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Tè, copertina e i film di Natale che vi consiglio

Anche i più cinici cedono sotto i colpi dei film di Natale. Andiamo, saranno scontati, saranno leziosi, ma fanno atmosfera come nient’altro riesce a fare. Ho selezionato per voi alcuni film e serie tv abbastanza recenti o appena usciti. Qualcuno classico, altri molto meno, ce n’è per tutti i gusti e nazionalità. La corazzata made in Usa l’ho lasciata per ultima perché magari avete voglia di scoprire altri bei prodotti europei o asiatici. Spero di darvi qualche consiglio utile per accompagnare degnamente divano e copertina! E…ah! Alternate con qualche buon libro! E…ah! (2) Buon Natale!

Giusto in tempo per Natale – Jeszcze przed swietami (Polonia)

Questo è uno dei miei film di Natale preferiti. C’è una madre single che lavora come corriere, ma la ditta sbaglia le etichette sui pacchi e lei consegna i regali di Natale alle persone sbagliate. Compreso quello per suo figlio! In una corsa contro il tempo, lei e un suo cliente cercheranno di rimediare all’errore  della fabbrica. Mi sono piaciute le situazioni e i protagonisti. La postina, in particolare, è bravissima! Guardatelo, non vi pentirete. 

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Julestorm – A storm for Christmas (Norvegia)

Rimaniamo al freddo, con una serie tv norvegese delicata e commovente. Sei episodi in cui una girandola di personaggi è bloccata da una tempesta di neve in aeroporto a Oslo. Le loro storie si intrecceranno, fino a rivelare i lati più intimi della loro personalità e della vita. C’è il barista, il prete dell’aeroporto, i viaggiatori in partenza per il caldo, il pilota cinico, cuccioli che nessuno vuole…L’atmosfera è leggera, ma preparate i fazzoletti.

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Come sempre a Natale

Sempre in Norvegia, dove il Natale è molto sentito. Per festeggiare il loro fidanzamento, Thea invita Jashan a casa sua in Norvegia. Ma le radici indiane di lui e le tradizioni norvegesi della famiglia di lei trasformeranno il tutto in uno scontro di culture destinato a creare caos. Quello che doveva essere per tutti un Natale “come al solito” si trasformerà in un caos che metterà a dura prova le convinzioni preconcette e le tradizioni di tutti, nonché la storia d’amore tra Thea e Jashan. Carino, corto, senza pretese, un piccolo spaccato di tradizioni del profondo nord.

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Odio il Natale (Italia)

Gianna ha 30 anni, fa l’infermiera, è realizzata nel lavoro ma non nella vita sentimentale. Da quando l’ex fidanzato Francesco l’ha lasciata tre anni prima, non ha più avuto una relazione. In famiglia tutti non si fanno gli affari loro e così, esasperata, Gianna dice loro una piccola, grande bugia: presenterà il suo nuovo fidanzato a Natale. Ha 24 giorni di tempo per trovarlo, ma l’impresa non sarà affatto facile. Leggero, leggero. Anche dove avrebbero potuto spingere, decidono di non farlo. In linea con le produzioni italiane, si può dare di più, ma c’è Venezia che comunque vale la visione. La seconda serie non cambia registro e attinge a mani basse da Sex and the City. Odio il Natale è remake della serie di cui vi parlo subito dopo. 

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Hjem til jul – Natale con uno sconosciuto – Home for Christmas (Norvegia)

Come vi dicevo, Odio il Natale è il remake italiano di questa serie norvegese. Le dinamiche sono le stesse, infermiera trentenne relegata al tavolo dei bambini e la sua ricerca di un fidanzato da presentare alla famiglia. Le dinamiche sono le stesse, ma in Norvegia scavano più nel profondo. Quindi, decidete voi: leggerezza, al limite della superficialità, italiana, o il profondo Nord.

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Your Christmas or mine? – Il tuo Natale o il mio? (Gran Bretagna)

Commedia inglese natalizia uscita da poco. James e Hailey sono una giovane coppia di studenti che andrà dalle rispettive famiglie per Natale. Dopo che si sono salutati alla stazione, entrambi cambiano idea e scendono dal proprio treno per salire  su quello dell’altro. Complice anche qui una tempesta di neve, si ritrovano da soli a casa dell’altro. Senza che nessuna delle due famiglie sappia che stanno insieme. Così, lei, un tantinello invadente per i miei gusti, si ritrova dal ricco padre di lui e lui si ritrova nella caotica famiglia di lei. Riusciranno a uscirne vivi? Commedia senza grandi variazioni sul tema, la cosa migliore secondo me è la colonna sonora. Nei film inglesi si può sempre contare su buona musica.

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A year-end medley (Corea del Sud)

Il modo migliore per iniziare il nuovo anno. Leggero ma con sentimento come sanno fare solo i coreani, spiritoso e sofferto insieme, più va avanti e più diventa super romantico. Non è un film di Natale, ma di Capodanno. E’ la storia di un gruppo di persone che si trovano in un albergo per l’ultimo dell’anno, ognuno con la sua storia e i suoi traumi. Tutti alla ricerca dell’anima gemella. Con un parterre di attori di kdrama di tutto rispetto, su tutti Lee Dong Wook che qui è fascinoso al massimo. Da vedere se amate gli asiatici. p.s. per chi non lo conosce, secondo i coreani, la persona con cui sei quando scende la prima neve diventerà il tuo amato, tenetelo a mente.

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Dash & Lily (Usa)

E’ un vero peccato che abbiano deciso di non rinnovare Dash & Lily per una seconda serie. Mi ha ricordato i film di Woody Allen, con New York vera protagonista delle 8 puntate. Dash e Lily si incontrano, per modo di dire, grazie a un taccuino che Lily lascia da Strand e che Dash trova. Nasce un gioco a colpi di quiz e sfide, che li coinvolge sempre di più e che fa spostare il taccuino in diversi posti della città. E’ una serie molto carina, che vi consiglio per i pomeriggi festivi, soprattutto se ci sono adolescenti nei paraggi. 

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Best Christmas ever! (Usa)

Film carino, con un cast super esperto. Come ogni altro Natale, Jackie invia un’arrogante newsletter per le feste che fa sentire la sua vecchia compagna di università Charlotte completamente inadeguata. Quando qualche giorno prima di Natale per uno scherzo del destino Charlotte e la sua famiglia arrivano a casa di Jackie, Charlotte ne approfitta per dimostrare che la vita della sua vecchia amica non è così perfetta come appare. Finale un po’ così, avrebbero potuto inventare qualcosa di meno mirabolante. Protagonisti, Heather Graham, Brandy, Jason Biggs e Matt Cedeño.

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Fall into winter (Usa)

Quando il suo fidanzato del liceo decide di investire in un’azienda di caramelle di famiglia, Kerry non è molto entusiasta dell’idea. È possibile che cambi idea? Anche qui, niente di nuovo sotto il manto nevoso. Tv movie per passare un pomeriggio sul divano, con un’attrice famosa ed esperta del genere, al suo ritorno in tv dopo vicende personali burrascose.

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Natale tutto incluso (Canada)

Tracey Moore, una travel blogger, si reca in una cittadina per trascorrere le sue vacanze di Natale. Tutto senza spese, a una condizione: che scriva una recensione su un bed and breakfast della zona. Che sta lottando per non chiudere, schiacciata dalla concorrenza di un hotel di lusso. Dovrebbe fare dei video su un weekend romantico, ma viene lasciata dal fidanzato prima di arrivare…semplice semplice, da guardare con una cioccolata calda in mano. 

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Il diario segreto di Noel (Usa)

Quando un autore di bestseller torna a casa a Natale per sistemare l’eredità della madre, trova un diario il cui contenuto nasconde segreti del passato. Nel frattempo, si presenta alla porta una ragazza in cerca delle sue origini. Qui c’erano tutti gli elementi per un bellissimo film, peccato che alla coppia protagonista manchi un po’ di pathos, sembrano più due amici che due innamorati. La storia però non mi è dispiaciuta, e neanche la casa di Noel, quindi ve lo segnalo. 

The Noel Diary. (L to R) Barrett Doss as Rachel, Justin Hartley as Jake in The Noel Diary. Cr. KC Bailey/Netflix © 2022.

Un Natale di cuore (Usa)

Da Beverly Hills in poi, Jennie Garth è una garanzia. Qui è Jaime, una vedova che per onorare lo spirito natalizio del marito, decide di fare dei regali a chi ne ha bisogno. La voce si diffonde e la gente in città si chiede chi sia questo Babbo Natale segreto. Lei vuole rimanere anonima, ma incontra Scott. E’ il giornalista del programma mattutino che Jamie guarda da anni ed è molto interessato a rivelare ai suoi telespettatori chi sia questo Babbo Natale così generoso…Commedia dei buoni sentimenti, ben scritta e ben recitata. 

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Un castello per Natale (Usa)

La famosa scrittrice americana Sophie Brown (Brooke Shields) viene stroncata perché ha osato far morire il protagonista di una sua serie. Decide quindi di partire per la Scozia, perché il nonno le parlava sempre di un castello. Una volta lì, si mette in testa di comprare il castello, ma il proprietario, il duca scozzese Myles, è riluttante a venderlo a una straniera. La trama è abbastanza inconsistente, ma Brooke Shields è sempre fascinosa, il castello pure…si lascia guardare. Nel film c’è anche Drew Barrymore. 

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I believe in Santa (Usa)

E’ un film di Natale che parte un po’ in sordina, sembra la solita storia fantasy con Babbo Natale travestito da umano. Invece, qui c’è solo un uomo adulto che crede ancora a Santa e celebra il Natale con tutti i rituali possibili e immaginabili. Incontra però Lisa, una sorta di Scrooge in gonnella, che del Natale ha solo brutti ricordi. Lui si mette in testa di farle cambiar idea, ci riuscirà? In realtà la pellicola parla della capacità di accettare gli altri per come sono, senza volerli per forza incasellare in una categoria. Il protagonista per i miei gusti è un po’ troppo plasticoso, ma i due attori nella realtà sono sposati e il loro affiatamento è percepibile.

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Leggi anche: 

Consigli utili per Natale di Donna Letizia

Mi date altri titoli di film di Natale che secondo voi meritano? Scrivetemi nei commenti! 

La Korea Week ufficiale e quella di Penna e Calamaro!

La Korea Week torna in Italia per il sesto anno consecutivo, una vera full immersion sulla Corea organizzata dall’Istituto di Cultura Coreano di Roma. Anche quest’anno il programma è ricco e interessante anche se solo online, a causa delle restrizioni Covid. Di seguito tutti i dettagli per vivere una settimana diversa dal solito, a contatto con le tradizioni e le usanze di una Nazione così lontana, ma per certi versi così simile alla nostra. Non ci credete? Provare per credere. Al programma dell’Istituto, infatti, aggiungo la mia personale Korea Week su Penna e Calamaro. Vi farò scoprire questo mondo meraviglioso parlandovi del mio viaggio in Corea del Sud, delle ricette che ho imparato a preparare e, ovviamente, dei libri che leggo. Pronti? Iniziamo dal programma ufficiale! 

Cinema 

L’Istituto Culturale Coreano di solito propone un film al mese, scelto accuratamente tra l’immensa proposta del cinema coreano. Per la Korea Week raddoppia e ne propone due in streaming: Blind di Ahn Sang-hoon, un thriller, e Castaway On The Moon, un film di Lee Hae-jun, una bizzarra favola metropolitana, raccontata con stile eccentrico e ricca di momenti comici.

Attenzione! I film saranno disponibili gratuitamente solo agli iscritti alla newsletter dell’Istituto Culturale Coreano, che fornirà per e-mail la password. I film saranno visibili dal 24 maggio ore 16.00 fino al 28 maggio, sempre ore 16.00. Ci si può iscrivere alla newsletter mandando un’e-mail a cinemacoreano.icc@gmail.com. 

Cucina 

Sabato Sabato 29 maggio 2021 lo chef Fabrizio Ferrari, conosciuto in Corea del Sud per aver partecipato a una sorta di Masterchef coreano, terrà una video lezione  su salse e condimenti (yangnyeom) tipici della cucina coreana. Parlerà di Ganjang (salsa di soia), doenjang (pasta di soia) e gochujang (pasta di peperoncino), oli vegetali aromatici come Chamgireum (olio di sesamo) e deullgireum (olio di perilla).

Moda

Giovedì 27 maggio è previsto uno degli appuntamenti a mio avviso più interessanti, quello con la moda ecosostenibile di Danha, la designer che ha disegnato l’hanbok, il vestito tradizionale coreano,  delle Blackpink, il gruppo kpop femminile più famoso nel mondo. Danha presenterà, per la prima volta in Italia, la propria moda ecosostenibile che ha fatto del vestito tradizionale coreano rivisto in chiave moderna il proprio simbolo. 

Arte

Ricco anche il programma artistico. Venerdì 28 maggio ore 19.00 (con video disponibile fino a domenica 30 maggio) è previsto in streaming lo spettacolo per bambini Doodle PopIn questo spettacolo, la pittura a mano incontra l’arte dello schermo e la magia degli scarabocchi. Due ragazzi birichini disegnano degli animali su un enorme muro di lavagna schizzando goccioline d’inchiostro e queste, grazie ad un proiettore, iniziano a muoversi prendendo vita. 

Inoltre, da mercoledì 26 maggio sarà disponibile, in un video a 360°, la mostra Le Nove Sedie: Cento capolavori dell’artigianato coreano. La mostra, promossa anche dall’Ambasciata della Repubblica di Corea in in collaborazione con Seoul Design Foundation, Associazione Culturale per le Opere di Artigianato Reale e Korean Royal Heritage Gallery, sarà realizzata in contemporanea a Seoul in versione live. 

La mostra si ispira all’eccellenza del design italiano, 9 celebri designer italiani hanno ispirato altrettanti maestri artigiani per produrre per produrre con materiali e tecniche tradizionali 9 sedie alle quali si aggiungono altre 91 opere di pregiata arte manifatturiera.  

Ulteriori informazioni

Trovate il programma completo della Korea Week sul sito dell’Istituto di Cultura Coreano in Italia.

Leggi anche: 

 Come vi ho detto, anche io parlerò di Corea del Sud per tutta la settimana. Vi do un assaggio con questo tag, a cui aggiungerò piano piano informazioni fino a domenica. Buona Korea Week a tutti! E se volete informazioni, o anche solo commentare quello che vivrete, scrivetemi nei commenti 🙂
http://www.pennaecalamaro.com/tag/corea-del-sud/

Sui ponti di Madison County nasce una storia di Natale

Una storia di Natale. Un libro non è solo la storia che ci dà da leggere. Un libro ci parla di tante altre storie. Quelle che ha evocato nella mente e nel cuore di chi lo ha letto, quelle che ha visto e che ha ispirato, passando di mano in mano. Spesso un libro è un regalo di Natale e questa, della prima edizione de “I ponti di Madison County”, è una storia di Natale.

8 gennaio 1994

Risale a molti anni fa. Io l’ho comprato qualche giorno fa in un mercatino, senza sapere che, aprendolo, vi avrei trovato un biglietto di Natale.
L’8 gennaio 1994, F. scrive alla nonna per ringraziarla del regalo ricevuto, dispiaciuta per non aver potuto trascorrere il Natale insieme in Italia. Vi ricorda qualcosa? “Dear nonna”, è l’incipit, un incipit che già dice molto di questa storia italo-americana.
I’m sure that you would have liked to have Lorenzo and Susanna in Roma for Christmas, but I hope that you had a happy holiday season anyway“, dice F., che ha provato a scrivere in italiano, rinunciando subito a causa del suo scarso vocabolario. “Non avrei potuto dirti abbastanza“.

Chissà se Nonna è ancora tra noi

C’è una storia di Natale, dietro questo libro, uscito quando ancora non esisteva il film con Meryl Streep e Clint Eastwood che l’ha reso immortale. “E’ un romanzo che sta avendo un grande successo in America. Io l’ho letto e mi è piacuto, spero che piaccia anche a te“. E arrivato a me dopo il film e dopo la visita di Joan a Roma. Chissà cosa avranno fatto, chissà se F. avrà imparato l’italiano, chissà che ne sarà stato delle persone citate nel biglietto. Chissà se Nonna è ancora tra noi. Chissà se ancora oggi, in famiglia, si regalano libri. Spero di sì, ed è uno dei tanti motivi per cui i libri cartacei devono sopravvivere. Perché racconteranno sempre molte più storie di quelle che ci troviamo scritte dentro.

I miracoli di Natale

Forse non sapremo mai cosa ne è stato dei protagonisti. Però, se qualcuno si riconosce, o riconosce qualcuno, in questa storia e in questo biglietto, mi contatti. Magari, alle tante storie che racconta questa prima edizione, ne aggiungeremo un’altra.
Perché i libri non finiscono mai. E neanche i miracoli di Natale.

Buon Natale, lettori! Se avete anche voi una storia di Natale da condividere, lasciate la vostra testimonianza nei commenti 

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Book Club P&C: via alla prima lettura! I ponti di Madison County, di Robert James Waller

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Book Cup: la finalissima!

Come tutte le cose belle, anche la nostra Book Cup sta per finire. Ci rimane una sola votazione, la più importante. Stavolta le regole di votazione cambiano leggermente. Vi chiedo, infatti, di esaminare bene le due librerie finaliste e poi di commentare con il numero della vostra preferita, aggiungendo i motivi per cui la preferite. La motivazione è essenziale per assegnare il punteggio. Quindi mi raccomando: trenta secondi di tempo in più per aggiungere le vostre motivazioni. Pronti??? Via all’esame delle due librerie.

La libreria 2: Paola 

La libreria di Paola è una libreria “in divenire”…dice Paola: “quando è nata, 15 anni fa, era angolare e alta la metà. Nove anni anni fa, quando abbiamo cambiato casa, l’abbiamo fatta “raddrizzare”. Un anno dopo, ho ereditato una collezione di classici da mio zio ed abbiamo fatto aggiungere un altro pezzettino sulla sinistra. Due anni e mezzo dopo, ho recuperato tutti i miei libri da casa di mia madre e si è deciso di ampliarla fino a farla arrivare al soffitto. La scala l’abbiamo aggiunta in seguito per rendere più agevole la consultazione dei libri negli scaffali più alti. Visto che continuiamo a comprare libri,  e che da qualche anno ha iniziato anche mia figlia ad arricchirla con i suoi, la nostra idea sarebbe prolungarla, farle fare un angolo ed estenderla anche sulla parete attigua. Una piccola curiosità: tutti i pezzi aggiunti in seguito hanno un fondale sempre di colore diverso”. 

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Vi piace la libreria di Paola? Votate 2!!! 

La libreria 11: Ilaria 

La libreria di Ilaria è più recente, ma non meno importante dal punto di vista affettivo. Racconta Ilaria: “ La mia libreria è recente, ha circa un anno. Mi è stata donata dalla mia migliore amica e si adatta perfettamente allo spazio in cui volevo collocarla. Non ci sono tutti i libri che possiedo, perché ho scelto di metterci anche alcuni oggetti che mi ricordano molti momenti. I libri sono divisi con un criterio che conosco solo io. Ci sono anche libri di quando ero bambina, libri di scuola e altri più recenti”.

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Vi piace la libreria di Ilaria? Votate 11!!! 

Dove posso votare?

Il sondaggio giornaliero sarà aperto sul blog e sui social che trovate in homepage: twitter, facebook, instagram. Rispondete con il numero corrispondente alla libreria sotto le foto pubblicate. Potete votare anche su più social, se proprio volete farne vincere una delle due, per 24 ore a partire dalla pubblicazione delle foto. La scelta è assolutamente libera. L’unica avvertenza è che NON, e sottolineo NON, saranno accettati commenti sarcastici o denigratori nei confronti delle librerie o dei loro proprietari. La vincitrice sarà eletta come libreria più bella della fase 2.

Book Cup: la sesta e ultima votazione

Ed eccoci arrivati all’ultimo round iniziale della Book Cup. Oggi si sfidano le librerie di Ilaria  e Laura. Guardate bene le immagini che hanno inviato, soffermatevi sui particolari, e poi…via al voto!

La partecipante 11: Ilaria

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Lo zoom della partecipante 11

Per il suo particolare, Ilaria ha scelto uno dei suoi romanzi preferiti, La lentezza, dello scrittore ceco Milan Kundera. In un castello francese adibito ad hotel viene ospitato un convegno di entomologia. Qui si intrecciano le vicende di alcuni fra gli ospiti: personaggi di varia umanità, che incarnano i vizi e vezzi umani quotidiani. 

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La partecipante 12: Laura

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Lo zoom della partecipante 12

Anche Laura ha scelto una mensola significativa di libri, oltre a un richiamo ai simboli del Giappone e dell’Italia. Tra i titoli, Non dirmi che hai paura, di Giuseppe Catozzella.

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Via alle votazioni!

Stavolta per chi tifate? Libreria 11 o libreria 12? Ricordate che la competizione si svolge all’insegna del massimo fair play: nessun commento negativo verrà accettato. Votate! 11 o 12?

Votazione 5, chi passa il turno

Passa al turno successivo la libreria 9 di…Norberto! 🙂

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Al via la Book Cup delle nostre librerie! Vuoi partecipare? Ecco come