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Danielle Steel, (ri)trovarsi a Saint Tropez

Danielle Steel e tre coppie di mezza età, amiche da sempre, che decidono di passare le vacanze estive in Francia. Da quando decidono al momento di partire, tutto è cambiato. E tutti saranno costretti a cercare e a trovare un nuovo equilibri, se vogliono che l’amicizia, e non solo quella, sopravviva.

Trama

Quando tre affiatate coppie di amici americani decidono di trascorrere le vacanze a Saint-Tropez, non immaginano che nel giro di pochi mesi le loro esistenze saranno completamente stravolte. Robert perderà infatti l’adorata Anne, mentre Diana scopre il tradimento di Eric. Toccherà quindi a Pascale e a John, i più litigiosi del gruppo, riportare un po’ di pace. Nonostante la “splendida” villa presa in affitto sia in realtà cadente e malconcia, l’atmosfera si fa sempre più rilassata, finché un giorno Robert annuncia l’arrivo di un’ “amica”, nientemeno che una bellissima diva di Hollywood.

Un ingranaggio della macchina da guerra

Questo è il classico libro che si legge per rilassarsi la sera o ingannare le attese. Non ci sono molte sorprese e tutto scorre come prevedibilmente il o la lettrice si aspetta che vada. Il che non sarebbe neanche malvagio, in fondo sono letture che uno sceglie proprio per questo. Peccato, però, che il tutto sembri più un ingranaggio della macchina da guerra messa in piedi da Danielle Steel che altro.

Una corsa nel finale

I personaggi, infatti, sono poco approfonditi ed è un peccato, perché avrei gradito qualche parola in più su di loro e sulla storia dei loro matrimoni.  A piacermi veramente è solo Pascale, la francese e l’anima del gruppo. Gli altri rimangono un po’ in ombra, a parte le professioni e i coniugi, di loro si sa molto poco. Quello che rovina un po’ tutto è il finale: troppo affrettato, sembrava quasi che Danielle Steel non vedesse l’ora di chiudere. E forse è proprio così, la fine arriva così velocemente che non rimane che dire “ok, avanti il prossimo”. Riproverò con un altro titolo e vi racconterò. D’altra parte, se è una delle autrici più vendute e più lette, un motivo ci sarà.

A voi piace Danielle Steel? Quali suoi titoli mi consigliate? Scrivetemi nei commenti 🙂

Leggi anche:

I vacanzieri – Emma Straub

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Il trucco di Catherine Judd, in amore tutto è lecito

Il trucco di Catherine Judd. Dovete sapere che ogni tanto passo davanti a un’edicola che mette in bella mostra libri usati e vintage. Ovviamente io sto via via facendo scendere il numero dei romanzi a disposizione. Anche perché ho capito che questa collana I nuovi bestsellers Harlequin fa proprio al caso mio. Mentre leggevo Cime tempestose per il bookclubPeC, e quindi con lettura attiva e concentratissima, ogni tanto sentivo l’esigenza di svagarmi con qualcosa di più leggero. E devo dire che Catherine Judd è capitata proprio al momento giusto e nel posto giusto.

Trama

Allie vuole cambiare vita. Lavora in una casa editrice e da anni aiuta un noto scrittore nelle ricerche che precedono la stesura dei suoi romanzi. Ha diviso con lui rischi e avventure. Lo ama. Ma Josh la considera solo un’amica. Perciò, quando un dentista di Charleston le offre la tranquilla, agiata vita familiare che lei desidera, Allie accetta e decide di lasciare New York. Ma Josh, che sta preparando un libro sulla misteriosa scomparsa di un’attrice del passato, scopre di non poter lavorare – né vivere – senza di lei. E per fermarla, non esita a servirsi dei trucchi più fantasiosi. Solo che non è l’unico a sapersi servire di trucchi…

I protagonisti non sono carini, di più

Intanto, dico subito che i due protagonisti non sono carini, di più. Finalmente una coppia che non fa dello scontro la sua cifra stilistica. Non che non litighino eh, intendiamoci, ma si sentono subito in colpa e sono pronti a fare pace in un nanosecondo. Poi, i loro dialoghi sono scoppiettanti, la vita che conducono dinamica, il lavoro interessante. Insomma, per 300 e rotte pagine non ci si annoia mai.

L’attenzione rimane sempre alta

Catherine Judd, infatti, è brava a miscelare la parte romance con quella suspense, perché per tutto il romanzo i due cercano una coppia del passato, lui Sid Calendro, gangster, lei, Lena Lorne, ex attrice, entrambi scomparsi misteriosamente quarant’anni prima. Saranno ancora vivi? Il tempo trascorso non ha come al solito acquietato tutto, perché un mafioso e l’fbi continuano a cercarli. E vogliono sfruttare Josh e Allie per i loro scopi. Mettendoli anche in pericolo, ovviamente. Quindi, l’attenzione del lettore rimane sempre alta, un po’ per sapere se i due sono ancora vivi dopo tutto questo tempo, un po’ per capire come andrà a finire tra Allie e Josh. Anche lui è innamorato di lei? O la considera veramente solo un’amica? Chissà, questo ve lo lascio scoprire.

Promosso a pieni voti

Per ora vi dico che se vi piacciono i romance con un pizzico di avventura, prendetelo casomai riusciste a trovarlo. Nel frattempo la scrittrice ha cambiato nome, Catherine Judd era lo pseudonimo di Kathy Marks. Non ho rintracciato molti titoli al suo attivo ed è un peccato, perché la trovo proprio brava. E il romanzo, ovviamente, è promosso a pieni voti.

Leggi anche, nella stessa collana: 

La confessione – JoAnn Ross

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Un giorno d’aprile, di Mary Lynn Baxter

Mary Lynn Baxter e la sua copertina gialla mi occhieggiavano da qualche giorno dalla vetrina di un’edicola, nella sezione usati. Alla fine ho ceduto e l’ho portata a casa. Il romanzo è del 1992 e sono andata un po’ al buio, troppo datato per trovare commenti. Alla fine, non mi è dispiaciuto. E ora vi dico perché.

Trama

Beth ha solo diciassette anni quando vanno in fumo tutti i suoi sogni e si vede costretta a fuggire da Zach, colui che ama pazzamente. Con il trascorrere degli anni, lei si trasforma in una donna di successo ,sicura di sé, ma nel suo cuore c’è sempre posto per un solo uomo, Zach. Forse perché un dolce segreto, di cui lui è all’ oscuro, rende questo amore ancora più profondo e li unisce in maniera indissolubile?

I colpi della vita 

Mary Lynn Baxter è un’autrice esperta, che ha scritto più di cinquanta romanzi. La padronanza si vede subito, la storia scorre con i colpi di scena al punto giusto e una scansione temporale senza cedimenti. I personaggi sono coerenti con la storia e con il loro percorso di vita. Beth e Zach sono una bella coppia, destinati a stare insieme fin dall’infanzia. I colpi della vita, però, li colpiscono con violenza e anche la migliore e la più forte delle coppie non potrebbe sopravvivere. Almeno in prima battuta.

A testa alta

Ecco, è così che leggo la storia che Mary Lynn Baxter ci ha voluto raccontare. Forse, quello che succede a Beth potrebbe sembrare esagerato, perché se andiamo a mettere in fila tutto quello che le capita dai diciassette ai trentaquattro anni, ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli. Non sempre, però, tutto fila liscio nella vita e malattie e incidenti di percorso potrebbero accadere a tutti. Anche se le disgrazie peggiori sono appannaggio di Beth, non è che Zach o gli altri personaggi in fondo siano messi meglio! L’importante, però, è affrontare tutto a testa alta e in questo entrambi mostrano una solidità e una tenuta morale che mi sono piaciuti. Entrambi sono in grado di guidare famiglia e carriera con polso deciso e questo, alla lunga, vince sempre. 

Mary Lynn Baxter mi ha convinto, credo che leggerò altro di lei. E ve la consiglio per una lettura piacevole e leggera. Voi la conoscete? Avete letto altro di quest’autrice statunitense? 

“Ti ricordi la prima volta che ci siamo incontrati?”

“Incontrati? Io pensavo che fossimo stati insieme fin dalla nascita.”

Era un giorno d’aprile, vero?”

Leggi anche: 

Anne Mather e il castello di Darkwater

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Margaret Millar e l’assassinio di Miranda

Margaret Millar, la regina del suspense, porta a passeggio i suoi lettori circumnavigando il globo prima di dare risposta alla domanda iniziale: dov’è finita Miranda? Non so voi, ma quando arriva l’estate i gialli sulla mensola si moltiplicano. E gli scrittori del passato fanno sempre la parte del leone.

Trama

Dov’è Miranda Shaw? Era appena rimasta vedova e il suo avvocato ha bisogno della sua firma per l’omologazione del testamento, ma la sua villa è vuota e due giovani donne confuse, Cordelia e Juliet, indossano i suoi gioielli. È scappata? Con Grady, il bagnino del suo club, che manca anche lui? Sta schivando il suo avvocato? O è stata uccisa…?

La scrittrice si diverte a portare a spasso i lettori

Con questa commedia nera, come viene definita, Margaret Millar si diverte, ah! ci scommetto che si sia divertita!, a portare a spasso il lettore per 2/3 del romanzo. Che fine ha fatto Miranda? Mentre l’investigatore privato Tom Argon, questo è il secondo libro della serie n.d.r., viene mandato sulle sue tracce, Margaret Millar infarcisce pagine e pagine di quelli che apparentemente sono dettagli, cioè le vite oziose e noiose dei ricchi frequentatori del Country Club da cui tutto parte: un alcolista che scrive lettere anonime, un bagnino bello e avido, la segretaria e il direttore del Club, un delinquente in erba arrabbiato col mondo, una disabile di pessimo carattere e suo marito, un ammiraglio in pensione e le loro figlie, due donne adulte con la mente di bambine. E Argon, dov’é? Argon chiude la sua indagine abbastanza agilmente e, ahimè, è proprio in questo momento che il giallo prende vita, anche se lui sparisce!

La soluzione finale salva il giallo

Alla fine, purtroppo, il romanzo finisce per annegare nella noia, anche il lettore comincia a sentirsi come questi ricchi annoiati. Che fare? Andare avanti, questo ve lo consiglio. Perché la soluzione finale del giallo non è male: alla fine l’assassinio c’è, ma di Miranda o di qualcun altro? O di nessuno? O forse ce n’è più di uno, in un certo senso? C’è anche un processo…insomma, da un certo punto in poi la velocità triplica e tutto diventa più interessante. In testa alla fine mi rimarrà proprio il finale e una domanda che vorrei fare a Margaret Millar se fosse ancora viva: come fa un custode a mangiare gelati in una casa senza luce elettrica (tranquilli, non è uno spoiler)?

Leggi anche: 

Quando chiama una sconosciuta – Margaret Millar

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A maggio leggiamo Min Jin Lee e il pachinko

Il Book Club PeC lascia, ma non del tutto, l’ambientazione americana e, per la terza lettura, si avventura in Asia. Un libro al mese, scelto insieme. Stavolta, leggeremo La moglie coreana dell’autrice americana, di origine coreana, Min Jin Lee.  Parleremo dell’ambientazione, dei personaggi, della storia. Ci confronteremo con sensazioni, modi di pensare, idee diverse dalle nostre. E’ anche questo il bello di condividere e confrontarsi, no? Allora, se siete pronti con il libro in mano, vi lascio qualche dettaglio iniziale sul romanzo che stiamo per leggere e un’avvertenza su cosa l’abbia ispirato. Alla prossima settimana con altre curiosità sul romanzo e il primo dibattito!

Pachinko

La moglie coreana, Pachinko nel titolo originale, è un romanzo di Min Jin Lee, un’autrice americana nata nel 1968 da una famiglia di origine coreana. Ormai per me è una condanna, anche stavolta ritengo Pachinko un titolo più azzeccato per la storia che racconta? Perché? Ne parleremo durante la lettura, magari alla fine. Intanto, vi dico che il pachinko è una sala giochi, un business considerato equivoco.

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Prima di partire 

E’ la stessa Min Jin Lee, nella prefazione, a spiegarci come le è venuta l’idea per questo romanzo: “ero al terzo anno di università, nel 1989, e un giorno assistetti a un ‘Master’s Tea’, una lezione tenuta da un relatore d’eccezione ospite di Yale. Un missionario americano che svolgeva il proprio operato in Giappone teneva una lezione sugli zainichi, un termine spesso usato per descrivere i giapponesi di origine coreana che erano migranti di epoca coloniale, oppure loro discendenti. Il missionario parlò di questa lunga storia e raccontò la vicenda di un ragazzino delle scuole medie il cui nome era stato infangato all’interno dell’annuario scolastico per via delle sue origini coreane. Il ragazzino si era lanciato da un edificio ed era morto. Non lo dimenticherò mai. Dopo aver abbandonato la carriera legale, fin dal 1996 ho deciso di scrivere dei coreani che vivono in Giappone”. 

Vuoi partecipare? 

Sei capitato qui per caso, ma vorresti saperne di più? Se anche tu vuoi partecipare al Book Club PeC leggi qui come farlo. Unico requisito: tanta voglia di leggere.

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