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Obsidian di Jennifer L. Armentrout, serie Lux

Jennifer L. Armentrout, inizia da Obsidian e dalla serie Lux la mia conoscenza dell’autrice. In colpevole ritardo, direi. Perché pur non trovando grande originalità nella storia che racconta, Obsidian mi ha convinto. Venite che vi racconto.

Trama

Kathy è una blogger diciassettenne che si è appena trasferita in un paesino del West Virginia, rassegnandosi a una noiosa vita di provincia. Noiosa finché non incrocia gli occhi verdissimi e il fisico da urlo del suo giovane vicino di casa, Daemon Black. Poi quell’incredibile visione apre bocca: arrogante, insopportabile, testardo e antipatico. Fra i due è odio a prima vista. Ma mentre subiscono un’inspiegabile aggressione, Daemon difende Kathy bloccando il tempo con un flusso sprigionato dalle sue mani. Sì, il ragazzo della porta accanto è un alieno. Un alieno bellissimo invischiato in una faida galattica, e ora anche Kathy, senza volerlo, c’è dentro fino al collo. Salvandola, l’ha marchiata con un’aura di energia riconoscibile dai nemici che li hanno aggrediti. L’unico modo per limitare il pericolo è che Kathy stia più vicina possibile a Daemon…

Una scrittrice sicura di sé

Come vi dicevo all’inizio, niente che faccia gridare al miracolo. Ci sono gli alieni, le battaglie tra due mondi, un’ingenua studentessa americana che finisce in mezzo. Più o meno una storia già vista o letta. Scritta bene, però. Nessun calo di ritmo, due protagonisti simpatici, la parte romance ben strutturata e quella fantasy che regge. Ovviamente, essendo il primo libro di una serie di otto, Jennifer L. Armentrout lascia molti aspetti senza luce, è il caso di dire, e per sapere tutto non resta che andare avanti con le altre uscite. Non so se ho voglia di proseguire, potrei anche fermarmi qui perché la storia ha una sua conclusione. Finalmente una scrittrice sicura di sé, che non lascia portoni spalancati per costringere il lettore a comprare il seguito.

Luce tenue

Le uniche perplessità sono su alcuni aspetti di contorno. Uno mi ha fatto sorridere: come fa un alieno a fondere un pc ma a lasciare lo smartphone perfettamente funzionante? 🙂 Quello che un po’ mi è mancato, invece, è il resto della cittadina, che rimane sullo sfondo, qualche volta nominato da Kathy, ma rimane evanescente, potrebbero di fatto essere ovunque.

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