Il duca e io, conosciamo la famiglia Bridgerton

Oggi Netflix rilascia la seconda parte della terza serie, sembra uno scioglilingua, di Bridgerton. E io, proprio ieri sera, ho finito il romanzo che dà avvio alla saga, Il duca e io. Daphne è la prima a scendere in campo: conquisterà il marito che la madre desidera per lei? Venite che vi racconto. E vi lascio anche la ricetta dei biscotti in foto!

Trama

Londra, 1813. Simon Basset, duca di Hastings, è perseguitato da madri di fanciulle da marito impegnate a combinare matrimoni, possibilmente quello della loro prole con lui. Anche la madre di Daphne Bridgerton è indaffaratissima per trovare lo sposo perfetto alla sua figliola. Assillati ciascuno a suo modo dalle ferree leggi del “mercato matrimoniale”, Simon e Daphne escogitano un piano: si fingeranno fidanzati e così saranno lasciati finalmente in pace. Non immaginano che la passione possa scoppiare davvero.

Daphne al debutto 

Come nelle altre stagioni, le differenze tra serie tv e romanzo sono parecchie e, in un certo senso, modificano il corso degli eventi, ma non del finale, come sempre. Le differenze principali, e più importanti, riguardano il ruolo di Daphne in società, nel romanzo è alla sua seconda stagione mentre nella serie sta debuttando, e il suo rapporto con il duca, che nel romanzo conosce già mentre nella serie tv non l’ha mai visto.  L’aspetto interessante è che in entrambi i casi non partiamo dal fratello più grande, Anthony, ma da una sorella.

Chi è Daphne 

Daphne è la sorella maggiore, quella che nella vita, più di tutte le altre, ha sempre voluto sposarsi e avere figli. E questo, per mamma Bridgerton, è un pericolo. Dato che li vuole tutti felicemente sposati, come lei e il marito, deve impedire che la figlia scelga un marito su presupposti per lei sbagliati. Ma, ma…le regole della società impongono a una ragazza di non rimanere troppo “sul mercato”, altrimenti brucia tutte le sue possibilità. Vi ricorda qualcosa? Eh sì, esatto, Anne Elliot di zia Jane Austen ce la ricorda da vicino.

Daphne e Simon

Libri o serie tv che sia, Daphne e Simon come coppia funzionano, insieme rafforzano le loro qualità personali. Lei gli offre la famiglia che non ha mai avuto, lui il padre dei suoi figli che ha sempre sognato. Gli altri fratelli sono sullo sfondo, emerge solo Anthony, non a caso protagonista del secondo libro. I tratti ironici e leggeri cui Julia Quinn ci ha abituato, qui non mancano di certo. Una lettura gradevole per chi ama il genere romance storico, indubbiamente.

L’elenco dei romanzi, in ordine cronologico: 

Il duca e io (Daphne)
Il visconte che mi amava (Anthony)
La proposta di un gentiluomo (Benedict)
Un uomo da conquistare (Colin)
A sir Philip, con amore (Eloise)
Amare un libertino (Francesca)
Tutto in un bacio (Hyacinth)
Il vero amore esiste (Gregory) 
9 Felici per sempre (8 “secondi epiloghi”) 

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I biscotti di Lady Whistledown, una ricetta facile facile. Anche con videoricetta 

I biscotti più buoni di Bridgerton, parola di Lady Whistledown

Se avete  letto i libri della serie Bridgerton, o se state guardando la serie tv Netflix, sapete già che a Lady Whistledown i biscotti piacciono moltissimo. Ma come erano fatti i biscotti nel 1800? Venite che vi racconto qualche curiosità e vi lascio una ricetta facile facile. Se volete passare direttamente alla videoricetta con tutti i passaggi, la lascio qui.

La rivoluzione dello zucchero

Ai tempi dei Bridgerton, lo zucchero iniziò a essere accessibile come prezzo e a essere usato in cucina come normale ingrediente. Prima, quindi, era rarissimo vederlo sulle tavole. E’ così che nascono i biscotti quasi come li intendiamo oggi. Ed è così che nasce il rito del tè delle cinque che ci piace moltissimo quasi trecento anni dopo!

Savoiardi e amaretti 

E’ molto probabile che i biscotti di cui è golosa Lady Whistledown fossero savoiardi, molto simili a come li conosciamo oggi, e gli amaretti. Oggi vi lascio la ricetta dei primi, ma non è detto che non vi lasci anche la ricetta dei secondi per la puntata finale di questa stagione! 

La ricetta dei savoiardi di Lady Whistledown

Troverete molte ricette in giro, alcune col lievito, altre con farina raffinata. Quelli che ho fatto io sono più simili a quelli che Lady Whistledown trovava sulla sua tavola, dato che difficilmente avrebbe potuto esserci farina raffinata o impastatrici. Naturalmente, potete semplificarvi il lavoro e utilizzare l’attrezzatura che avete in casa, verranno anche meglio. E con Lady Whistledown manterrò il segreto :-#

Ingredienti
  • 3 uova;
  • zucchero a velo, 100 gr;
  • farina di avena, 90 gr;
  • farina di riso, 30 gr;
  • sale, un pizzico;
  • aroma di vaniglia, 5 gocce (facoltativo).
Procedimento

Aprite le uova e separate i bianchi dai rossi. Nella ciotola dei rossi versate metà zucchero setacciato, circa 50 grammi, e iniziate a sbattere energicamente. Dovrete arrivare a una crema gialla con consistenza soda. Nella ciotola dei bianchi, versate l’altra metà dello zucchero setacciato, lasciando qualcosa per spolverizzare i biscotti prima della cottura e alla fine, e fate la stessa cosa, sbattete energicamente. Dovrete fermarvi quando i bianchi saranno fermi e lucidi. A questo punto, versate i bianchi nei rossi e mescolate delicatamente con una spatola, dal basso verso l’alto per non smontarli. Quando saranno perfettamente amalgamati, versate la fatina setacciata nella crema in tre tempi e amalgamate bene ogni volta, sempre dal basso verso l’alto. Prendete una teglia e un cucchiaio largo e spalmate una striscia di impasto per volta. Questi diventeranno i vostri savoiardi.  Spolverate i biscotti di zucchero a velo per due volte. Poi, in forno a 200-210. dipende dal vostro forno, lasciando lo sportello semichiuso, per 8-9 minuti circa. Sono pronti quando li vedete asciutti e leggermente dorati. Mettete su un ottimo tè e il vostro spuntino delle 5 può partire. 

Note
  • se volete essere più precisi, usate una sac a poche per fare le strisce d’impasto.
  • avendoli preparati con la farina di avena, non sono cresciuti. Se volete un aspetto più simile a quelli acquistati per il tiramisù, potete usare la comune farina per dolci.
  • troverete molte ricette con il lievito. Serve per farli crescere e renderli più appetitosi alla vista, ma i biscotti non hanno bisogno di lievito e vi assicuro che anche piatti spariranno in un secondo!
  • sono più buoni il giorno dopo, se resistete alla tentazione.
  • finalmente avrete dei biscotti per il tiramisù che non si spappolano solo con lo sguardo.
Curiosità 

Nella prima serie dei Bridgerton appaiono anche i Bath Oliver biscuits. Nella prima puntata, quando Lord Berbrooke va a fare visita ai Bridgerton per fidanzarsi con Daphne, lui entra in stanza e Lady Bridgerton gli chiede di servirsi liberamente dei “biscotti appena sfornati”. Lui ne prende uno in mano e, se guardate attentamente, vedrete che è proprio un biscotto di Bath, località dove è ambientata la serie.

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Sognare a Virgin River, di Robin Carr

Sognare a Virgin River.  E dove, altrimenti? Robin Carr racconta il lutto e la difficoltà di tornare a una vita serena dopo aver perso una persona cara. Soprattutto se quella persona cara è tua madre. Venite che vi racconto cosa succede nel sesto libro della serie.

Trama

Dopo anni passati a dedicarsi alla mamma, Shelby McIntyre sta riprendendo in mano le redini della propria vita. Il primo passo è trasferirsi nella placida e accogliente Virgin River, dove pare che si respiri nell’aria solo amore. Incontra infatti l’affascinante Luke Riordan, per cui prova subito una forte attrazione. Lui però non è il tipo da legami duraturi, mentre Shelby merita un amore con la A maiuscola. A Virgin River, però, si finisce sempre per mettere radici. Allora perché non farlo con chi si ama?

Shelby, che fatica rialzarsi

Come vi ho già detto, non sto leggendo i libri in ordine, quindi dopo i primi due ho attaccato la terza uscita doppia, Ritrovarsi a Virgin River e Sognare a Virgin River. Oggi vi parlo del secondo. Che rispetto al precedente, un pochino si riprende, ma non raggiunge come qualità i primi che ho letto. Forse perché erano una novità, dopo un po’ questo mito della super donna e del super uomo della valle comincia a stancare. Possibile che nessuno di loro faccia mai un passo falso? D’altra parte, è anche il bello della serie: una comunità irrealistica, dove tutti aiutano tutti e vivere diventa un po’ più semplice. Anche per Shelby, che si prende cura della madre fino a vederla spegnersi. Giovanissima, rimane sola a ricostruire pezzo dopo pezzo la sua vita.

Arriva l’amore

Proprio quando non te lo aspetti, proprio quando devi decidere cosa fare del tuo futuro. Un po’ deboli, molto deboli, le motivazioni di Luke nel non prendere in considerazione questa ragazza così fresca. Anche stavolta, più che la storia principale mi hanno appassionato i personaggi di contorno. Come finirà tra l’attrice e il padre di Vanessa? Ecco la forza di Robin Carr e di Virgin River, una serie che sembra una soap opera: una volta iniziato, non ti fermi più. A presto con le nuove vicende, quindi.

Tutti i libri in ordine

  • La strada per Virgin River (Virgin River)
  • Innamorarsi a Virgin River (Shelter Mountain)
  • I ponti di Virgin River (Whispering Rock)
  • Le stagioni di Virgin River (A Virgin River Christmas)
  • Ritrovarsi a Virgin River (Second Chance Pass)
  • Sognare a Virgin River (Temptation Ridge)
  • Destinazione Virgin River (Paradise Valley)
  • Natale a Virgin River (Under the Christmas Tree)
  • Le campane di Virgin River (Forbidden Falls)
  • Novità a Virgin River (Angel’s Peak)
  • Tra i boschi di Virgin River (Moonlight Road)
  • Midnight Confessions
  • Un’eredità a Virgin River (Promise Canyon)
  • Chiaro di Luna a Virgin River (Wild Man Creek)
  • Una chef a Virgin River (Harvest Moon)
  • Bring Me Home for Christmas – inedito in Italia
  • Sotto il cielo di Virgin River ( Hidden Summit)
  • Viaggio a Virgin River (Redwood Bend)
  • Mele dolci a Virgin River (Sunrise Point)
  • Romantiche vacanze a Virgin River (My Kind of Christmas)
  • Ritorno a Virgin River – (Return to Virgin River)

Vienna in 48 ore, tra la Sacher e un Bacio di Klimt

Vienna in 48 ore è un po’ poco, è vero. Ma non sempre c’è molto tempo libero per viaggiare. E allora che si fa? Si fa come Ethan Hawke e Julie Delpy in Prima dell’alba, il film. Si cammina di notte e fino all’alba, per riprendere il treno (loro), o l’aereo (io), la mattina dopo. Venite che vi racconto.

Il bacio di Klimt

Il bacio di Klimt è uno dei motivi per cui spostarsi vale sempre la pena.  Chi di noi non l’ha mai visto? Nessuno. E’ perennemente in ogni gadget, tazza, shopper bag, quaderni e penne, ovunque. Forse troppo. Tanto che vi dirò, non mi aveva mai fatto battere il cuore. E invece. E invece, vederlo dal vivo wow, hanno dovuto chiamare i rinforzi per smuovermi da lì. Il fatto è che c’è talmente tanta gente, che bisogna avere pazienza, conquistarsi lo spazio e poi, una volta ammirato, lasciare il posto ad altri. In teoria. In pratica, è difficile che succeda, perché il quadro è ammaliante, da sindrome di Stendhal quasi. Il significato dell’opera dell’artista viennese è il trionfo della potenza vivificatrice dell’eros sulle differenze tra uomo e donna, che nel dipinto si fondono nell’oro. Che meraviglia! Non perdetelo, mi raccomando. Si trova all’Österreichische Galerie Belvedere, al primo piano. 

La Sacher Torte

Dopo aver assaggiato la Sacher torte a Trieste nel primo locale aperto in Italia da chi si vanta di possedere la ricetta originale,  il Caffè Sacher di Vienna, e aver dichiarato che non ne avrei mai mangiata un’altra in vita mia, ci ho ripensato. A questo punto, dato che sono sul posto, perché non provare la Sacher dei rivali? E così, eccomi a occupare un minitavolo da Demel, di solito strapieno di gente, ma basta scegliere un orario poco battuto per sedersi tranquillamente. Quindi, Caffè Sacher o Demel? Dipende dai gusti, per quanto mi riguarda dico Caffè Sacher. Anche per il particolare della panna, che servono solo su richiesta del cliente. Concordo, zuccheri non necessari, che rovinano il gusto ricco della torta.

Hundertwasserhaus

E’ un edificio particolare, nato come complesso di case popolari  nel 1986 per opera dell’architetto e artista Friedensreich Hundertwasser.  Le case sembrano formare un puzzle colorato, con forme ondulate e  rami che escono dalle finestre. La forma e i colori degli edifici invitano a pensare che è possibile cambiare il mondo. Nelle vicinanze, c’è anche un piccolo centro commerciale, realizzato nello stesso stile, oltre al Museo Hundertwasser, dove sono esposte le opere del creatore di questi palazzi. Vi dirò, non mi ha fatto impazzire: bella l’idea, ma probabilmente dell’originale destinazione non rimane nulla o quasi. Se qualcuno di voi ha più informazioni, che confermino o sconfessino questa mia sensazione, scrivete nei commenti.

I trasporti

Vienna è ben servita, credo che ci siano pochi dubbi in merito. Sono rimasta così poco che ho preferito girare a piedi per vedere il più possibile, ma Vienna ha una rete di tram eccezionale e per il turista vale la pena spostarsi con questo patrimonio dell’umanità. I collegamenti da e per l’aeroporto sono altrettanto comodi. All’andata, ho preso la metropolitana leggera; al ritorno, un pullman comodissimo che gira h24 e porta direttamente in aeroporto, a qualsiasi ora. Il pullman è stato la tappa finale della mia notte di passeggiate a Vienna, indimenticabile.

Dove alloggiare

Ho soggiornato nel quartiere degli artisti, perché lì ho trovato un albergo con buon rapporto prezzo-qualità, e ve lo consiglio. Il quartiere si chiama Spittelberg e si trova vicino al quartiere dei musei. Comodissimo, tranquillo e di recente tornato alla moda, con le sue botteghe artigiane e artistiche. Una nota di demerito la prende per il cibo, perché i posti consigliati non si sono rivelati all’altezza delle aspettative, ma sicuramente è stata sfortuna. Per mangiare vi consiglierei di spostarvi, o di mangiare in albergo direttamente.

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Penelope e Colin, segreti in casa Bridgerton

Penelope e Colin Bridgerton. Come suona ? Bene, Penelope è innamorata di Colin da sempre. E lui? Lui non vuole sposarsi, men che meno con Penelope Featherington! Sarà proprio vero? Con queste premesse, inizia il nuovo capitolo della saga Bridgerton. Da oggi anche su Netflix.

Trama

Colin Bridgerton è l’uomo più affascinante di Londra, lo sanno tutti. Penelope Featherington adora da sempre il fratello della sua migliore amica, e dopo una vita passata a osservarlo pensa di sapere tutto di lui. Fino a quando non scopre il suo più profondo segreto, e si accorge di non conoscerlo affatto. Ma anche Penelope nasconde un segreto, e per Colin svelarlo sarà la sfida più intrigante.

Penelope

Ah, la società. quanto male può fare a chi non si allinea, oggi come allora. Penelope è diversa ed essere diversa per una donna è imperdonabile. Talmente imperdonabile, che la conseguenza è spesso la perdita di autostima, anche nelle donne più intelligenti.

Nel suo intimo, lei sapeva chi era. Una persona  intelligente, gentile e spesso spiritosa. Ma chissà perché, la sua vera personalità si perdeva tra il cuore e la bocca e lei si trovava a dire sempre la cosa sbagliata, o addirittura a tacere.

Per fortuna, la società è formata da individui, ognuno con la sua sensibilità e complessità. Ed ecco che per Colin Bridgerton Penelope era “sorprendente”.  La coppia Colin – Penelope è forse una delle più riuscite tra quelle che ho letto finora. Forse, perché hanno una passione in comune, e questo è un legante fortissimo per qualsiasi storia d’amore. C’è anche una certa sintonia nel non sentirsi all’altezza, aspetto piuttosto sorprendente, soprattutto da parte di lui. Capisco come mai la produzione Netflix abbia deciso di saltare il terzo romanzo, omaggio a Cenerentola, e passare direttamente al quarto.

Lady Danbury

E poi ci sono gli aiutanti, dove forse non penseresti di trovarli. Magari altre donne, che come te in fondo in fondo hanno imparato a muoversi, ma hanno un fuoco dentro: “Non è bello? Scoprire che non siamo esattamente quello che pensiamo di essere?” A quel punto si allontanò, lasciando Penelope a chiedersi se anche lei non fosse quello che pensava di essere. Forse, ma solo forse, era qualcosa di più.

La saga Bridgerton

Ammetto che per me, come già vi ho detto in precedenza, la saga ha perso mordente. Se non fosse per la curiosità di sapere come va a finire per gli otto fratelli, e anche per seguire meglio la serie tv, penso che mi sarei già fermata. Qui torna per brevi ma significative pagine Daphne, la protagonista del primo libro,  Eloise, non tanto quanto avrei pensato considerando che lei e Penelope dovrebbero essere amiche, Violet, molto meno delle altre volte, forse perché Colin è più indipendente e Hyacinth. Ma emerge Lady Danbury e il cambio tutto sommato è soddisfacente. Anche i segreti e i colpi di scena tengono, quindi tutto sommato direi che finora Penelope e Colin Bridgerton sono la coppia migliore, ma anche il libro è il migliore.  Anche perché, mentre nella serie l’identità di Lady Whistledown viene svelata quasi subito, qui il mistero è fitto. Almeno inizialmente.

Per voi invece? Qual è il libro più bello della saga Bridgerton? Fatemi sapere nei commenti! 

L’elenco dei romanzi, in ordine cronologico: 

Il duca e io (Daphne)
Il visconte che mi amava (Anthony)
La proposta di un gentiluomo (Benedict)
4 Un uomo da conquistare (Colin)
A sir Philip, con amore (Eloise)
Amare un libertino (Francesca)
Tutto in un bacio (Hyacinth)
Il vero amore esiste (Gregory) 
9 Felici per sempre (8 “secondi epiloghi”) 

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