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Il trucco di Catherine Judd, in amore tutto è lecito

Il trucco di Catherine Judd. Dovete sapere che ogni tanto passo davanti a un’edicola che mette in bella mostra libri usati e vintage. Ovviamente io sto via via facendo scendere il numero dei romanzi a disposizione. Anche perché ho capito che questa collana I nuovi bestsellers Harlequin fa proprio al caso mio. Mentre leggevo Cime tempestose per il bookclubPeC, e quindi con lettura attiva e concentratissima, ogni tanto sentivo l’esigenza di svagarmi con qualcosa di più leggero. E devo dire che Catherine Judd è capitata proprio al momento giusto e nel posto giusto.

Trama

Allie vuole cambiare vita. Lavora in una casa editrice e da anni aiuta un noto scrittore nelle ricerche che precedono la stesura dei suoi romanzi. Ha diviso con lui rischi e avventure. Lo ama. Ma Josh la considera solo un’amica. Perciò, quando un dentista di Charleston le offre la tranquilla, agiata vita familiare che lei desidera, Allie accetta e decide di lasciare New York. Ma Josh, che sta preparando un libro sulla misteriosa scomparsa di un’attrice del passato, scopre di non poter lavorare – né vivere – senza di lei. E per fermarla, non esita a servirsi dei trucchi più fantasiosi. Solo che non è l’unico a sapersi servire di trucchi…

I protagonisti non sono carini, di più

Intanto, dico subito che i due protagonisti non sono carini, di più. Finalmente una coppia che non fa dello scontro la sua cifra stilistica. Non che non litighino eh, intendiamoci, ma si sentono subito in colpa e sono pronti a fare pace in un nanosecondo. Poi, i loro dialoghi sono scoppiettanti, la vita che conducono dinamica, il lavoro interessante. Insomma, per 300 e rotte pagine non ci si annoia mai.

L’attenzione rimane sempre alta

Catherine Judd, infatti, è brava a miscelare la parte romance con quella suspense, perché per tutto il romanzo i due cercano una coppia del passato, lui Sid Calendro, gangster, lei, Lena Lorne, ex attrice, entrambi scomparsi misteriosamente quarant’anni prima. Saranno ancora vivi? Il tempo trascorso non ha come al solito acquietato tutto, perché un mafioso e l’fbi continuano a cercarli. E vogliono sfruttare Josh e Allie per i loro scopi. Mettendoli anche in pericolo, ovviamente. Quindi, l’attenzione del lettore rimane sempre alta, un po’ per sapere se i due sono ancora vivi dopo tutto questo tempo, un po’ per capire come andrà a finire tra Allie e Josh. Anche lui è innamorato di lei? O la considera veramente solo un’amica? Chissà, questo ve lo lascio scoprire.

Promosso a pieni voti

Per ora vi dico che se vi piacciono i romance con un pizzico di avventura, prendetelo casomai riusciste a trovarlo. Nel frattempo la scrittrice ha cambiato nome, Catherine Judd era lo pseudonimo di Kathy Marks. Non ho rintracciato molti titoli al suo attivo ed è un peccato, perché la trovo proprio brava. E il romanzo, ovviamente, è promosso a pieni voti.

Leggi anche, nella stessa collana: 

La confessione – JoAnn Ross

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La crociera imprevista – Marie-Anne Desmarest

Marie-Anne Desmarest è stata una scrittrice francese di inizio novecento e La crociera imprevista uno degli ultimi romanzi che ha scritto prima della sua morte, nel 1973. Ogni tanto mi piace rifugiarmi in queste letture romance vintage, garbate e con un pizzico di mistero.

Trama 

Nulla per Nathalie poteva suonare più gradevole e imprevisto d’una crociera nel mediterraneo , come hostess sullo yacht del signor Fervacque. Ma che cosa accadeva di notte su quella imbarcazione? C’è un mistero a bordo, e Nathalie cerca di scoprirlo tra volti sorridenti ed enigmatici, sussurri appena bisbigliati, ombre in fuga sul ponte…

Una lettura riposante 

Una di quelle edizioni vecchio stampo, con la copertina illustrata, che tutti abbiamo in qualche scatola dentro casa. Trovo rilassante ogni tanto stendermi sul divano e gustarmi queste letture riposanti, scritte in modo piacevole con un linguaggio che ormai non usiamo più, dense di personaggi eleganti nei modi e nell’abbigliamento. In questo romanzo, Marie-Anne Desmarest aggiunge anche un’atmosfera di mistero che rende interessante la storia, ambientata su una nave da crociera. Cosa succede a bordo dell’Atalante? La nostra Nathalie, che sembra incarnare tutte le qualità femminili più alte, finirà per mettersi nei guai se continua a indagare. E chi l’ha scoperta, perché non l’ha fatta licenziare? La scrittrice francese è brava a sviare i sospetti del lettore su due o tre personaggi, ma tranquilli, il lieto fine non mancherà. Anche perché la nostra protagonista non è solo una bella statuina…

Ditemi che anche voi adorate queste letture 🙂

p.s. l’illustrazione di copertina è del pittore milanese Marcello Cassinari Vettor, classe 1930.

***

– Hai trovato qualcosa per me? 

– Sì, non preoccuparti. E penso che, se accetterai le condizioni, tutto andrà bene per te, ormai.

– Non ho scelta, lo sai bene!

Jocelyne sentì l’amarezza di quella risposta e disse dolcemente: – Ho fatto del mio meglio, soprattutto cercando una sistemazione che ti permetta di uscire rapidamente dalle difficoltà che stai attraversando in questo momento. Si tratta di un posto di hostess o di addetta alle “pubbliche relazioni”, come si dice oggi. Naturalmente, ho dato sul tuo conto tutte le referenze che mi venivano chieste, ma la persona con cui ho parlato desidera vederti prima che tu incontri il tuo nuovo datore di lavoro. E’ la condizione sine qua non che ha posto sulla sua raccomandazione. Se tu non la osservassi, la tua assunzione come hostess sull’Atalante sarebbe annullata.

– L’Atalante?

– E’ il nome della nave su cui presterai servizio.

Leggi anche:

Inganni, di Judith Michael

Sempre non è per sempre, di Helen Van Slyke

Ombre sulla neve, di Madge Swindells

Prigioniera di un sogno, di Pat Morris

La confessione, di JoAnn Ross

Venere invidiosa, di Shannon Hollis

Il segreto della bambina sulla scogliera – Lucinda Riley

E’ il primo romanzo di Lucinda Riley che leggo e l’ho scelto perché sono stata attratta dall’ambientazione irlandese, sempre piacevole per me, e dal mistero che aleggia sulla figura di questa bambina. E poi preferivo partire da un romanzo singolo piuttosto che dalla serie che la sta rendendo famosa, la saga de Le sette sorelle. Ma, ahimè, dovrò fare un altro tentativo con questa scrittrice…

Trama 

Mentre la tempesta infuria sulle coste di Dunworley Bay, Irlanda, una bambina a piedi scalzi è immobile sull’orlo di una scogliera a picco sul mare. Ipnotizzata di fronte a quella strana apparizione, Grania Ryan, una scultrice di successo appena tornata da New York per riprendersi da un brutto trauma, scoprirà ben presto di non aver sognato. Sua madre Kathleen non ha alcun dubbio: la piccola è Aurora Lisle, che ha perso la mamma in circostanze drammatiche proprio in quel luogo. Grania è irresistibilmente attratta dall’incredibile vitalità di Aurora e non può fare a meno di affezionarsi a lei e a suo padre. Ma per quale motivo sua madre non riesce a nascondere la propria ostilità nei confronti dei Lisle? La risposta potrebbe celarsi in un plico di lettere gelosamente custodite da Kathleen.

Più una favola che un romanzo d’amore e mistero

Il romanzo di Lucinda Riley si riscatta nel finale, ma direi che somiglia più a una favola che a un romanzo d’amore e mistero. L’ambientazione irlandese è sempre suggestiva, quindi su questo non mi ero sbagliata in fase di scelta. A patto, però, di sorvolare sulle tante incoerenze disseminate ovunque. E, soprattutto, sulle continue coincidenze, che alla lunga finiscono per annoiare il lettore tanto risultano incredibili. Infine, mi perdonerete questa chiusura personale, ma solo Patrick Swayze può permettersi di rispondere “idem” a una dichiarazione d’amore. A meno che l’omaggio non sia chiaramente espresso. 

Leggi anche: 

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