Archivi tag: anni 2000

Nadia Morbelli, Hanno ammazzato la Marinin

Nadia Morbelli scomparsa dai radar scrittori già da un po’. Hanno ammazzato la Marinin è il suo romanzo d’esordio, dove fa capolino per la prima volta…Nadia Morbelli. Eh sì, la protagonista si chiama proprio come lei. Venite che vi racconto.

Trama

È la vigilia di Pasqua e Genova è sommersa da una pioggia torrenziale. Cullata dalle suadenti note di una musica jazz, Nadia Morbelli, redattrice quarantenne magra come un’acciuga e dai capelli rosso fuoco, è immersa in un più che meritato bagno caldo, quando improvvisamente nel palazzo salta la luce. Lì per lì non ci fa troppo caso. Tre giorni dopo, però, suona alla porta un agente di polizia per comunicarle che proprio quella sera, sul suo stesso pianerottolo, è stata ammazzata la Marinin, l’anziana vicina di casa che da poco si è trasferita dal paese d’origine di Nadia…

A spasso di qua e di là

Dico immediatamente una cosa: se è un giallo classico che state cercando, non lo troverete in mezzo a queste pagine. Che ci portano a spasso di qua e di là, tra chiacchiere di paese, aperitivi, cene, su e giù per i colli liguri. Forse l’equivoco lascia interdetti i lettori che pensavano di trovarsi di fronte a una storia completamente diversa, complice anche la copertina gialla limone, che effettivamente farebbe pensare a tutt’altro.

Scelta curiosa del nome  

In realtà l’intento della scrittrice, penso, sia più delineare una certa modalità di vita e pensiero della provincia italiana che raccontarci come mai la Marinin sia deceduta e per mano di chi. Alla fine lo svela, perché Nadia, tra una chiacchiera e l’altra, mette insieme i pezzi. Forse avrebbe dovuto essere preparato diversamente questo finale, perché qualche indizio andava disseminato anche prima, per seguire i voli pindarici di Nadia Morbelli. Omen omen, sceglie una protagonista col suo nome, scelta curiosa e anche densa di significati. E sceglie, questo è un elemento positivo per me, un tutore dell’ordine che non è esattamente nei sogni di ogni lettrice, né un uomo turbato da chissà quale passato burrascoso. Talmente poco significativo che a un certo punto sparisce, per ripresentarsi anche lui verso la fine.

Strano, molto strano

Che dire? Non so se mi ha convinto. Forse fin dall’inizio. Possibile che quest’anziana decida di spostarsi dal paese e andare a vivere proprio nello stesso palazzo di Nadia e che, con questo livello di gossip noioso e continuo, lei non sapesse per via indiretta già tutto su questa famiglia, ma che se lo faccia raccontare a omicidio avvenuto? Strano, molto strano, direbbe l’indagatore che è in me. Minimo minimo, andava inserita anche lei nell’elenco dei sospettati iniziali, anche perché unica presente (a Genova?) nel palazzo al momento dell’omicidio.

Leggi anche: 

 

Biscotti e sospetti indiani di Stefania Bertola

Biscotti e sospetti è uno dei romanzi di Stefania Bertola più conosciuti e apprezzati. Neanche questo riesce nell’improba impresa di scalzare dal primo posto il mio preferito, che è sempre Romanzo rosa. Tra opere d’aria e improbabili vendite, venite che vi racconto com’è andata la lettura, casualmente proprio mentre ero in viaggo per Torino.

Trama

Violetta Chiarelli, commessa, e sua sorella Caterina, sarta e minuscola imprenditrice in proprio, vivono in affitto in un’elegante villa in collina, dividendo le giornate con gli altri inquilini: Rebecca Demagistris, una madre separata alle prese con tre bambine, Mattia Novalis, un architetto di interni ricercatissimo per il suo pessimo gusto e il fisico prestante,  Emanuele Valfrè, romantico e affascinante proprietario delle omonime vetrerie, tornato da Calcutta con una moglie che sembra intenzionata a rovinargli la vita. 

Ci mette un po’ a partire

Tanti personaggi e innumerevoli situazioni, non sempre correlate alla storia, né portate fino in fondo. Superato lo scoglio della sistemazione di tutti i pezzi, vi confesso con qualche passaggio un po’ noioso in mezzo, alla fine tutto va val posto giusto e, finalmente, possiamo tifare per il lieto fine e per Violetta. Trovo comunque sempre spassoso lo stile di Bertola, non a caso la traduttrice di Sophie Kinsella, e la sua carrellata di personaggi improbabili e riusciti proprio per questo. La storia, invece, avrebbe forse dovuto avere il suo fulcro nella ricerca di Parvati, che avrebbe potuto, e forse dovuto, coinvolgere tutto il condominio. Peccato perché Stefania Bertola avrebbe potuto farne due romanzi, Biscotti e sospetti e Dov’è finita Parvati. Magari le do un’idea per il prossimo romanzo.

Libro da ombrellone

Anche Biscotti e sospetti rientra nel novero del libro da ombrellone di Rosamunde Pilcher, perciò lo consiglio per qualche ora di lettura leggera e senza pensieri.

Leggi anche: 

Sempre di Stefania Bertola, come autrice o traduttrice

Non è stagione, Rocco, eppure nevica

Non è stagione, eppure nevica. Non è Roma, Rocco, eppure  qualcuno l’ama. Non è Marina, eppure…Non è un incidente, né un allontanamento volontario. E’ la terza avventura di Rocco Schiavone, il fortunato personaggio creato da Antonio Manzini. Stavolta, le cose si complicano. Venite che vi racconto.

Trama

Un camion con targa falsa e due disgraziati sopra finisce in un fosso. La questura indaga. I Berguet, ricca famiglia di industriali valdostani, hanno un segreto, Rocco Schiavone lo intuisce per caso. È scomparsa la figlia Chiara Berguet, studentessa molto popolare tra i coetanei. Inizia così per il vicequestore una partita giocata su più tavoli: scoprire cosa si cela dietro la facciata irreprensibile di un ambiente privilegiato, sfidare il tempo in una corsa per la vita, illuminare l’area grigia dove il racket e gli affari si incontrano. Intanto cade la neve ad Aosta, ed è maggio: un fuori stagione che nutre il malumore di Rocco. E come venuta da quell’umor nero, un’ombra lo insegue per colpirlo dove è più doloroso.

Scende la neve ed è silenzio

Non è stagione è il terzo romanzo di Antonio Manzini che leggo, dopo Pista nera e La costola di Adamo. Se il secondo mi aveva dato l’idea di un finale soprendente ma non convincente, stavolta la trama si fa più complessa. Temi e situazioni diverse si intrecciano, si torna a parlare meno dell’ispettore e più dei casi che si presentano in questura. La situazione sentimentale sembra sempre più impantanata e nel caos, quella lavorativa pure. Ecco che, allora, scende la neve, bianca e fresca, ad attutire il rumore della solitudine e dei rimorsi. Stavolta, quello che domina sono le coincidenze, che rischiano di far perdere la vita a qualcuno. Curioso, come l’ultimo libro di cui vi ho appena parlato.  E il malaffare, o l’avidità come volete chiamarlo, che ci sta seppellendo tutti. Ma non sotto la neve.

“Ogni volta che hai a che fare con questa gente, con questa merda, diventi merda anche tu. Sappilo. A poco a poco, sempre di più, e arriverà un giorno in cui ti guarderai allo specchio e dirai: ma chi è quest’uomo che ho davanti? E non c’entra la vecchiaia, Italo, io sto parlando di una cosa qui dentro. Muore ogni giorno con questo schifo. Con questo fango. Non ce la faccio più a buttarmi dentro ‘sta fogna”. 

Antonio Manzini chiude il caso, senza sbavature, e ci dà come antipasto una vista sulla prossima storia, con battute un po’ hollywoodiane, ma ci passiamo sopra. E, allora, che prossima storia sia. A presto con la quarta uscita, Era di maggio.

I romanzi di Rocco Schiavone, in ordine di uscita 

  • Pista nera (2013)
  • La costola di Adamo (2014)
  • Non è stagione (2015)
  • Era di maggio (2015)
  • 7-7-2007 (2016)
  • Pulvis et umbra (2017)
  • Fate il vostro gioco (2018)
  • Rien ne va plus (2019)
  • Ah l’amore l’amore (2020)
  • Vecchie conoscenze (2021)
  • Le ossa parlano (2022)
  • ELP (2023)
  • Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Sud America? (2023)
  • Il passato è un morto senza cadavere (2024)

Mister OK, il 2024 parte male

Quest’anno è andata male, la tradizione di Mister Ok è stata rispettata solo in parte. Dal 1946 i romani si riuniscono su Ponte Cavour per dare il benvenuto al nuovo anno. Oggi il sole si è nascosto, ma la folla si è affacciata lo stesso sulle sponde del biondo Tevere. Solo che c’è stato un fuoriprogramma. Ora vi racconto.

 Il quartetto

Il quartetto si presenta al completo: Maurizio Palmulli, settantenne e attuale Mister Ok, che si tuffa con Marco Fois, Simone Carabella e Valter Schirra. E così, esattamente a mezzogiorno, partono i tuffi. 

Inizia Simone Carabella con un tuffo a candela

Tuffo capodanno 2024 2

A seguire, Valter Schirra, con un tuffo ben eseguito e il gesto di Mister Ok a indicare che va tutto bene quando riemerge. 

Tuffo capodanno 2024 3

Chiude, l’airone Marco Fois. 

Tuffo capodanno 2024 4

Rimane solo il protagonista, Mister OK, al secolo Maurizio Palmulli. Ma qui c’è il colpo di scena: Mister OK quest’anno non ce la fa, rinuncia, per malanni fisici. Però è qui, a festeggiare con gli altri, e come grida qualcuno tra la folla: “a volte, ci vuole più coraggio a fermarsi che ad andare avanti”. Noi li aspettiamo tutti l’anno prossimo, puntuali a Ponte Cavour!

Tuffo capodanno 2024 1

Perché Mister Ok?

Ve lo spiego qui.

Tuffo capodanno 2024 5

Vi piace questa tradizione romana? Cosa succede dalle vostre parti il primo dell’anno? Raccontatemi nei commenti!

Leggi anche:

Romancè segreta: Farnesina e Monte Mario

Mister Ok a Roma e il 2023 può partire

La costola di Adamo, seconda indagine per Rocco Schiavone

Antonio Manzini e la seconda indagine della serie Rocco Schiavone. Stavolta, siamo alle prese con un misterioso delitto: assassinio o suicidio? L’infallibile istinto del vicequestore Schiavone ci porterà dritti dritti dentro i segreti di casa Baudo. Riuscirà questo burbero romano a capire come diavolo sia stato possibile? Venite che vi racconto.

Trama

Una donna viene trovata cadavere dalla domestica, mentre il marito è fuori. Impiccata al lampadario di una stanza immersa nell’oscurità. Intorno la devastazione di un furto. Ma Rocco non è convinto. E una successione di coincidenze e divergenze, così come l’ambiguità di tanti personaggi, trasformano a poco a poco il quadro di una rapina in una nebbia di misteri umani, ambientali, criminali. Per dissolverla, il vicequestore Rocco Schiavone mette in campo il suo metodo annoiato e stringente, fatto di intuito rapido e brutalità, di compassione e tendenza a farsi giustizia da sé, di lealtà verso gli amici e infida astuzia.

Rocco Eastwood

Torno a leggere Antonio Manzini dopo più di un anno da Pista nera, che mi era piaciuto soprattutto per il colpo di scena finale. Anche qui, i colpi di scena non mancheranno, vi posso assicurare. In questa seconda indagine di Rocco Schiavone, però, predomina la personalità del vicequestore sui fatti. Di lui, veniamo a sapere qualcosa in più, luci e ombre in un carattere certamente non facile. provato dai fatti della vita, ma anche dalla tendenza a volersi fare giustizia alla Clint Eastwood. Stavolta, il costrutto generale è meno convincente: a partire dal richiamo che la capitale esercita su di lui, e che lo spinge a tornare a Roma nel pieno di un’indagine, fino al vero e proprio rompicapo che si trova a dover risolvere.

Ossessione patologica

Intendiamoci: gli espedienti e le soluzioni trovate da Antonio Manzini sono godibili e avvicinano questo romanzo alla sceneggiatura di una serie tv, cosa che in effetti per la maggior parte degli estimatori di questo personaggio è. Però. C’è un però. I comportamenti di alcuni personaggi sono al limite (superato) dell’ossessione patologica. Non è un messaggio edificante e, probabilmente, neanche vuole esserlo. Tuttavia, non capisco la nota a fine romanzo in cui l’autore si riferisce esplicitamente alla violenza contro le donne.  L’amarezza che mi lascia l’escamotage non è descrivibile: è questa l’unica soluzione? Una delle uscite becere di Schiavone sarebbe stata apprezzata da tutte le lettrici, ne sono sicura. La supina verticale rassegnazione…no.

Arrivederci, Schiavone. Al prossimo delitto.

Leggi anche: 

Pista nera: Rocco Schiavone si presenta

I romanzi di Rocco Schiavone, in ordine di uscita 

  • Pista nera (2013)
  • La costola di Adamo (2014)
  • Non è stagione (2015)
  • Era di maggio (2015)
  • 7-7-2007 (2016)
  • Pulvis et umbra (2017)
  • Fate il vostro gioco (2018)
  • Rien ne va plus (2019)
  • Ah l’amore l’amore (2020)
  • Vecchie conoscenze (2021)
  • Le ossa parlano (2022)
  • ELP (2023)
  • Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Sud America? (2023)
  • Il passato è un morto senza cadavere (2024)