Parigi val bene una messa. E anche un dattero. E anche una mega mousse al cioccolato per pranzo. E anche tante altre cose non proprio classiche da fare se non è la prima volta che la visitate, se rimanete più di un weekend o, più, semplicemente, se siete in cerca di qualche metà non proprio usuale per il vostro viaggio nella capitale di Francia. Parigi è sempre una buona idea? Dipende. Ora vi do qualche spunto per fare amicizia con l’Europa più decante, chic e pop allo stesso tempo. Come è stato anche per New York, non vi parlerò (solo) delle mete classiche, quelle le scoprirete da soli. Vi racconto alcune chicche che ho testato girando. Se New York è una città che si ama o si odia, senza mezze misure, Parigi ha un fascino innegabile. Dietro la facciata, però, cosa si nasconde? A ogni suggerimento, ho associato un film francese famoso e un numero. Il film indica la tipologia di tappa (monumenti, musei, cibo…), mentre il numero segue il criterio della prossimità, così potrete facilmente costruirvi il vostro giro come più vi piace. Pronti? Venite con me a spasso per la Ville Lumière!
Il fantasma della libertà
Il tour dell’Opéra
Fuoco fatuo
Notre-Dame de Paris
Dell’incendio di Notre-Dame de Paris vi ho già parlato in questo post. La cattedrale dovrebbe riaprire al pubblico, se tutto va bene, nel 2024, anno dei Giochi Olimpici di Parigi. Sembra che il piano sia far entrare turisti e fedeli dalla porta centrale invece che dalle porte laterali, per far loro seguire un percorso centrale dalla navata al coro. Quindi, posso dire di essere stata una delle ultime persone a entrare dalla porta laterale, dato che l’incendio si è sviluppato il pomeriggio e io l’avevo visitata la mattina. Certo, fossi uno che deve entrare dalla porta principale, non mi sentirei tanto tranquillo. Una leggenda, infatti, vuole che le serrature e le cerniere decorate del portale principale della Cattedrale di Notre-Dame siano opera del Maligno in persona. Sempre secondo la leggenda, il giovane fabbro Biscornet, scoraggiato dalle difficoltà, donò la propria anima a Satana in cambio di aiuto. Sembrava strano, infatti, che un lavoro così perfetto fosse stato realizzato da un uomo solo. Il giorno dell’inaugurazione, per aprire le porte furono necessari esorcismi e acqua santa, mentre Biscornet morì di lì a poco. Oggi soltanto la porta laterale di sinistra che affaccia sulla piazza conserva le serrature originali. Bistrattata e più volte sul punto di essere distrutta, è da vedere perlomeno per le vicende storiche di cui è stata testimone: sul suo altare è stato incoronato Napoleone, beatificata Giovanna d’Arco e dato l’addio alle più importanti figure politiche francesi. Anche se dobbiamo ringraziare solo lo scrittore Victor Hugo e il suo celebre romanzo Notre-Dames de Paris se ancora oggi possiamo ammirarla.
Chiesa di S. Genoveffa
Pantheon
Saint Chapelle
Grazie per la cioccolata
Mousse al cioccolato
Utopie
Il mercato arabo
La regola del gioco
Rush bar
Big corner
Appuntamento a Belleville
Il tour dei Malaussène
Venere in pelliccia
Sex & The City tour
Microcosmos. Il popolo dell’erba
Parco Boutte
Città della Scienza
L’umanità
Marais
Quartiere ebraico
Villaggio Saint Paul
Quartiere latino
Il diario di una cameriera
Tour Montparnasse
Pigalle
Monmartre
Nella casa (2012)
La casa-museo di Auguste Rodin
Non vi dirò di saltare il Louvre perché almeno una volta nella vita andrebbe visto. Vi segnalo, però, questo gioiellino imperdibile: la casa-museo dello scultore Auguste Rodin. Il museo si trova nell’hôtel Biron in rue de Varenne 77, nel quartiere Faubourg St-Germain, 7 ° arrondissement. In questa casa, di proprietà del Comune di Parigi, Rodin stesso trascorse gli ultimi anni della sua vita, grazie a un accordo con la città. Lui sarebbe stato libero di creare, a patto di lasciare in eredità le sue opere allo Stato francese. Trovo che questo do ut des valorizzi ancora di più le opere meravigliose che ci ha lasciato questo grande artista. Ho avuto la fortuna di vedere le sue mostre sia qui sia a Treviso e me ne sono innamorata. Intanto, vale la pena entrare solo per l’edificio in sé. L’hôtel Biron, infatti, m è un edificio in stile rococò con un giardino stupendo, costruito dall’architetto Jean Aubert tra il 1728 e il1730, all’inizio come casa privata di un banchiere. Leggerete online che si può visitare solo il giardino a 1 euro. Se andate di corsa è un buon compromesso, ma io consiglio di spendere un po’ di più e di girare all’interno della casa. Quello che vedrete, e cosa ammirerete di più, dipende dalla sensibilità individuale. Tra le principali opere dello scultore , vi posso citare il Pensatore, il Bacio, L’uomo che cammina, La porta dell’Inferno nel giardino, ma dentro c’è molto materiale. Io mi sono portata a casa la statuina in miniatura de Il pensatore, realizzando pensando a Dante e a La Divina Commedia. In origine avrebbe dovuto raffigurare Dante seduto su una roccia, al centro del timpano, in solitaria meditazione, che guarda in basso verso il tragico, terribile mondo dei dannati. In breve tempo, però, questa splendida creazione inizia a vivere di vita propria e si trasforma in un Pensatore moderno, il simbolo dell’essere umano nudo, che medita sul suo destino e prende matura consapevolezza dei dolori che lo attendono. Potrei rimanere ore a guardarlo senza stancarmi e anche Rodin la pensava così. Era, infatti, la sua opera preferita. Non mi dilungo oltre, ci sarebbe moltissimo da dire. Andate, fidatevi. E poi tornate a racccontarmi.
Louvre
Gocce d’acqua su pietre roventi
Crociera sulla Senna
Il vizietto
Shakespeare
Bookcrossing
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