corretto scrivere “dovrebbe leggere”, perché, ci scommetto, Lee Sang-Tee non può fare a meno di pensare a An Mi-Jung e al modo ingiusto in cui l’ha trattata. Ve lo consiglio, è un bel drama, leggero ma con riflessioni profonde sulla vita. 

Five enough (2016) (4)

Sempre in questo drama, stavolta alla puntata 21, la suocera di Sang-Tae, il protagonista maschile, è seduta in un caffè con la sorella, e le due donne parlano proprio di lui. Alle spalle della sorella, sulla sinistra guardando lo schermo, è appena visibile il volume fotografico di Mary Ellen Mark, Twins (Gemelli). Le due non sono gemelle, ma anche qui, la presenza di questo libro in quel momento non è casuale. Twins è del 2005: Mary Ellen Mark, votata dai lettori di “American Photography” come la fotografa donna più influente di tutti i tempi, ha realizzato alcune delle immagini più iconiche d’America in una carriera che dura da più di tre decenni. In “Twins”, la sua quattordicesima pubblicazione, Mark rivolge il suo occhio acuto e il suo cuore allo straordinario legame che esiste tra questi fratelli molto speciali.

Secret affair (2014) (2)

Secret Affair racconta la storia di una storia d’amore segreta tra Oh Hye-Won (Kim Hee-Ae), una donna sulla quarantina, e Lee Sun-Jae (Yoo Ah-In), un ragazzo indigente e solo al mondo. Oh Hye-Won lavora come direttore della pianificazione per la Seohan Arts Foundation. È elegante ed eccelle nel trattare con le altre persone. Lee Sun-Jae è un pianista eccellente, che la Fondazione arruola nelle sue scuderie. Nella puntata 14, Oh Hye-Won sale in camera e prende in mano il libro Svjatoslav Richter: scritti e conversazioni. Nel corso della sua vita – interamente dedicata alla musica e all’arte, senza concessioni – Richter, uno dei più grandi pianisti del XX secolo, mantenne un riserbo caparbio non solo sulla propria vita privata, ma anche sulle proprie aspirazioni e sull’ideale musicale che lo muoveva. Fu però lo stesso Richter a chiedere al regista Bruno Monsaingeon di realizzare la sua biografia, confidandogli i ricordi dell’infanzia e i primi passi della carriera pianistica, spiegato che cosa significasse essere un “artista del popolo” in Unione Sovietica e raccontato gli incontri con i migliori interpreti e compositori del suo tempo. 

Oh Hye-Won lo trova sul letto e aperto, con un passaggio molto, molto, molto significativo per lei e per chi ha sottolineato. Drama con musiche meravigliose e una recitazione di altissimo livello. Consigliato. 

Bel ami (2013)

Nella puntata 10, Bel Ami cita Romance For Dummies, di Ruth Westheimer. 

The color of a woman (2011)

Nella prima puntata, vengono citate Le cinque fasi del dolore, teorizzate dalla psichiatra svizzera Elisabeth Kübler-Ross.

Filosofia

XO Kitty (2023)

Non è proprio un kdrama, ma l’autrice è Jenny Han,la miniserie è ambientata a Seoul, parlano molto coreano e le dinamiche sono quelle. Nella terza puntata, Kitty è a mensa, cercando di convincere uno degli amici di Dae che la relazione tra lui e la figlia della preside sia falsa. Per dimostrarglielo, gli fa capire che sa di chi è innamorato lui. La persona in questione sta leggendo, annoiandosi a morte, La nausea di Jean-Paul Sartre, uno dei massimi esponenti dell’esistenzialismo francese. Ne La nausea, dopo aver viaggiato a lungo, Antoine Roquentin si stabilisce a Bouville, in uno squallido albergo vicino alla stazione, per scrivere una tesi di dottorato in storia. La sera, si siede al tavolo di un bistrot ad ascoltare un disco, sempre lo stesso: «Some of These Days». La sua vita ormai non ha più senso: il passato è abitato da Anny, mentre il presente è sempre più sommerso da una sensazione dolce e orribile, insinuante, che ha nome Nausea.

I live in Cheongdam-dong (2012)

Drama molto divertente in cui una famiglia si ritrova suo malgrado in un quartiere molto benestante e deve imparare a convivere con l’ambiente che la circonda. Nel club delle poesie, una delle signore dice di aver letto la Critica della ragion pura di Immanuel Kant in due giorni. La protagonista tenta di leggerlo nella fumetteria che gestisce, ma non riesce ad andare oltre la prima pagina.

Autori

Non ci sono solo i libri citati dai kdrama. Anche gli autori hanno il loro spazio. Ecoo una carrellata.

Summer strike (2021) (3)

 Altra citazione da questo kdrama che vi consiglio di guardare. Lee Yeo-Reum e An Dae-Beom stanno passeggiando, quando lui le chiede quale sia il suo autore preferito. Lei risponde Kim Ae-Ran. Kim Ae-Ran è una scrittrice coreana, autrice, tra gli altri, di 바깥은 여름, Fuori è estate. La citazione non è casuale, ormai l’abbiamo imparato. Il libro racconta la storia di un personaggio che ha dovuto affrontare una perdita, come perdere qualcuno vicino a lui o perdere un certo periodo di tempo. Proprio quello che sta succedendo alla nostra Yeo-Reum. 

kim ae ran summer strike kdrama

Invece il tuo? Gli chiede lei. E il bibliotecario risponde “Carl Sagan, mi sono divertito a leggere il suo Murmurs of Earth: The Voyager Interstellar Record“.  

carl sagan summer strike kdrama

Would you like a cup of coffee? (2021)

Nel terzo episodio, il proprietario del bar parla dell’Elephant House di Edimburgo, dove J. K. Rowling ha scritto Harry Potter. Lei lì ha realizzato il suo sogno “pensa se il proprietario l’avesse mandata via dicendo che non poteva rimanere per tutto il tempo che voleva”. Il giovane aiutante, infatti, è disturbato da un cliente che staziona nel bar per lavorare pur avendo ordinato un solo caffè.

My dangerous wife (2020)

La moglie dell’ispettore dice nella quinta puntata che il suo autore preferito è Haruki Murakami, il quale ha capito di poter scrivere romanzi dopo un fuoricampo di baseball. Il suo sogno segreto, infatti, è diventare scrittrice.

Vi è piaciuto questa incursione su “i libri citati dai kdrama”? Quali di questi libri o autori avete già letto? Se volete contribuire ad arricchirla, scrivetemi nei commenti i libri che avete notato e li aggiungerò all’elenco!

Leggi anche: 

Malati di kdrama? Guardiamoli mangiando il Bibimbap!

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Librerie di Seoul in cui perdersi, felici e sommersi

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Altri articoli sulla Corea

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Yachaejeon 야채전, il pancake coreano

Oggi vi parlo delle yachaejeon coreane. La parola Jeon (ciòn) indica genericamente le frittelle. Un po’ come i nostri “fritti misti”, anche se all’apparenza sembra più una frittata, che prende nomi diversi a seconda dell’ingrediente fritto nella pastella. Nei ristoranti coreani in Italia troverete spesso la versione con frutti di mare, Haemul Pajeon. Vi ho già raccontato che appena arrivata a Chuncheon, mi sono imbattuta in questa “sagra del jeon”, con i proprietari dei banchetti che facevano a gara per farmi avvicinare e assaggiare. Vi assicuro, ho dato soddisfazione a tutti. Ma proprio a tutti. Ne avrò assaggiati una trentina, di ogni ingrediente e colore, fiori edibili compresi. Stupendi. Accompagnati da Makgeolli, sempre offerto da loro. Stupendi già l’ho detto? Allora lo ripeto. Ho provato poi a rifarli a casa, con discreto successo, devo dire. Oggi vi presento la versione vegetariana, il yachaejeon, da yachae (iacé) verdura e jeon. Sono facilissimi da fare: se avete finito le uova, ma volete svuotare il frigorifero, questa è la ricetta che fa per voi.

Ingredienti 

  • cipolle;
  • cipollotti verdi;
  • verdura mista, tagliata fina;
  • sale e pepe, q.b.
  • farina, acqua e olio di sesamo (o vegetale) per la pastella.

Procedimento

Negli ingredienti, contrariamente al solito, non ho messo quantità precise. Questo perché la preparazione dipende essenzialmente da quello che avete a disposizione. Vanno bene zucchine, funghi, patate, ma anche spinaci, melanzane, tutto quello che avete. I cipollotti sono essenziali per dare quel gusto tipico delle preparazioni asiatiche. In una ciotola, unite le verdure a disposizione, sarebbe meglio almeno tre, tagliate fine. Se la verdura non è già condita, aggiustate di sale e pepe. La pastella è simile a quella che usiamo noi per i fritti. Farina per tutti gli usi e acqua, fino a formare una pastella densa e non troppo liquida, che scivola dal cucchiaio, ma senza eccessiva velocità. Versate la pastella nella ciotola e girate, fino ad assorbire tutte le verdure. Scaldate l’olio in una padella e, quando è caldo, versate in un colpo solo le verdure. Appiattite e distribuite fino a renderla uguale a una frittata e seguite lo stesso procedimento per girarla quando sotto si sarà abbrustolita, dopo circa 5 minuti. Quando entrambe le parti saranno brunite, fate scivolare su un piatto da portata.

La salsa di accompagnamento 

A me non piace, quindi non la preparo mai. Se volete, però, rispettare l’usanza asiatica, la yachaejeon andrebbe accompagnata con questa salsa, preparata e fatta riposare prima di iniziare a preparare la frittata: 

  • salsa di soia, 1 cucchiaio
  • aceto bianco,  2 cucchiaini 
  • semi di sesamo tostati, 1 cucchiaino 
  • peperoncino, facoltativo

Cosa ve ne pare? Facile, no? Se avete verdure da finire e un antipasto sfizioso da presentare,  la yachaejeon vi aspetta! Fatemi sapere come viene e se vi è piaciuta, mi raccomando! 

Viaggio in Corea del Sud: Winter Sonata a Chuncheon

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Jun Oppa e il dopo di noi di Keum Suk Gendry-Kim

Dopo Le malerbe, vi dico subito che anche Jun di Keum Suk Gendry-Kim è da cinque stelle nella mia personale classifica. Non so decidermi su quale dei due preferisca, l’unica cosa certa è che ora dovrò recuperare tutti i lavori precedenti di quest’autrice e aspettare che escano quelli nuovi! Ma chi è Jun? Ora vi racconto tutto.

Trama 

Jun nasce nel 1990. A due anni e mezzo ancora non parla e i medici dicono ai genitori che è autistico. Dopo aver tentato di aiutarlo in ogni modo, decidono di lasciargli frequentare la scuola, ma lo sguardo degli altri non è benevolo, su di lui. Da sempre sensibile ai suoni e ai rumori, Jun scopre la musica e, quando ormai tutti in famiglia erano rassegnati, avviene qualcosa di prodigioso: Jun finalmente parla, canta, suona il piano, la chitarra, la batteria, impara il canto tradizionale Pansori. Registra album, compone centinaia di brani. Fiorisce. La storia è raccontata dal punto di vista della sorella minore Yunsun, e il suo sguardo semplice e senza pregiudizi fa sorridere, e a tratti commuovere spontaneamente il lettore, come solo i bambini sanno fare. E Jun.

L’autismo, una storia vera (e ricorrente)

Fino a pochi anni fa, viveva nel mio palazzo una famiglia con un figlio autistico non autosufficiente. Chiaramente anche questa famiglia viveva le problematiche di una disabilità grave in casa, ma a volte mi fermavo a pensare alla sorella, che la mamma mi aveva detto essere tornata in casa perché loro, i genitori, non riuscivano più da soli a gestire la situazione. Liti e urla erano pane quotidiano, si percepiva la sofferenza di questa ragazza. Leggere la storia di Jun e della sorella Yunsun mi ha riportato alla mente quella famiglia. Chissà se saranno riusciti a trovare una parvenza di equilibrio. La storia di Keum Suk Gendry-Kim è molto realistica e parla al cuore. Racconta la scoperta del problema, i tentativi anche goffi di risolverlo con guaritori miracolosi, l’accettazione della condizione e una strada, un piccolo spiraglio, che si apre in modo imprevedibile. Ma in famiglia i punti di vista sono diversi: se per i genitori l’attenzione verso Yun è totalizzante, la sorella avrebbe diritto a vivere spensierata e non può, perché è nata immersa in questa bolla creata dai suoi per proteggere il figlio e loro stessi dalla maldicenza, dagli sguardi curiosi o spaventati. Da un mondo ostile senza appello. 

Il dopo di noi

Keum Suk Gendry-Kim racconta le vicende di questa famiglia con piglio diretto, senza girarci intorno. Se succede una disgrazia come questa, la vita prende una piega inaspettata e non ci sarà nessuno disposto ad aiutare. Ecco, forse questo è l’aspetto che mi ha colpito di più. La famiglia è sola, completamente sola, ad affrontare un problema più grande di lei. Anche due frasi dette da Yunsun e la sua mamma mi hanno fatto riflettere parecchio e mi tornano in mente ancora adesso, a libro chiuso. Yunsun a un certo punto afferma che non si farà mai una famiglia, perché chi guarderebbe Jun? I genitori hanno proposto una soluzione, ma lei non vuole pensarci: “farò come Jun, che vive solo il momento presente“. L’altra, è una frase terribile della mamma: “spero solo di poter vivere un solo giorno più di Jun“. Sopravvivere al proprio figlio è qualcosa che nella mente di un genitore non dovrebbe neanche esistere. Eppure, la mamma di Yun ha un pensiero fisso in testa: il dopo di noi. Chi lo gestirà? In base a quali criteri? Il dopo di noi, argomento dibattuto anche da noi: dopo la morte dei genitori, come assicurare una vita dignitosa alle persone non autosufficienti? 

Triste? Assolutamente no

Da questa mia descrizione, penserete di trovarvi di fronte a un graphic novel tristissimo. Invece no, la matita di Keum Suk Gendry-Kim non scade mai nel pietismo e nella commiserazione, né nella celebrazione di doti eccezionali. Jun ha trovato un suo posto nel mondo, anche se microscopico, e la famiglia un certo equilibrio. Possono, forse, fare delle prove di felicità, finalmente. Anche questa storia, come Le Malerbe, si chiude per me con un sentimento di speranza. Yun e Yunsun ce la faranno, perché è l’amore il loro fattore X e la loro forza. Mi dispiace che nella versione italiana sia saltato Oppa, credo che sia fondamentale per capire il legame tra i due.

Anche stavolta, mi sento di consigliarvi questo racconto e di lasciarvi come chicca questa intervista all’autrice, dove spiega perché ha deciso di non disegnare al computer ma a mano libera e come ha trovato una sua voce per distinguersi come artista. Io credo che ci sia riuscita, unendo esperienze di vita, capacità tecniche e di ascolto non indifferenti, nonché una buona dose di curiosità giornalistica. Un mix potente, vedrete.

Il problema, ora, sarà trovare graphic novel all’altezza. Mi date qualche dritta? Aspetto i vostri suggerimenti e riflessioni! 

Leggi anche:

Le malerbe di Keum Suk Gendry-Kim

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Autumn in Korea: Corea del Sud, il Paese del Calmo Mattino

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