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Sempre non è per sempre – Helen Van Slyke

Oggi vi parlo di un romanzo super vintage, dal titolo evocativo. Sempre non è per sempre, o meglio, Always is not forever, di Helen Van Slyke. L’ho letto diversi anni fa, ma è come se fosse ieri. Perché questa storia ha una forza tale da rimanere scolpita nella mente. Decisamente uno dei titoli migliori , se non il migliore in assoluto, della scrittrice americana. 

Trama

La giovane giornalista Susan Langdon non ci pensa due volte prima di accettare la proposta di matrimonio del famosissimo pianista Richard Antonini. Sa tutto sulle conquiste femminili di questo genio musicale straordinariamente bello e incredibilmente dotato. Conosceva la sua celebre famiglia, la madre gelosa, avida e possessiva, il suo frenetico mondo, il glamour abbagliante di cui ama circondarsi, la sua dedizione assoluta alla sua carriera. Ma conosce anche, o pensava di conoscere, il vero Richard, il suo Richard, l’uomo che adora e per cui ha rinunciato alla sua di carriera…

Finché morte non ci separi

Quella di sposarsi è una decisione importante, una scelta che condiziona la vita. Scegliere l’uomo giusto è fondamentale. Sì, certo. L’uomo che corrisponde ai nostri ideali magari è lì e mette gli occhi su di noi fra tante. Ma sarà lui quello giusto? Susan è convinta di sì, però Susan è giovane. Troppo giovane e non ha fatto i conti con la realtà della vita. Richard è il prodotto della sua famiglia. Una famiglia che coopta i membri e non li lascia respirare. Soprattutto la matriarca è una virago. Gli altri? Troppo deboli per opporsi, o troppo impegnati a ricavarsi degli spazi di liberà per smuovere le acque. Susan, al contrario, viene da una famiglia normale, dove l’amore viene al primo posto. Riuscirà a non farsi cancellare dagli Antonini?

Il coraggio di perdonare 

Il romanzo è avvincente e, come tutti quelli di Helen Van Slyke, pone domande importanti. Cosa sei disposta a perdonare per amore? Cosa succede quando in una famiglia l’ideale di perfezione si rompe? Le persone cambiano o rimangono sempre quelle che sono? La storia di Susan e Richard è avvincente e rimane nel cuore. Lei, Susan, perché è una donna forte, che cresce con l’andare avanti delle pagine. Lui, Anthony, perché crolla e fa quello che nessuna persona dovrebbe mai fare: non accettare il diverso da sé e distrarsi per un lungo, terribile attimo. Si può perdonare una distrazione dal costo incalcolabile? Mentre leggevo pensavo di no e lo credo tuttora. Quando leggo di storie simili, accadute davvero, mi torna in mente questo romanzo, e mi chiedo: dove trovano il coraggio di perdonare? Sì, il coraggio, perché uccidere o fuggire sarebbe l’istinto naturale. D’altro canto, Richard è un uomo debole e Susan se ne accorge tardi, abbagliata dalla superficie splendente di un mondo dorato. Non è, allora, lei stessa colpevole in parte? Sì, forse. Come vedete, dopo tanti anni ancora discuto con me stessa su questa trama complicata e sofferta.

Se l’avete letto, mi piacerebbe avere un vostro parere. Che ne pensate di Susan e Richard? Avreste concluso il romanzo come fa l’autrice? Aspetto i commenti!

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Il ricco e il giusto

Voci d’estate – Rosamunde Pilcher

Quando ho voglia di una lettura riposante e rassicurante, so sempre cosa scegliere. Rosamunde e la sua Cornovaglia sono degli amici fedeli. Fin dalle prime pagine, so già che mi condurranno in verdi vallate e amori grandi e limpidi. E cosa c’è di meglio che tuffarsi in allegre Voci d’estate mentre fuori piove?

Trama

A causa di un piccolo intervento, Laura Haverstock non può accompagnare il marito Alec in Scozia. Accetta così la proposta di trascorrere il periodo di convalescenza in Cornovaglia, a casa dello zio di lui Gerald e di sua moglie Eve. Contagiata dagli slanci di affetto di Eve, dalla serenità di Gerald e dall’entusiasmo di Ivan, il figlio di Eve, Laura ritrova pian piano fiducia in se stessa. Quando improvvisamente Gabriel, la figlia che Alec ha avuto dalla prima moglie, fa ritorno in Inghilterra, lo sconvolgente imprevisto rischia di rimescolare nuovamente le carte dell’amore.

Un cottage prende vita

La cara, rassicurante, emozionante penna di Rosamunde Pilcher anche stavolta non tradisce. Rispetto ad altri romanzi più famosi, manca la saga familiare, i mille personaggi che costituiscono un universo fatto di piccoli e grandi drammi, storie d’amore che sopravvivono al tempo e allo spazio, i panorami grandiosi che fanno desiderare di mettere due vestiti in valigia e partire. In Voci d’estate, Rosamunde si concentra sulle vicende di una piccola famiglia e su un cottage in Cornovaglia. Una casa che poco a poco prende vita, vede aumentare i suoi abitanti e osserva i mutamenti profondi che avverranno nelle loro esistenze nello spazio di un’estate.

Sentimenti veri e profondi

Alla scrittrice inglese a volte rimproverano di essere prevedibile e, in fondo, sempre uguale a se stessa. Invece, personalmente è proprio l’aspetto che preferisco. Quando ho voglia di una lettura riposante, so che potrò bearmi di paesaggi verdi e incontaminati e di sentimenti veri e profondi. Aver passeggiato su e giù per la Cornovaglia ha aggiunto ancora più colore alla lettura. Mi sembrava di essere davvero lì con Laura, Gabriel e tutti gli altri. Solo, se potessi, chiederei alla Pilcher come fanno i personaggi ad “arrostirsi al sole”, oppure a “morire dal caldo”. Sarò stata sfortunata io, ma in piena estate la temperatura cornica non ha mai superato i 22 gradi!