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La fisica dell’amore: tutti i libri citati dai kdrama!

I libri citati dai kdrama sono tanti, diciamo che gli autori non si risparmiano in citazioni, richiami, veri e propri riadattamenti, volumi piazzati strategicamente dietro o in mano al protagonista. A un certo punto, per divertimento ho iniziato a prendere nota di quelli che vedevo. Non sono tutti, questo post è un work in progress, continuerò ad aggiungere istantanee e titoli di tutti quelli che mi capiteranno a tiro. Perché un bookworm è un bookworm, anche mentre guarda la tv! Non siete d’accordo? E allora, via alla carrellata: li ho suddivisi in classici, per ragazzi, saggi, filosofia, poesia, contemporanei e citazioni di scrittori. Ce n’è per tutti i gusti, veramente. Piano piano inserirò anche le foto, così potremo vedere i nostri amati attori con un libro in mano!

Classici 

Piccole donne (2022)

Il kdrama è una rivisitazione in chiave moderna, molto moderna, di Piccole donne di Louisa May Alcott. La serie ruota attorno a tre sorelle molto legate e cresciute in povertà. Un giorno, in seguito alla sparizione di 70 miliardi di won, si ritrovano coinvolte in un intrigo che le oppone a una delle famiglie più potenti della nazione. Da qualche parte, c’è anche la quarta sorella. Nella puntata 3, al minuto 46, l’ex CEO della ditta della sorella maggiore, è seduto in poltrona a leggere Il conte di Montecristo di Alexandre Dumas padre. Con una certa ironia, quando fanno irruzione nella sua stanza, è arrivato proprio a un punto cruciale. E, forse, a uno spoiler per chi sta guardando il drama 😉 

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Summer strike (2021) (1)

Kdrama fortemente consigliato, storia estiva e molto, molto confortante. Non ci sono i soliti attori, ma sono tutti bravissimi, anche i bambini. Lee Yeo-Reum (Seol Hyun), che in coreano significa estate, decide di lasciare il lavoro e l’appartamento e di trasferirsi in un piccolo villaggio. Qui, la biblioteca diventa il centro dei suoi interessi e amicizie. E non solo. Lei è laureata in letteratura, quindi citerò più volte questo drama in questo post. Per quanto riguarda i classici, in biblioteca trova subito un feeling con An Dae-Bom (Im Si-Wan), il bibliotecario. Nella terza puntata, lo paragona a Santiago, il vecchio pescatore protagonista de Il vecchio e il mare, di Ernest Hemingway

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Il vecchio e il mare è anche il motivo per cui decide di rimanere a vivere lì e non da un’altra parte. Entrando per caso in biblioteca, tira fuori da uno scaffale quel libro.

il vecchio e il mare 1 summer strike kdrama

La colpisce una frase: “Gli uomini non sono fatti per arrendersi. A volte potremo fallire, ma non saremo mai sconfitti”. A quel punto, sa di aver trovato il posto che stava cercando.

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My dangerous wife (1) (2020)

Nella sedicesima puntata, viene citata Anna Karenina di Lev Tolstoj e il suo famosissimo incipit: “Tutte le famiglie felici sono uguali, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo“. Mai citazione fu più azzeccata, queste famiglie sono infelici e ognuna, effettivamente, a modo suo. Anche troppo. Shim Jae Kyeong è una donna intelligente e ricca. Da sei anni è sposata con Kim Yoon Cheol e apparentemente il matrimonio funziona. In realtà, il marito, proprietario di un famoso ristorante di cucina italiana, la tradisce con la manager del ristorante, Jin Sun Mi. I due architettano un piano per sbarazzarsi della moglie. Senonché una sera, rincasando, il marito scopre che la moglie è stata rapita e gli viene chiesto un riscatto. Interviene anche la polizia e iniziano le indagini. Ma le cose quasi sempre non sono quello che sembrano. 

Matrimonial chaos (2018)

Anche qui c’è un autore russo. Il marito legge Dostoievskij, L’eterno marito. Quarta puntata, mentre Jo Seok-Moo e Kang Hwi-Roo stanno nascondendo di aver divorziato. Scritto dopo Delitto e castigo e L’idiota, questo romanzo racconta la rivalità tra due uomini. Trusozkij è succube delle donne a tal punto da essere disposto a subirne tutte le umiliazioni. Marito tradito, dopo la morte della moglie si mette sulle tracce di colui che un tempo ne fu l’amante. Si tratta di Vel’čaninov, quarantenne nevrotico e in crisi di coscienza, ipocondriaco e sentimentalmente inquieto. Tra i due si instaura un rapporto tanto ambiguo quanto bizzarro, un’apparente e improbabile amicizia che nasconde una sopita volontà di vendetta. Anni dopo, il destino li farà reincontrare, protagonisti di un nuovo triangolo amoroso e ancora una volta nei panni il primo di «eterno marito», il secondo di «eterno amante».

My only one (2018)

Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen viene richiamato nella storia in sé del drama e compare alle spalle del capofamiglia, alla sua destra nei volumi rilegati marroni e in quello bianco sporco, ogni volta che è seduto alla scrivania. Il drama è la storia di Kim Do-Ran (Uee), poverissima e brillante, che si innamora di Wang Dae-Ryook, erede di una famiglia ricchissima, interpretato dal tenerone Lee Jang-Woo. Orgoglio è chiaramente quello di lei, il pregiudizio quello della famiglia di lui. Un polpettone come pochi, ma lui è carino carino. 

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Suspicious partner (2017)

Il protagonista Noh Ji Wook (Ji Chang-Wook)  è un avvocato che legge molto e, attenzione, quello che legge segue l’evoluzione della storia. All’inizio, è sdraiato nella sua stanza relax e legge un saggio di Virginia Woolf, Una stanza tutta per sé.

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Poi, quando inizia a cambiare e si apre al mondo legge Fuse, una serie fantasy.

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Suspicious partner è la storia di un avvocato ex procuratore, Noh Ji-Wook, e della tirocinante Eun Bong-Hee, che lavorano insieme su un caso misterioso riguardante un assassino psicopatico e per il quale viene accusata la stessa Bong-Hee.

The package (2017)

E’ la storia della guida turistica Yoon So-So e del gruppo di turisti coreani che porta in giro per la Francia con un pacchetto turistico. Nella prima puntata, mostra loro la Torre Eiffel prima di lasciare Parigi e dice che al tempo della sua costruzione gli artisti non l’amavano. Cita come esempio l’autore di Una vita, Guy de Maupassant, profondamente contrariato, tanto da diventarne  un regolare cliente del ristorante. La gente gli chiedeva: perché lo frequenta? E lui: “E’ l’unico posto da cui non la vedo”. Hahaha! Sarà vero? 

Secret (2013) e Reflection of you (1) (2021)

Nella puntata 10 di Secret, viene citato Cime tempestose. Secret è un drama del 2013, molto intenso: Kang Yoo-Jung (Hwang Jung-Eum) è profondamente innamorata del brillante avvocato Ahn Do-Hoon (Bae Soo-Bin); una sera di pioggia, il giovane perde tuttavia il controllo dell’auto e investe accidentalmente una donna, Seo Ji-Hee. Kang Yoo-Jung, per evitare che la carriera dell’amato venga stroncata sul nascere, decide di prendersi la responsabilità dell’accaduto. Uscita dal carcere, deve affrontare la vendetta di Min-Hyuk (Ji Sung), il fidanzato della donna investita.

In Reflection of you, invece, nella puntata 15 la figlia Lisa va in biblioteca e lo prende in mano. Reflection of you è la storia di una pittrice di successo e di una brillante e giovane donna che riappare improvvisamente nella sua vita. Cime tempestose qui è più di una citazione, è probabilmente il titolo che ha ispirato la sceneggiatura e il romanzo 너를 닮은 사람 – Qualcuno che ti somiglia – di Jung So-hyeon da cui è tratto. 

Per ragazzi

Live your own life (2023)

Drammone per famiglie in 50 puntate, dove succede di tutto, stile soap opera. Abbiamo di nuovo Uee – Lee Hyo-Sim, citata sopra in Orgoglio e pregiudizio, che deve trovare la forza di affrancarsi da una famiglia che la sfrutta. Di lei, si innamora il ricchissimo Kang Tae-Min (Ko Joo-Woo), il second lead. Nella diciottesima puntata, in una conversazione nella sua stanza con la terribile madre, dietro di lui sugli scaffali a destra vediamo The Catcher in the Rye, Il giovane Holden. Holden Caufield, con quell’aria scocciata, insofferente alle ipocrisie e al conformismo, lui e tutto quello che gli è cascato addosso dal giorno in cui lasciò l’Istituto Pencey con una bocciatura in tasca e nessuna voglia di farlo sapere ai suoi. La trama è tutta qui. Ma sono i suoi pensieri, il suo umore rabbioso, ad andare in scena. Perché è arrabbiato Holden? 

il giovane holden Live your own way

L’avvocata Woo (2022)

L’avvocata Woo è innamorata delle balene, di cui tenta sempre di parlare con qualcuno. Nella prima puntata, cita la balena bianca di Moby Dick, affermando che in realtà non fosse una balena banca, bensì un capodoglio.

Summer strike (2021) (2)

Nella prima puntata, Lee Yeo-Reum decide di lasciare il lavoro e l’appartamento e di trasferirsi in un piccolo villaggio. Mentre sta impacchettando le sue cose in ufficio, inquadrano Il ragazzo degli scarabei, di M. G. Leonard. (2017). Nel romanzo, la vita di Darkus fa decisamente schifo. Da quando suo padre è scomparso nel nulla, tutto è andato a rotoli. Darkus si è ritrovato solo al mondo, a vivere in una casa che non conosce con uno zio che non sa badare a lui. Come se non bastasse, i vicini sono due tizi che accumulano montagne di immondizia nel cortile. E proprio da lì Darkus vede spuntare uno scarabeo gigante. Si chiama Baxter e sembra in grado di comunicare. Ma un ragazzino può davvero diventare amico di un insetto? E un insetto può aiutare un ragazzino a ritrovare il padre scomparso? 

Scent of a woman (2011) e Reflection of you (2) (2021)

Tra i libri citati dai kdrama, Anna di Tetti verdi va forte. La vediamo in Scent of a woman: nell’episodio 6 il dottore prende in mano il romanzo e dentro trova una foto di bambino con il suo primo amore. Lo stesso romanzo si vede anche in Reflection of you (2): nell’episodio 2 la figlia della protagonista, Lisa, lo legge durante la lezione di arte e viene rimproverata per questo.

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Flower boy next door (2013)

In Flower boy next door, invece, preferiscono Il piccolo principe, che usano nella puntata in cui parlano della dipendenza dall’alcol. Enrique fa un paragone con Il piccolo principe quando incontra un alcolizzato.

Five enough (2016)

Nella puntata 3 di questo drama per famiglie, il figlio della protagonista, Ahn Mi-jung, si addormenta mentre legge Il segno dei quattro di Sherlock Holmes, credendo che il padre gliel’abbia recapitato dagli Stati Uniti. In realtà, i genitori stanno nascondendo di aver divorziato. 

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Contemporanei

L’ispettrice Koo (2021)

Nell’Ispettrice Koo troviamo Dio di illusioni di Donna Tartt: in una delle ultime puntate, viene mostrato il romanzo, a cui chiaramente si ispira l’intera vicenda. Il romanzo narra le vicende di cinque studenti del college ricchi e viziati, cui si aggiunge il protagonista squattrinato Richard Papen, che si è iscritto per sfuggire alla sua noiosa vita borghese in California. Incoraggiati dal loro insegnante di greco antico, un esteta che esercita sugli allievi una forte seduzione spirituale, il gruppo si ritrova a passare pigri weekend in un circolo di alcol, droga e sottili giochi d’amore, mentre al contempo cercano di nascondere un grave crimine che hanno commesso tutti insieme. Nel corso del drama, inoltre, viene mostrata una collana che comprende Hansel e Gretel, Amleto, …, tutti direttamente collegati agli omicidi commessi.

Encounter (1) (2018)

Nella prima puntata, il protagonista maschile è a Cuba, intento a leggere World’s End Girlfriend (세계의 끝 여자친구. 2009) di Kim Yeonsu  (김연수), una raccolta di nove racconti in cui i personaggi sopportano la perdita dei propri cari o hanno i cuori infranti. Non a caso, quindi, il titolo originale del kdrama è “Il fidanzato“. Cha Soo-Hyun (Song Hye-Kyo) è la figlia di un politico. Dopo essersi laureata al college, ha sposato per convenienza un altro chaebol. Suo marito però aveva una relazione e ha chiesto il divorzio. Ora è amministratore delegato di un hotel. Kim Jin-Hyeok (Park Bo-Gum) è un giovane che cerca lavoro e nel frattempo lavora part-time. S’incontrano per caso a Cuba. Quando torna in Corea, riceve una telefonata da un albergo. Viene a sapere che ora è assunto nell’albergo di Cha Soo-Hyun.

boyfriend drama

Nella nona puntata, invece, lui è al mare da solo, a leggere 파도가 바다의 일이라면, If Waves are the Work of Sea, di Kim Yeon-SuSe le onde sono opera del mare, anche se il romanzo non è tradotto in italiano, è la storia di Camilla, adottata da una famiglia bianca della classe media americana. Ora che ha 26 anni ed è un’autrice di successo, torna in Corea con un progetto per scrivere una saggistica sulle sue radici, insieme al suo fidanzato giapponese-americano. Nella scena, mentre è intento a leggere arriva Cha Soo-Hyun. Kim Jin-Hyeok le indica un passaggio del libro e lei lo legge: “Le onde sono naturali per l’oceano, e pensare a te era naturale per me“. 

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When a man loves (2013)

Nella prima puntata, Han Tae-Sang entra nella libreria del padre di Seo Mi-Do e lo minaccia, leggendo intanto La vita davanti a sé dello scrittore francese Romain Gary. Gli dice che ha tempo finché lui non finisce il romanzo per saldare il debito. Il libro narra le vicende di Momo, ragazzo arabo nella banlieu di Belleville, figlio di nessuno, accudito da una vecchia prostituta ebrea e per la prima volta uno scrittore usa lo stile gergale da banlieu e da emigrazione, mostrando quella Francia multietnica che cominciava a cambiare il volto di Parigi. Il libro segna un parallelo con il protagonista Han Tae-Sang, anche lui figlio di nessuno e cresciuto per strada. 

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Secret forest (2017)

Nella prima puntata di questo kdrama, che è uno dei miei preferiti, il procuratore Hwang Si‑mok arriva sulla scena del delitto e, appoggiato aperto su un tavolino da caffè, si vede la versione coreana del romanzo Finché non cala il buio (Death until dark, 2001), di Charlaine Harris, 어두워지면 일어나라. Da questo libro hanno tratto una serie tv di grande successo True blood.

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Secret affair (2014)

Questo è un kdrama da vedere se amate le storie d’amore intense. Racconta la storia di una passione segreta tra Oh Hye-Won, una donna sposata di quarant’anni, e Lee Sun-Jae, un ragazzo di venti. Oh Hye-Won lavora come direttore della pianificazione per la Seohan Arts Foundation, che tra l’altro recluta giovani musicisti di talento. È elegante ed eccelle nel trattare con le altre persone, ma per il benessere ha rinunciato a essere se stessa.  Lee Sun-Jae è un pianista molto dotato, che viene notato dal marito di Oh Hye-Won ed entra in accademia. Nella nona puntata, il ragazzo racconta alla sua insegnante di piano, proprio Oh Hye-Won, di aver letto il romanzo di Françoise Sagan, Le piace Brahms?, pensando parlasse del grande musicista. Invece, il libro della scrittrice francese racconta la storia di Paule, una donna divorziata di 39 anni, e Simon, il figlio di una cliente, giovane, viziato e innamorato. La domanda “Le piace Brahms?” è fondamentale e dà senso a tutto il romanzo. Come risponde l’insegnante nel kdrama? Anche questo è un passaggio fondamentale…

Coffe prince (2007)

Drama che non ha bisogno di presentazioni, ormai è considerato un classico del genere. Dopo aver ricevuto un ultimatum dalla nonna, Han-kyul (Gong Yoo) rileva una vecchia caffetteria, che chiama Coffee Prince, per dimostrare le sue capacità. Han-kyul assume solo uomini di bell’aspetto ed Eun-chan nasconde di essere una donna per poterci lavorare. Nell’episodio 7, stanno pulendo il bar e chiacchierando, quando viene inquadrata una parete di bookcrossing. Si vedono bene tre libri: uno di questi è Il viaggiatore delle stelle, di Bernard Werber, un autore francese che in Corea riscuote successo. Le papillon des étoiles, il titolo originale che si vede nel drama, racconta una storia distopica. Su una terra ormai irrimediabilmente degradata, le cui risorse naturali stanno per esaurirsi, l’umanità è minacciata d’estinzione. Per salvarla viene realizzato un progetto visionario: 144.000 persone vengono imbarcate a bordo di una gigantesca astronave a forma di farfalla, mossa dalla luce degli astri. Il viaggio su questa nuova arca di Noè durerà 1.250 anni. A bordo sono stipati animali, vegetali e tutto il necessario per la sopravvivenza di tante generazioni. Ma appena la nave lascia il sistema solare l’intemperanza, la nostalgia, la gelosia, l’odio esplodono. Alla fine solo sei sopravvissuti arriveranno a destinazione, per scoprire che la navicella che dovrà farli sbarcare sul pianeta della speranza contiene solo due posti, per l’Adamo e l’Eva del mondo futuro…

Altro romanzo che si vede è Princess Bari, di Hwang Sok-Yong. E’ la storia di una bambina abbandonata dai genitori, che cercano un figlio maschio dopo sei femmine, e salvata dalla nonna. La chiama Bari, come la principessa di un’antica leggenda che porta pace nelle anime dei morti. Non credo ci sia la versione italiana, ma se la trovate segnalatela nei commenti!

Poesia

Behind your touch (2023)

Song of the Yellow Bird, in coreano 황조가 e in italiano La canzone dell’uccello giallo, viene citata nell’undicesima puntata, in uno scambio divertente tra il capo della polizia e il capo della stazione di polizia di Mujin Won Yong-Muk, dove una delle parole del poema viene sostituita dal grande capo per rimproverare il sottoposto. La citazione è colta: si tratta della canzone più antica conosciuta ed è stata scritta dal re Yuri di Goguryeo nel 17 a.C. mentre piangeva la perdita di una delle mogli, andata via di casa, e mai più tornata, per un litigio con la prima moglie. Non a caso, siamo nel Paese dei drama…La canzone è bellissima, ascoltatela qui

Now, we are breaking up (2021)

Nell’undicesima puntata, Seok Do Hoon tenta di conquistare Hwang Chi-Sook donandole Centomila miliardi di poemi, di Raymond Queneau. Un libro che permette a chiunque di comporre a piacimento centomila miliardi di sonetti. In pratica, si tratta di un’opera di poesia combinatoria, che contiene solo 10 pagine, ognuna contenente un sonetto, con 14 versi. Le pagine sono divise in bande orizzontali e ognuna di queste contiene un verso. I sonetti hanno tutti lo stesso schema metrico e quindi si possono ottenere poesie diverse sostituendo un verso con un altro. In 10 pagine sono perciò contenuti 10^14 (centomila miliardi) di sonetti. Geniale, no? Regalo meraviglioso, infatti i due personaggi sono i miei preferiti nel kdrama.

Encounter (2) (2018)

Nella quarta puntata, Cha Soo-Hyun è a casa dei genitori per cena, nella solita atmosfera “rilassata”. Stanno festeggiando il compleanno e il padre le regala 꽃을 보듯 너를 본다 – I see you like a flower del poeta coreano Na Tae-Joo, pubblicato nel 2015. E’ lo stesso libro che si vede nella puntata 3, quando all'”appuntamento” a Sokcho, Jin Hyeok le regala un libro delle sue poesie preferite insieme a una foto che le aveva scattato a tradimento quando erano a Cuba. Lei sorride e legge la poesia, intitolata “A te”.

encounter poesie

Goblin (2016)

Il Goblin è un lettore forte, quindi di libri se ne vedono tanti. Ma su tutti, spicca quello che Gong Yoo ha in mano mentre si rende conto di amare la sua sposa. In quel momento, sta leggendo la poesia The Physics of Love di Kim In Yook, contenuta nell’antologia Maybe Stars Take Your Grief che Ji Eun-tak aveva in mano quando sono finiti in Canada. 

Mass is not proportional to volume.
A girl as small as a violet.
A girl who moves like a flower petal is pulling me toward her with more force than her mass.
Just then, like Newton’s apple, I rolled toward her without stopping until I fell on her,
with a thump. With a thump.
My heart keeps bouncing between the sky and the ground.
It was my first love.”
Saimdang (2017)

Nell’episodio 7, citano la poesia A vietarle il piano, di John Donne.

Come quieti i saggi spirano
e sussurrano all’anima di esalare,
mentre qualche amico mesto dice:
si spegne ora il respiro, e altri: non ancora,

così sciogliamoci, senza rumore.
Non flutti di lacrime. Non tempeste di sospiri.
Sarebbe profanare le nostre gioie
dire ai profani il nostro amore.
...
Five enough (2016) (2)

Nella trentatreesima puntata, Lee An Mi-Jung (So Ju-Jin) porta dei regali ai genitori di Sang-Tae (Ahn Jae-Wook). Deve fare un discorso importante e vuole essere preparata. Fiori per la madre e un libro del suo poeta preferito per il padre. Si tratta di una nuova prima edizione di Cielo, vento, stelle e poesia. Uscita postuma, è la raccolta più importante di Yun Dong-ju,  nome d’arte “Haehwan”, poeta della Resistenza che morì prigioniero nel carcere di Fukuoka, in Giappone.

Blue fog (2001)

Nell’ultimo episodio, il ventesimo, viene citata in sovrimpressione nel finale una poesia del famoso poeta coreano Oh Kyu Won.

Hometown Cha cha cha (2021)

Hometown Cha cha cha è pieno di citazioni di libri, perché il protagonista legge molto. Waldon, Kiss (I Buried Myself in the Arms of the Person I Parted with and Cried), What Men Live By and Other Stories, the Doorkeeper di Kim Haeng Sook (che Du-sik legge a Hye-jin per farla addormentare).

Favole e fiabe

Reflection of you (3) (2021)

Nella puntata 13, Gu Hae-Won legge al figlio di Jeong Hui-Ju The Heart and the Bottle di Oliver Jeffers. Once there was a girl who was full of wonderment at how the world worked. She shared all her dreams and excitement with her father, who always had the answer to every question. That is until one day when his chair was empty, not to be filled again – how would she find the meaning of life now? Esiste anche la versione italiana, Il cuore e la bottiglia. E’ la storia di una ragazza con la testa piena di tutte le curiosità del mondo, finché un lutto non sconvolge la sua vita. Per proteggersi mette il suo cuore al sicuro in una bottiglia, ma niente è più come prima. La copertina del libro è gialla. Il giallo, non a caso, è il colore dominante del drama. E anche per chi sta leggendo niente è più come prima.

It’s okay not to be okay (2020)

Altra miniera per bibliofili. I cinque libri di fiabe per bambini che sono apparsi nel drama sono stati scritti dallo stesso scrittore del drama Jo Yong e illustrati dal concept artist Jamsan. I titoli: The Boy Who Fed on Nightmare, Zombie Child, Springtime Dog, The Hand, The Monkfish, Finding the Real Face. Sono stati pubblicati in coreano da Wisdom House nel 2020. La storia d’amore dei due protagonisti, invece, si basa sulla vera storia d’amore dello scrittore. Lo sapevate?

Let me introduce her (2018)

In Let me introduce her la protagonista legge alla figlia la favola di Barbablù, cui la vicenda si ispira.

Saggi

Lee Doona (2023)

Nella terza puntata, il protagonista, uno studente universitario, mentre prepara lo zaino prende in mano L’arte della matematica (수학의 정석) , scritto da Hong Sung-Dae (홍성대). Una serie di libri di matematica che tutti gli studenti coreani conoscono e usano. La prima edizione è del 1966 ed è ancora uno dei libri più stampati e venduti. Il drama è la storia di uno studente di college che affronta vita e studi mentre gestisce una situazione molto particolare: convivere con un’ex componente di un gruppo K-pop. Aprendo il  libro, Jun Won trova una foto…

Anna (2022)

Anna è un kdrama claustrofobico in sei puntate, dove una ragazza assume l’identità di una ricca ereditiera per ottenere quello che vuole nella vita. Nella seconda puntata, studia La teoria dell’arte di Kim Jeong-hui (nome d’arte Chusa), un artista calligrafo dell’era Joseon, perché l’indomani deve tenere una lezione su di lui all’accademia per cui lavora.

arte calligrafia kdrama Anna

Juvenile justice (2022)

Nell’ottava puntata, il giudice Cha regala Il diario del mio maestro di Kang Tae Soo a uno dei ragazzi protagonisti della puntata, chiedendogli di provare a leggere i passaggi che ha sottolineato.

Graceful family (2019)

Nell’episodio 15, uno dei due fratelli legge Genio, a inizio puntata. Il retro dell’immagine è decisivo per l’indagine di omicidio.

Start up (2019)

Qui c’è una scelta singolare. In una delle scene finali, su un barca, uno dei coprotagonisti legge The Best Little Girl in the World di Steven Levenkron. L’argomento è anoressia. Mi è rimasto il dubbio: come mai far vedere questo libro?

When the devil calls your name (2019)

Nella puntata dieci, La madre di Luka vede appoggiato su un comodino la versione coreana di The Father. Historical, Psychological and Cultural Perspectives, Il gesto di Ettore. Preistoria, storia, attualità e scomparsa del padre in italiano. Si tratta di un famosissimo saggio sulla paternità, scritto nel 2000 dallo psicoanalista e sociologo italiano Luigi Zoja. Luka, infatti, è tornato in Corea del Sud per cercare il padre, mai conosciuto.

The undateables (2018)

Nell’ottava puntata, fanno vedere il libro Prosognopea, 101 modi per ricordarti. Esiste davvero il libro? Sto verificando, se avete notizie commentate 🙂

Five enough (2016) (3)

Nella quattordicesima puntata iniziamo a entrare nel vivo della storia d’amore tra Lee Sang-Tae (Ahn Jae-Wook) e An Mi-Jung (So Ju-Jin). Il drama, infatti, è familiare e quindi molto lungo, 54 puntate d aun’ora. Lee Sang-Tee deve scendere a patti con la sua condizione di vedovo e decidere se vuole lanciarsi in un’altra storia d’amore o no. In questa scena, ha appena chiesto a An Mi-Jung di mantenere le distanze. E’ a letto e legge Fashion Marketing Communications, di Gaynor Lea-Greenwood. Il libro tratta questioni legate alla moda, dalle pubbliche relazioni al branding, pubblicità indiretta, celebrità, sponsorizzazioni e visual merchandising. Entrambi i personaggi lavorano nell’industria del fashion. Forse sarebbe più corretto scrivere “dovrebbe leggere”, perché, ci scommetto, Lee Sang-Tee non può fare a meno di pensare a An Mi-Jung e al modo ingiusto in cui l’ha trattata. Ve lo consiglio, è un bel drama, leggero ma con riflessioni profonde sulla vita. 

Five enough (2016) (4)

Sempre in questo drama, stavolta alla puntata 21, la suocera di Sang-Tae, il protagonista maschile, è seduta in un caffè con la sorella, e le due donne parlano proprio di lui. Alle spalle della sorella, sulla sinistra guardando lo schermo, è appena visibile il volume fotografico di Mary Ellen Mark, Twins (Gemelli). Le due non sono gemelle, ma anche qui, la presenza di questo libro in quel momento non è casuale. Twins è del 2005: Mary Ellen Mark, votata dai lettori di “American Photography” come la fotografa donna più influente di tutti i tempi, ha realizzato alcune delle immagini più iconiche d’America in una carriera che dura da più di tre decenni. In “Twins”, la sua quattordicesima pubblicazione, Mark rivolge il suo occhio acuto e il suo cuore allo straordinario legame che esiste tra questi fratelli molto speciali.

Secret affair (2014) (2)

Secret Affair racconta la storia di una storia d’amore segreta tra Oh Hye-Won (Kim Hee-Ae), una donna sulla quarantina, e Lee Sun-Jae (Yoo Ah-In), un ragazzo indigente e solo al mondo. Oh Hye-Won lavora come direttore della pianificazione per la Seohan Arts Foundation. È elegante ed eccelle nel trattare con le altre persone. Lee Sun-Jae è un pianista eccellente, che la Fondazione arruola nelle sue scuderie. Nella puntata 14, Oh Hye-Won sale in camera e prende in mano il libro Svjatoslav Richter: scritti e conversazioni. Nel corso della sua vita – interamente dedicata alla musica e all’arte, senza concessioni – Richter, uno dei più grandi pianisti del XX secolo, mantenne un riserbo caparbio non solo sulla propria vita privata, ma anche sulle proprie aspirazioni e sull’ideale musicale che lo muoveva. Fu però lo stesso Richter a chiedere al regista Bruno Monsaingeon di realizzare la sua biografia, confidandogli i ricordi dell’infanzia e i primi passi della carriera pianistica, spiegato che cosa significasse essere un “artista del popolo” in Unione Sovietica e raccontato gli incontri con i migliori interpreti e compositori del suo tempo. 

Oh Hye-Won lo trova sul letto e aperto, con un passaggio molto, molto, molto significativo per lei e per chi ha sottolineato. Drama con musiche meravigliose e una recitazione di altissimo livello. Consigliato. 

Bel ami (2013)

Nella puntata 10, Bel Ami cita Romance For Dummies, di Ruth Westheimer. 

The color of a woman (2011)

Nella prima puntata, vengono citate Le cinque fasi del dolore, teorizzate dalla psichiatra svizzera Elisabeth Kübler-Ross.

Filosofia

XO Kitty (2023)

Non è proprio un kdrama, ma l’autrice è Jenny Han,la miniserie è ambientata a Seoul, parlano molto coreano e le dinamiche sono quelle. Nella terza puntata, Kitty è a mensa, cercando di convincere uno degli amici di Dae che la relazione tra lui e la figlia della preside sia falsa. Per dimostrarglielo, gli fa capire che sa di chi è innamorato lui. La persona in questione sta leggendo, annoiandosi a morte, La nausea di Jean-Paul Sartre, uno dei massimi esponenti dell’esistenzialismo francese. Ne La nausea, dopo aver viaggiato a lungo, Antoine Roquentin si stabilisce a Bouville, in uno squallido albergo vicino alla stazione, per scrivere una tesi di dottorato in storia. La sera, si siede al tavolo di un bistrot ad ascoltare un disco, sempre lo stesso: «Some of These Days». La sua vita ormai non ha più senso: il passato è abitato da Anny, mentre il presente è sempre più sommerso da una sensazione dolce e orribile, insinuante, che ha nome Nausea.

I live in Cheongdam-dong (2012)

Drama molto divertente in cui una famiglia si ritrova suo malgrado in un quartiere molto benestante e deve imparare a convivere con l’ambiente che la circonda. Nel club delle poesie, una delle signore dice di aver letto la Critica della ragion pura di Immanuel Kant in due giorni. La protagonista tenta di leggerlo nella fumetteria che gestisce, ma non riesce ad andare oltre la prima pagina.

Autori

Non solo i libri citati dai kdrama. Anche gli autori hanno il loro spazio.

Summer strike (2021) (3)

 Altra citazione da questo kdrama che vi consiglio di guardare. Lee Yeo-Reum e An Dae-Beom stanno passeggiando, quando lui le chiede quale sia il suo autore preferito. Lei risponde Kim Ae-Ran. Kim Ae-Ran è una scrittrice coreana, autrice, tra gli altri, di 바깥은 여름, Fuori è estate. La citazione non è casuale, ormai l’abbiamo imparato. Il libro racconta la storia di un personaggio che ha dovuto affrontare una perdita, come perdere qualcuno vicino a lui o perdere un certo periodo di tempo. Proprio quello che sta succedendo alla nostra Yeo-Reum. 

kim ae ran summer strike kdrama

Invece il tuo? Gli chiede lei. E il bibliotecario risponde “Carl Sagan, mi sono divertito a leggere il suo Murmurs of Earth: The Voyager Interstellar Record“.  

carl sagan summer strike kdrama

Would you like a cup of coffee? (2021)

Nel terzo episodio, il proprietario del bar parla dell’Elephant House di Edimburgo, dove J. K. Rowling ha scritto Harry Potter. Lei lì ha realizzato il suo sogno “pensa se il proprietario l’avesse mandata via dicendo che non poteva rimanere per tutto il tempo che voleva”. Il giovane aiutante, infatti, è disturbato da un cliente che staziona nel bar per lavorare pur avendo ordinato un solo caffè.

My dangerous wife (2020)

La moglie dell’ispettore dice nella quinta puntata che il suo autore preferito è Haruki Murakami, il quale ha capito di poter scrivere romanzi dopo un fuoricampo di baseball. Il suo sogno segreto, infatti, è diventare scrittrice.

Vi è piaciuto questa incursione su “i libri citati dai kdrama”? Quali di questi libri o autori avete già letto? Se volete contribuire ad arricchirla, scrivetemi nei commenti i libri che avete notato e li aggiungerò all’elenco!

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Librerie di Seoul in cui perdersi, felici e sommersi

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Altri articoli sulla Corea

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sandra Oh e The chair, la nuova serie di Netflix

Sandra Oh cambia di nuovo pelle e diventa la direttrice del dipartimento di letteratura inglese della Pembrock University. Ricordo che all’università la mia bestia nera era l’esame di storia moderna, che ho lasciato quasi per ultimo, pur di non affrontarlo. Quando alla fine mi sono decisa a sedermi in aula, ho scoperto che la professoressa sapeva il fatto suo. Lei era considerata un orco a tre teste, le altre due erano quelle degli assistenti. Aveva un pregio, però: lo spetteguless senza freni con cui ci raccontava le vicende storiche che avremmo dovuto imparare. Risultato? 30, grazie a quelle lezioni che erano meglio di Beautiful.

Tra cancel culture e libertà d’espressione

Perché questa lunga premessa? Perché molto di The chair  si gioca su questa contrapposizione tra insegnare e divertire, intrattenere e far imparare, guadagnare con le rette e dare un servizio adeguato alla spesa, sempre in bilico tra cancel culture e libertà d’espressione. Il tutto in sei puntate di mezz’ora l’una, che costruiscono una crazy comedy of errors, una pazza commedia degli errori. Poco, giusto il tempo di buttare lì un argomento per poi passare oltre. Un po’ quello che succede sui social, no? Se la serie vi piace me lo direte voi nei commenti. Intanto, io vi parlo delle citazioni letterarie e dei libri che vengono mostrati. O, almeno, tutto quello che sono riuscita a riconoscere. Se avete altri suggerimenti, scrivetemi e aggiungiamo! LI ho divisi per puntata, così potete orientarvi meglio.

Prima puntata

La prima puntata è stracolma di citazioni, scaffali, libri, scrivanie, paragoni tra scrittori. Cerchiamo di mettere in ordine, anche se nella puntata ce n’è ben poco.

In apertura, Sandra Oh, la professoressa Kim Ji-Yoon, si dirige verso il suo ufficio nell’università di Pembroke (che non è quella veramente esistente in North Carolina) e, quasi subito, vengono inquadrati gli scaffali di una biblioteca del college. Tra i libri ho intravisto titoli a me perlopiù sconosciuti. Per esempio:

  • Technologisches Wörterbuch, Dizionario tecnologico, di Alexander Tolhausen, del 1924, e una
  • Complete french grammar, grammatica francese completa;
  • poi c’è Chronicle of the Conquest Of Granada, di Washington IrvingWashington Irving fu ambasciatore degli Stati Uniti in Spagna tra il 1842 e il 1846. Di origine scozzese, nel 1829 viaggiò tra Siviglia e Granada. Storia della Conquista di Granada (Historia de la Conquista de Granada), e, soprattutto, i famosissimi Racconti dell’Alhambra (Cuentos de la Alhambra), sono il risultato di questi viaggi;
  • un romanzo di Edward Phillips Oppenheim, di cui non si legge il titolo. Fu uno scrittore inglese che scrisse più di cento romanzi di genere tra il 1887 e il 1943;
  • Prescott of Saskatchewan, di Harold Bindloss, altro autore inglese prolifico e molto popolare tra i suoi contemporanei, che scrisse diversi romanzi ambientati in Canada e basati sulle sue esperienze. 
  • The Caxtons: A Family Picture, un romanzo vittoriano del 1849 scritto dall’inglese Edward Bulwer-Lytton e molto popolare all’epoca della sua stampa;
  • J. James Lewis – Gilbert W. Gabriele;
  • Our own kind, di Edward McSorley;
  • Hood’s works illustrated;
  • Life and conversations of dr. Johnson;
  • A lion is in the streets, Adria Locke Langley;
  • The Fair God di Lew Wallace;
  • Shining scabbard, di R.C. Hutchinson;
  • Sartor Resartus, un’opera scritta da Thomas Carlyle a partire dal 1831. 

Subito dopo, un’altra sfilza di libri quando viene inquadrato il particolare di uno scaffale. Si riconoscono:

  • Mark Twain;
  • William Shakespeare;
  • sempre Mark Twain, Life on the Mississipi, Vita sul Mississipi, un’opera autobiografica del 1883 in cui egli ricorda le sue esperienze di navigazione sul fiume Mississipi. A volte viene citato come il primo libro scritto con una macchina da scrivere;
  • Hermann Melville, citatissimo in tutta la serie, con diversi testi: Typee, Short novels, Moby Dick, Billy Budd, Sailor and Other stories;
  • Edith Wharton, con The custom of the Country e The house of Mirth;
  • Francis Turner PalgravePalgrave’s Golden Treasury;
  • Oscar Williams, An anthology of American Verse;
  • Helen Andrews KahinThe College Survey of English Literature;
  • Anthony Trollope, Phineas Pinn;
  • Liddell & Scott, Greek-English Lexicon;
  • Edgar Allan Poe, Tales and Poems;
  • William Wordsworth, Selected poems and prefaces;
  • Walt Whitman, Leaves of Grass;
  • Henry David Thoreau, Walden and Civil Disobedience; 
  • Nathaniel Hawthorne, The scarlet letter, La lettera scarlatta.

La nuova direttrice, per prima cosa, deve affrontare una riunione con i professori, nella quale dovrà dire cose scomode. Per introdurle, usa una frase di Harold Bloom, famoso critico letterario statunitense. Lui ha detto: “le informazioni sono infinitamente disponibili. Ma dove si trova la saggezza?“.

La puntata prosegue con alcune lezioni, tramite le quali iniziamo a conoscere i professori del dipartimento.

Chi ha detto Love is blind, L’amore è cieco? Lo sapete? Io no, non sapevo che il primo fosse stato Geoffrey Chaucer, considerato il padre dell’inglese moderno. Lo dice la professoressa Joan Hambling ai suoi sparuti studenti, per introdurre il concetto di modi di frasi che usiamo comunemente senza sapere che derivano dal 1400. Peccato che i suoi alunni siano totalmente indifferenti a questo richiamo del passato. 

La stessa direttrice fa lezione e dietro le spalle ha una citazione di Gloria E. Anzaldúa, sulla quale spinge i suoi studenti a fare commenti: “I will have my serpent’s tongue – my woman’s voice, my sexual voice, my poet’s voice. I will overcome the tradition of silence.” “Avrò la mia lingua di serpente, la mia voce di donna, la mia voce sessuale, la mia voce di poeta. Supererò la tradizione del silenzio”.

Sempre nella prima puntata, assistiamo a un primo scontro tra il professor Elliot Rentz, l’esperto di Herman Melville, e la giovane professoressa di colore Yasmin McKay. Lei gli dice che chiede ai suoi studenti di twittare le loro frasi preferite di Moby Dick e che vanno forte “Chiamatemi Ismaele” e “Dal cuore dell’inferno, ti trafiggo”. Il professor Rentz replica che lui preferisce che siano assorbiti dalla storia, dalla bellezza del fraseggio. Nonché che ricorrere a questi mezzi per coinvolgere gli studenti gli sembra banale. Confesso che un po’ la penso come lui, ma forse agli universitari servirebbe un giusto mix tra i due approcci.

La puntata si chiude con il professor Bill Dobson che torna in aula per parlare di letteratura durante il periodo fascista. Cos’hanno in comune Albert Camus e Samuel Beckett?, chiede agli studenti. “Hanno combattuto nella resistenza”, risponde qualcuno. “Sì. Per due persone convinte che non esista una cura all’essere sulla Terra, che non ci sia niente da fare, ci hanno comunque provato”.

E poi cita Cesare Pavese, “scrisse che l’unico modo di sfuggire all’abisso è di guardarlo e misurarlo e sondarlo e discendervi” (cit. Il mestiere di vivere). Peccato che anche in questo caso gli studenti siano più interessati a scattare foto col cellulare che ad ascoltare. 

Seconda puntata 

Una studentessa lascia un dolce davanti alla porta del professor Bill Dobson con questo messaggio: “Avrò il coraggio di mangiare una pesca?”. Cita un verso della poesia The Love Song of J. Alfred Prufrock di T. S. Eliot.

A una cena del dipartimento di letteratura inglese, il rettore dice: “Ogni volta che mangio una mini quiche mi sento come Gulliver tra i Lillipuziani. ‘Ancora cibo!'”, una citazione tratta da I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift.

Sempre alla stessa cena, la professoressa Joan Hambling parla con il professor Dobson: “quando ero carina, avevo la testa su Piero l’aratore e The Dream of the Rood”. Piero l’aratore è un libro di William LanglandThe Dream of the Rood è un componimento poetico di 156 versi in antico inglese, di tema religioso, presente nel Libro di Vercelli, risalente a un periodo tra la fine del VIII e l’inizio del IX secolo. Tradizionalmente attribuito a Cynewulf, non è possibile stabilire con certezza assoluta chi sia il suo autore. 

Nella libreria alle loro spalle, spicca Chesapeake, di James A. Michener.

“Sebbene sia piccola, pure è feroce”, Ermione lo dice ne Il racconto dell’inverno, dice il rettore riferendosi a un’affermazione ardita di Sandra Oh.  “No, Elena del Sogno, riferendosi a Ermia”, lo contraddice l’astro nascente dell’insegnamento, la giovane professoressa di colore Yasmin McKay. Autrice di un saggio su Frances Harperun’attivista, poetessa e scrittrice statunitense, promotrice di diverse cause quali abolizionismo, diritti civili e diritti delle donne. Il racconto d’inverno è di William Shakespeare, come Sogno di una notte di mezza estate (ha ragione la professoressa McKay, la frase citata è di Elena, atto III, scena II).

Terza puntata

Nella stanza del professor Dobson, una studentessa si siede e dietro di lei si vedono alcuni dei libri che appartengono al docente. Alcuni titoli sono troppo piccoli, ma si leggono gli autori:

  • William Faulkner;
  • Edgar Allan Poe;
  • O’Keeffe and Stieglitz;
  • Vladimir Nabokov e la sua Lolita;
  • Joseph Heller;
  • Ernest Hemingway, Isles in the stream, Isole nella corrente.

Il professor Dobson va poi a fare da babysitter alla figlia adottiva di Sandra Oh e insieme leggono il libro preferito della bambina. Si tratta di The family of Man, il catalogo di una mostra allestita nel 1955 al Moma di New York, che raccoglieva 503 fotografie da 68 paesi. I fotografi coinvolti furono 273 e i lavori esposti furono selezionati tra 2 milioni di scatti inviati da autori di tutto il mondo. I due, Dobson e la bambina, guardano le foto dedicate alla maternità insieme e affrontano il tema dell’adozione di lei e della moglie deceduta di lui. 

Quarta puntata 

Nella quarta puntata, al termine della lezione, la professoressa Joan Hambling chiede agli studenti di leggere Il racconto dell’indulgenziere, o del Venditore d’Indulgenze, la quattordicesima novella, la seconda del sesto frammento, cantata ne I racconti di Canterbury di Geoffrey Chaucer. 

“Niente indulgenza per i pelandroni”, ironizza la professoressa mentre gli studenti sbuffano. 

Sandra Oh, invece, entra nella stanza del professor Elliot Rentz, l’esperto di Herman Melville, e anche qui ovviamente c’è una libreria, ma sono riuscita a leggere solo il nome di Edgar Allan Poe. Subito dopo, ha un colloquio con il rettore per la docenza onoraria che l’università vuole assegnare a David Duchovny. Esatto, proprio l’attore. Ho scoperto, grazie a questa serie, che è arrivato a quota quattro romanzi come autore e il rettore chiede a Sandra Oh di leggerli tutti e quattro. Sono, in ordine di uscita:

  • Holy Cow (Porca vacca), l’unico, credo, tradotto in italiano;
  • Bucky F*cking Dent;
  • Miss Subways;
  • Truly Like Lightining, uscito quest’anno.

Una delle scene più divertenti della serie si svolge in biblioteca, dove la professoressa Joan Hambling e un tecnico del computer vogliono stanare uno studente fedifrago, seguendolo fino all’uscita. Il tecnico, nell’attesa, tira fuori proprio The Canterbury’s Tales e la professoressa reagisce sorpresa: 

“Tu leggi Chaucer?”

“Sì, ma è come leggere una lingua diversa”.

“Rimarrai sorpreso da come riuscirai ad abituarti velocemente. Se smetti di provare a capire…”

“Come per la programmazione. Ho mollato il controllo e da allora…”

Quello che dice la professoressa allo studente quando infine lo acciuffa è irripetibile, ma gustoso. Credo di non aver sentito mai nessuno prima esprimersi nei confronti di Chaucer in questo modo.

Quinta puntata 

Nella quinta puntata, finalmente vediamo David Duchovny. Sandra Oh va a casa sua e lui vuole sapere a chi altri prima di lui hanno offerto la docenza onoraria. La professoressa Kim Ji-Yoon risponde James Franco ed Ethan Hawke. Entrambi attori, registi e scrittori, come Duchovny. Di Ethan Hawke credo anche di avere un libro a casa, ma in questo momento non ricordo quale.

Sesta puntata

L’ultima puntata si apre con una citazione della poetessa Audre Lorde scritta con il gesso sulla lavagna. The Master’s Tools Will Never Dismantle the Master’s House. Cioè Perché gli strumenti del padrone non smonteranno mai la casa del padrone. La riflessione è sulle pari opportunità. Secondo la poetessa, i padroni potrebbero permettere alle donne di batterli temporaneamente al loro stesso gioco, ma non permetteranno mai di portare un vero cambiamento. E questo fatto è minaccioso per quelle donne che ancora definiscono la casa del padrone come la loro unica fonte di sostentamento.

E si chiude con Emily Dickinson, scelta abbastanza classica e doverosa, direi. Sandra Oh la declama agli studenti riuniti in circolo davanti a lei per la lezione. Anche se nella serie l’accorciano, la poesia completa è questa:

La “Speranza” è quella cosa piumata –
che si viene a posare sull’anima –
Canta melodie senza parole –
e non smette – mai –

E la senti – dolcissima – nel vento –
E dura deve essere la tempesta –
capace di intimidire il piccolo uccello
che ha dato calore a tanti –

Io l’ho sentito nel paese più gelido –
e sui mari più alieni –
Eppure mai, nemmeno allo stremo,
ho chiesto una briciola – di me.

E voi? Che speranza avete nell’anima?

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La lettera scarlatta di Nathaniel Hawthorne, caccia alle adultere

Avevo letto La lettera scarlatta di Nathaniel Hawthorne a scuola, ma della storia ricordavo poco. Solo la scena della pubblica umiliazione sul patibolo e la lettera A tatuata sul petto. Grazie alla nuova passione per gli audiolibri, ultimamente sto recuperando diversi classici già letti e che mi annoierebbe riprendere in mano, perché ne ho così tanti da leggere! Per mezzo delle voci di attori professionisti, però, posso godere di nuovo di storie eterne, diventate classici non per caso. La lettera scarlatta di Nathaniel Hawthorne è uno di questi.

Trama

Il romanzo si apre con una donna sul patibolo, mostrata alla popolazione di Boston, dopo il processo per adulterio che l’ha giudicata colpevole. Hester Prynne, infatti, ha dato alla luce una bambina, nonostante il marito sia assente dalla città da molto tempo: per questo viene esposta al pubblico ludibrio; ma la pena più infamante sarà portare sul petto una lettera scarlatta, la A di “adultera”, che renderà sempre evidente il suo peccato agli occhi della chiusa comunità puritana della Boston del XVII secolo. Per amore, la donna non rivela chi sia il padre della piccola Perla, scontando da sola la sua pena e costruendosi una dignitosa esistenza appartata e solitaria, mentre il suo amante, uno degli uomini più rispettati della città, vive nel tormento e nella disperazione per la sua vigliaccheria e la sua ipocrisia. Intanto il marito di Hester è tornato. Nemmeno a lui la donna rivela chi sia il padre di Pearl e l’uomo assume un’altra identità con l’intenzione di scoprirlo…

Una figura di donna potente 

Nathaniel Hawthorne dà vita a una figura di donna forte ed estremamente moderna per la sua epoca. Non solo Hester Prynne si mostra a volto scoperto davanti alla sua comunità, ma invece di fuggire, come avrebbe potuto, accetta di crescere la figlia nella stessa comunità, dalla quale entrambe sono emarginate. Perché lo fa? Forse perché sa che non potrebbe andare da nessuna parte senza essere additata. O, forse, perché spera che il padre di sua figlia si riveli e decida di dare una famiglia alla piccola Perla.

Perla

Comunque sia, Perla cresce come una bambina libera, spontanea, impulsiva, come tutti i bambini dovrebbero essere. Una bimba capace di leggere l’animo umano e di ritrarsi o avvicinarsi agli adulti a seconda di quello che ha visto. Una piccola peste, che prende per mano una sola persona, cambiando in parte il suo destino. Una bimba prima, e una donna poi, che forse sarà in grado di realizzare il sogno di sua madre.

Gli uomini 

Sugli uomini Nathaniel Hawthorne  non ripone alcuna fiducia. Sono deboli, rigidi, figli della loro epoca. Oppure tormentati, come il pastore Dimmesdale. O ferocemente determinati a vendicarsi come ricompensa per i doni che la vita non ha riservato, come il dottor dottor Chillingworth. In ogni caso, mentre la caduta in disgrazia di Hester è in realtà l’inizio della sua vita da adulta, gli uomini rimangono avviluppati alle loro incertezze, o certezze estreme, senza mai evolversi più di tanto. Nelle loro dinamiche, Nathaniel Hawthorne piazza due colpi a sorpresa che mi hanno fatto esclamare: “Ma davvero? Noooo!”, il che ha reso la lettura ancora più interessante. 

Il New England del ‘600

Sullo sfondo, il New England nella seconda metà del Seicento. Boston è oppressa da un clima di rigido puritanesimo, che mostra il fallimento di un’intera generazione di migranti, convinti di trovare nel Nuovo Mondo un mondo migliore. La lettera scarlatta ci mostra proprio questo: non esiste un mondo migliore, esiste una società che rispecchia la debolezza umana, la fragilità delle persone, la paura, che si sfoga sul diverso, su chi non segue rigide regole, sulle persone forti e libere. Le quali, come nel caso di Hester, possono essere piegate, ma non sconfitte dal desiderio di vendetta di esseri abietti. Oggi, come allora, le dinamiche che regolano i rapporti tra uomo e società che lo circonda sono sempre le stesse. 

Sentimenti eterni

Ecco perché un romanzo si definisce classico: perché descrive sentimenti immutati e immutabili. Ancora oggi, i personaggi di Nathaniel Hawthorne sono vivi e più combattivi che mai. Un romanzo che andrebbe letto e riletto per coglierne sfumature nuove a ogni rilettura. Per esempio, stavolta mi ha colpito la figura della “strega”, la “pazza” che tutto sa e tutto vede. E per questo da tenere a distanza. L’autore non solo era nato a Salem (uno dei posti più deludenti mai visti in vita mia, n.d.r.),  ma uno dei suoi antenati era stato uno dei giudici del processo alle streghe di Salem, eredità dalla quale lo scrittore vuole evidentemente prendere le distanze.  Negli Stati Uniti, poi, è il classico dei classici. Non solo è ancora oggi uno dei libri più venduti, ma è anche uno dei più importanti libri della letteratura americana del diciannovesimo secolo, il primo, forse, ad aver sdoganato la nuova letteratura americana, prima di allora fortemente legate alla narrativa di stampo inglese. 

Chi è A? 

Curiosità: nella serie Pretty Little Liars di Sara Shepard, Aria legge il romanzo durante la sua lezione di inglese e lo confronta con la tresca di suo padre. 

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Pretty little liars- Sara Shepard

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Storie dalla Corea – Benedetta Merlini (a cura di)

Storie dalla Corea. Per capire un popolo e la sua storia bisogna avvicinarsi alla sua letteratura. Gli scrittori coreani inseriti in questa raccolta offrono uno spaccato della vita in questo piccolo Paese dell’estremo Oriente che mi ha trasportato immediatamente nel Paese del Calmo Mattino. Vi va di scoprire qualche scrittore da noi poco conosciuto?

L’antologia 

La storia della Corea nel Ventesimo secolo è stata una triste serie di oppressioni, umiliazioni e tradimenti. La presenza del Giappone nella penisola coreana si tramutò nel 1910 in una vera e propria colonizzazione, che terminerà solo nel 1945 con la fine della Seconda guerra mondiale. Eppure, i moderni scrittori coreani sono stati in grado non solo di trovare le proprie voci distintive, ma di forgiare una letteratura nazionale che parla in modo eloquente della sopravvivenza dello spirito umano in tempi di crisi. Questa antologia include i racconti dei migliori scrittori della prima metà del Novecento (Kim Dong-in, Kim Yu-jeong, Hyun Jin-geon, Kim Nam-cheon, Ch’ae Man-sik, Lee Hyoseok, Yi Kwang-su, Yi Sang). 

Il dispiacere per la fine

Questa raccolta di racconti mi è piaciuta così tanto che a un certo punto ho iniziato a centellinare le pagine. Avete presente quando il dispiacere per la fine diventa più potente della curiosità? Ecco, questi racconti hanno avuto questo effetto. Peccato solo che nella selezione non ci fosse neanche una scrittrice, evidentemente hanno fatto fatica a ottenere riconoscimenti. Penso che comunque la curatrice, docente di lingua e letteratura coreana, sia stata bravissima a organizzare le storie suddividendole in storie d’origine, d’amore e matrimonio, bellezza e fantasia. E arricchendo Storie dalla Corea con una breve biografia degli autori alla fine. Così ho scoperto che, per i parametri odierni, sono morti tutti giovani.

Sentimenti profondi ed eterni

Eppure, hanno saputo creare delle storie appassionanti, in cui amore, dolore, violenza, nostalgia, rimpianto, si fondono fino ad avvolgere completamente il lettore in un tessuto di sentimenti profondi ed eterni. La povera moglie di Hyun Jin-geon, per esempio, è sposata con uno scrittore che non riesce a garantirle la vita dignitosa che vorrebbe offrirle. Eppure, non rinuncia ai suoi sogni per guadagnare di più, mentre lei rimane la sua più fervente sostenitrice, non le importa il resto. Gasil, di Yi Kwang-su è una storia ambientata durante il regno di Silla. Il protagonista Gasil rimane nel cuore per l’altruismo e la generosità che lo spinge ad andare in guerra al posto del padre della sua promessa sposa. Riuscirà a tornare a casa? Il maialino di Lee Hyoseok è una metafora di libertà, riconquistata e solo desiderata. Poi c’è il racconto più lungo, o piuttosto una novella, Il pesce congelato. Dopo tutta la sofferenza del popolo coreano, piegarsi ai giapponesi è impossibile, ma per riconquistare la libertà si farebbe di tutto, anche sembrare filo-giapponesi. E’ questo odio-amore a trasformare la relazione tra i due Paesi, e tra le persone, in pesce congelato.

Vi lascio scoprire il resto con un’unica avvertenza: come scrive la curatrice nella conclusione, non esiste la storia senza letteratura e non esiste letteratura senza storia. Perdete cinque minuti del vostro tempo per scoprire la storia coreana prima di aprire il libro. Non ve ne pentirete.

p.s. continuate a seguire, perché nei prossimi giorni pubblicherò le ricette goduriose che intravedete in foto! 🙂

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Le piace Brahms? – Françoise Sagan

Ho finito oggi di leggere Françoise Sagan. Non credo che San Valentino sia il giorno più indicato per finire un romanzo come questo. O forse sì. Forse è proprio la festa degli innamorati il momento giusto per riflettere sull’amore. O meglio, per comprendere la differenza tra l’amore e la più stupida pazienza, come direbbe Anna Oxa. Paule è l’emblema della ragnatela in cui tante, troppe, donne ancora oggi restano intrappolate. Senza sapere come uscirne. Anzi, il che è peggio, senza volerne uscire.

Trama

Paule è una donna di 39 anni, arredatrice divorziata, legata a un coetaneo e profondamente insoddisfatta della propria vita sentimentale. Un giorno conosce Simon, il figlio di una cliente. E’ giovane, viziato e s’innamora di lei.  Pur opponendo resistenza, Paule decide di mettersi ancora in gioco. La scelta tra i due è molto sofferta: il giovane Simon la riempie di attenzioni, si dimostra una persona più matura della sua età, la invita a concerti e le scrive biglietti; ma la sicurezza – e la noia – garantita dal legame con il compagno resta sempre un richiamo molto forte…

In questo triangolo  grande assente è l’amore

Il romanzo è del 1959. Allora Françoise Sagan era considerata dai francesi una donna anticonformista, che manifestava nella sua condotta di vita e nei suoi scritti un nuovo modo di interpretare la femminilità. Paule, infatti, è una donna che anche oggi definiremmo moderna: vive sola, è una professionista con un lavoro autonomo, ha alle spalle un matrimonio a cui ha detto basta, intrattiene una relazione basata sulla libertà di vedere altre persone. Peccato che questa libertà sia vissuta dal suo uomo a senso unico: “gli uomini sono incoscienti”, pensava Paule senza amarezza. “Ho tanta fiducia in te, tanta fiducia che posso tradirti, lasciarti sola, ed è impossibile che succeda il contrario. E’ sublime”. Paule è una donna amareggiata, che si sente sola e che percepisce perfettamente la differenza tra amare e restare insieme per noia, abitudine, pavidità, o semplice rassegnazione. Eppure, nonostante la sua fredda e lucida analisi, Roger è il suo punto debole, il tallone d’Achille. Perché fare a meno di lui sembra impossibile. Paule è convinta che la sua non sia semplice rassegnazione, no, il suo è sadismo verso se stessa, verso ciò che erano stati insieme. “Come se uno dei due, lui o lei, avessero dovuto alzarsi bruscamente e dire ‘basta così.’ E aspettava questo riflesso da se stessa, quasi altrettanto ansiosamente che da Roger. Ma invano. Qualcosa, forse, era morto. A morire sono stati amore e speranza.

Ed ecco che improvvisamente arriva Simon.

Un ragazzo, così giovane da non sapere ancora cosa fare della sua vita. Affogato nonostante la sua giovane età nella noia, Simon trova in Paule un’ancora di salvezza. Simon è bello, molto bello, e per la prima volta Roger comincia a perdere la sua sicurezza nei confronti di Paule, perché nonostante la differenza di età il ragazzo è deciso a conquistare la donna. Paule, dal canto suo, trova in Simon quel senso di accudimento che le mancava, quella necessità di tornare a casa, infilarsi a letto e trovare qualcuno che ha bisogno del suo calore, un bambino o un uomo. Tutte cose che Roger lo sa, “lui non poteva darle, che non aveva mai potuto dare a nessuno”. Purtroppo, però, in questo triangolo grande assente è l’amore, il sentimento che muove il mondo e che spinge ad affrontare ostacoli impensati. Per questo, i nostri personaggi non fanno che ricadere afflosciati su se stessi, vittime del loro stesso male di vivere.

Paule rinnega se stessa 

“Paule si studiava il viso nello specchio e passava in rassegna, uno per uno, i difetti che si erano accumulati in trentanove anni, non con quell’apprensione e quell’acrimonia che una donna ha di solito in questi casi, ma in maniera tranquilla, sì e no interessata. Come se la pelle tiepida, che a volte tirava con due dita per sottolineare una ruga, per dar risalto a un’ombra, fosse quella di un’altra persona, di un’altra Paule intensamente preoccupata della propria bellezza, e che stesse passando con difficoltà dallo stato di donna giovane a quello di donna ancora giovane: una Paule che lei faceva fatica a riconoscere. Si era messa davanti allo specchio per ammazzare il tempo e — l’idea la fece sorridere — scopriva che era il tempo ad ammazzare lei, pian piano, devastando un viso che pure era stato amato.”

Già dall’incipit, Françoise Sagan mette in mostra tutta la raffinatezza e l’abilità della sua penna, che pennella una “Parigi lucida di pioggia autunnale”. L’atmosfera malinconica e grigia di cui è ammantato il romanzo, mi ha ricordato Gente di Dublino di James Joyce e Paule somiglia straordinariamente a Eveline. Un’altra età e un’altra condizione sociale, certo, però con lo stesso immobilismo, la stessa incapacità di tirarsi fuori dal pantano. Paule è una donna insoddisfatta, sola, inquieta. Eppure, è già rassegnata, come se invece di avere 39 anni fosse nel tramonto della vita. E quel riferimento iniziale a un viso devastato, che sicuramente non lo è se piace a un venticinquenne, ci fa capire subito quanto Paule svaluti se stessa. Pur apparendo come una donna brillante. Ecco, è forse questa la cifra con cui leggere il romanzo: la differenza tra apparire ed essere, tra volere e ottenere. Paule rinnega se stessa e le sue passioni, annulla la sua volontà in nome di chi? Di cosa? Di un amore che non è amore, di un uomo che non è un uomo, di una vita che è una non vita.

Le piace Brahms?

La chiave per comprendere fino in fondo la nebbia che avvolge Paule è in questa semplice domanda che Simon le scrive su un biglietto. Lei ama la musica, eppure ci deve pensare: Brahms le piace oppure no? E’ talmente disabituata a coltivare le sue passioni e ad ascoltare le sue esigenze che non si ricorda neanche più cosa le piace e cosa no. Quante donne simili a Paule conoscete? Io diverse e tutte accampano scuse, la famiglia, il tempo, il lavoro, gli anni che passano, per non ammettere che hanno solo bisogno di fermarsi e di riappropriarsi della propria vita. Il romanzo di Françoise Sagan diretto come un pugno e inesorabile come il tempo che abbiamo a disposizione. Da leggere.

p.s. Da questo libro di Françoise Sagan è stato tratto nel 1961 l’omonimo film diretto da Anatole Litvak con Ingrid Bergman, Ives Montand e Anthony Perkins.

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Una vita – Guy de Maupassant

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Tim – Colleen McCullough

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