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Rosamunde Pilcher riempie d’amore una casa vuota

Trovarsi in una casa vuota è esattamente quello che Rosamunde Pilcher non fa sentire ai suoi lettori. Sono di parte perché sapete che è una delle mie scrittrici preferite, ma il senso di calore che emanano i suoi romanzi è veramente merce rara. La casa vuota non fa eccezione. Oravi racconto perché.

Trama

Dopo dieci anni di lontananza, Virginia Keile torna in Cornovaglia. È alla ricerca di una casetta di fronte al mare dove trascorrere l’estate in pace con i suoi due figli. Ma nell’angolo più riposto del suo cuore, la donna nutre la segreta speranza di ritrovare l’uomo che aveva amato e perduto in una magica, indimenticabile estate della sua giovinezza. Virginia sa che solo quell’uomo, solo quell’amore così lontano ma ancora così vivo potrà finalmente colmare il grande vuoto che riempie la sua casa. E la sua vita.

Lasciare una casa vuota per trovare un posto nel mondo 

Aprire un libro di Rosamunde Pilcher significa immergersi in un’atmosfera serena e rilassante. Ed è per questo che la amo tanto. Le sue storie sono sempre piene di significato, personaggi semplici e di buon cuore, paesaggi splendidi, descritti magnificamente. La casa vuota è un titolo del 1973, uscito inizialmente a puntate su una rivista. Parla di una donna ancora giovane, Virginia, che nonostante un matrimonio e due figli deve ancora trovare una sua voce, un posto nel mondo. Tutto quello che possiede sono soldi e una casa vuota, dove non sa se vuole tornare. Ma d’altra parte, ha sempre fatto scegliere altri per lei. Ed è in questo spartiacque della sua vita che incontra di nuovo Eustace, il suo primo amore di adolescente. Eustace possiede una fattoria in Cornovaglia, è un uomo tutto d’un pezzo, ma stranamente non si è costruito una famiglia. Forse aspettava l’impossibile? E Virginia, è pronta a liberarsi delle sue insicurezze per diventare la donna e la madre che ha sempre sognato?

Una casa che si riempie di amore, gioia e risate

Rosamunde di nuovo ci fa sognare con una storia breve, dove ogni pezzo s’incastra nel puzzle, finché una casa vuota si riempie di amore, gioia e risate, tanto che finisci quasi per sentirla, mentre sulla parola Fine spunta la solita, familiare, lacrimuccia. Bello, da leggere per qualche serata in rilassante compagnia.

E così, posso spuntare La casa vuota dalla mia lista, perché ho intenzione di leggerli tutti. E voi? Quanti ne avete letti? Quanti ne leggerete? Fatemi sapere nei commenti, magari prendo spunto!

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