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In her shoes – Jennifer Weiner

In her shoes, A letto con Maggie nella sciagurata traduzione italiana, di Jennifer Weiner, è uno dei rari casi in cui il romanzo e il film si equivalgono. Avendo visto il film non so quante volte, ero curiosa di conoscere il libro da cui è tratto. E anche se l’operazione è pericolosa, quest’ultimo non mi ha deluso. Anzi…

Trama

Rose ha trent’anni e lavora come avvocato in un prestigioso studio legale di Filadelfia. Maggie, sua sorella, di anni ne ha ventotto. Non ha un impiego fisso e scarta gli amanti come caramelle. Le due sorelle non hanno nulla in comune, a parte il DNA e lo stesso numero di scarpe. Eppure, la sera in cui Maggie, dopo aver perso appartamento e lavoro, si presenta ubriaca a casa della sorella, Rose è costretta ad accoglierla. Tutto fila liscio o quasi, finché Rose non sorprende il suo fidanzato a letto con Maggie, completamente nuda, fatta eccezione per gli stivali. Quelli di Rose, ovviamente. E le conseguenze sono così sorprendenti da sconvolgere tutto ciò che le sorelle sanno – o credono di sapere – sulla vita, la famiglia, l’amore.

Una mossa pericolosa

In teoria ho fatto una mossa pericolosa: leggere il romanzo da cui è tratto un film che mi piace parecchio e che riguardo volentieri ogni volta che passa in televisione. Per fortuna, stavolta è andata bene. Il romanzo di Jennifer Weiner è scritto bene, divertente e tenero allo stesso tempo. Per i primi tre quarti ero un po’ preoccupata, perché assolutamente identico al film. Nell’ultima parte, invece, si discosta un po’, approfondendo di più la storia di Maggie e quella di nonna Ella. Ecco, forse il personaggio di Ella è meno riuscito che nel film, ma d’altra parte Shirley McLaine è un’attrice straordinaria, donerebbe spessore anche a un sasso.

Due metà fanno un intero

In her shoes, mettiti nei suoi panni. Rose e Maggie hanno un rapporto complicato e profondissimo, come è quello di sorellanza e quello che devono imparare a fare è scambiarsi scarpe non solo nell’armadio. Hanno sofferto molto in passato: una famiglia distrutta dalla morte della madre, un padre chiuso nel suo dolore e una matrigna che le ha fatte sempre sentire inadeguate. L’unico modo per salvarsi è imparare che due metà fanno un intero. Attraversando una crisi profonda, capiranno che la vita senza l’altra è impossibile. Soprattutto, diventeranno entrambe più fiduciose nelle loro capacità e  troveranno la loro strada da donne adulte. E, magari, anche l’amore. 

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Altri romanzi con sorelle protagoniste

Domani mi sposo – Alison Sherlock

Settembre, si sa, è tempo di diete dopo le follie dell’estate. Questo romance di Alison Sherlock è il titolo ideale per trovare la motivazione giusta. Violet deve perdere 35 kg per arrivare in forma al matrimonio. Ci riuscirà?

Trama

Dopo l’iniziale euforia per l’inattesa proposta di matrimonio, Violet è presa dal panico. Come potrà mai, lei che ha sempre indossato taglie forti, entrare in un abito da sposa? Decide così di iscriversi a Corpo nuovo, vita nuova!, un programma di dimagrimento che promette miracoli. Presto si accorge che l’unico aspetto positivo di quel club sono i nuovi amici, Kathy, Maggie, Lucy ed Edward. Quanto al peso, tutti non fanno che ingrassare, terrorizzati da Trudie, che segretamente li disprezza. Un giorno però, Violet va a pranzo nel ristorante di famiglia del suo capo e viene travolta da un’esplosione di sapori. Ispirata da quest’esperienza culinaria, convince i suoi compagni di dieta a formare un nuovo club, all’insaputa di Trudie. E le favolose ricette italiane cominciano a fare il loro effetto. Riuscirà Violet a trasformarsi in tempo per il suo matrimonio? E soprattutto, perdere peso risolverà davvero tutti i suoi problemi?

Dentro ognuno di noi c’è una storia

Come al solito, il titolo originale, The Desperate Bride’s Diet Club, è più azzeccato di quello tradotto. Perché in effetti, nel romanzo non seguiamo solo la storia di Violet, ma anche quella degli altri componenti del gruppo. Tutti loro hanno una storia personale da raccontare, fatta di disperazione (Violet), solitudine (Kathy), bullismo subito (Lucy), noia (Maggie) e bassa autostima (Edward). Questo è l’aspetto che mi è piaciuto di più: dietro una persona c’è una storia e dietro un comportamento c’è un motivo. A volte comprensibile, altre meno, però c’è. L’autrice è brava a esplorare un mondo pieno di sfaccettature e a farlo senza scadere nel pietismo o, peggio, nella critica dura. 

Più “italialianità”, please 

Soprattutto, mi è piaciuto il fatto che l’autrice abbia parlato di cucina italiana, e di capi italiani bellocci, con una certa cognizione di causa. Per una volta ci siamo risparmiati gli spaghetti alla Alfredo o amenità di questo genere. Via libera, invece, a parmigiano, basilico, olio d’oliva e allegria a tavola. Ovvero, i principi della dieta mediterranea. Possiamo perdonarle una certa tendenza a definire pietanze cosiddette light “leggere”, perché quasi sempre tutto sono tranne che leggere e perché le abbandona quasi subito in nome di una cucina vera e appetitosa, anche se a basso contenuto calorico. L’unico aspetto che purtroppo mi fa un po’ abbassare il giudizio, è la lunghezza della storia, ben oltre il momento in cui tutto avrebbe dovuto trovare la giusta composizione e il finale che, bé, dopo tutta la costruzione precedente, avrebbe dovuto possedere più pathos, più calore. Più “italianità”, insomma.

Voi che ne dite? Vi è piaciuto questo esordio di Alison Sherlock?

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Le francesi non ingrassano, di Mireille Guiliano

Una sorpresa sulla Fifth Avenue – Allison Winn Scotch

Una sorpresa sulla Fifth Avenue, di Allison Winn Scotch. Di nuovo sul filone dell“E se…?” alla sliding doors. Stavolta, una mamma trentenne prova talmente tanto rimpianto per la sua vita precedente da ritrovarvici dalla sera alla mattina. Sette anni svaniti nel nulla. Riuscirà a cambiare il futuro? 

Trama

La vita di Jillian è perfetta e patinata come le riviste che divora. È sposata con un avvocato ed è madre di un’adorabile bimba di un anno e mezzo. La sua sembrerebbe una famiglia da pubblicità. Eppure… quando riceve la notizia dell’imminente matrimonio del suo ex rimane turbata e non riesce a evitare di porsi una domanda molto pericolosa: come sarebbe la mia vita se avessi fatto una scelta diversa? Ed è proprio quel che capita a Jillian quando si sveglia nel suo vecchio appartamento di Manhattan, pronta a recarsi al suo divertente lavoro di un tempo. E soprattutto a incontrare il fidanzato di allora, Jackson. Jillian è finalmente libera di cambiare tutta la sua vita. Ma è quello che vuole davvero?

Attenzione a quel che desideri

Careful what you wish for; attenzione a quel che desideri, dice il saggio, perché potresti ottenerlo. Ed è quello che capita alla protagonista di questo romanzo. All’inizio sembra una via di mezzo tra una casalinga disperata e una depressa cronica. In soli due anni di matrimonio, lei e il marito sono già arrivati a un punto di rottura, senza neanche dirselo. L’unico momento in cui si rianima è quando viene a sapere che il suo ex sta per sposarsi. Boom! Tutta la sua vita apparentemente perfetta crolla in un istante e Jillian si risveglia…a casa del suo ex!

Sette anni cancellati 

Dalla quale casa sembra non essersi mai allontanata. Qui il romanzo di Allison Winn Scotch secondo me comincia a mostrarsi un po’ inverosimile. D’accordo che fuggire dal suo matrimonio e da una vita di mamma a tempo pieno era esattamente il suo desiderio, ma mi sarei aspettata come minimo uno shock, un balzo fuori dal letto quando lui si avvicina, una lacrimuccia per questa figlia dispersa nel cosmo. Oppure, una ricerca seppur minima di come questo balzo nel tempo sia potuto accadere. Invece niente, come se quei sette anni fossero stati cancellati con lo smacchiatore. Possibile?

Ciao ciao Katie

Nonostante questo inizio con un grande punto interrogativo, la storia imbastita da Allison Winn Scotch poi prosegue con fluidità. A questo punto, sapere come e se Jillian uscirà da questo ritorno nel passato diventa l’unico motivo per andare avanti. Perché Jackson e la sua mammina sono meno che simpatici, il marito è di una razionalità esasperante, lei si dibatte senza grande convinzione e le storie parallele degli amici a un certo punto si perdono per strada. L’unica, poveretta, che non può mandare a quel Paese nessuno è Kate, la figlia, abbandonata senza rimpianti come lei era stata abbandonata dalla madre. Anche qui, senza grandi spiegazioni o introspezione, che invece avrebbe dato un senso alla storia raccontata. Quindi, mi sono avviata al finale sapendo già quello che sarebbe successo, ma senza tifare per nessuno.

Time of My Life

Chiudo con due note. La prima, sul titolo italiano. C’è effettivamente una sorpresa sulla quinta, ma perché non chiamarlo come l’originale, Time of My Life, Il momento più bello della mia vita? In fondo, questa “sorpresa” è un po’ amara, ma non è alla fine il vero centro della vicenda. La seconda, è su una distrazione che incontrerete leggendo. A un certo punto della storia, il momento in cui il marito le annuncia che farà carriera viene descritto in un modo. Circa duecento pagine dopo, in tutt’altro. Quale la verità? E perché sembra quasi un errore di revisione, più che una scelta voluta?

Se l’avete letto ditemi, che ne pensate? Vi è piaciuto? E avete avuto mai voglia di tornare nel passato, dai vostri ex, per riscrivere il futuro?

Altri titoli “E se…?”

Inganni – Judith Michael

Sempre non è per sempre – Helen Van Slyke

Oggi vi parlo di un romanzo super vintage, dal titolo evocativo. Sempre non è per sempre, o meglio, Always is not forever, di Helen Van Slyke. L’ho letto diversi anni fa, ma è come se fosse ieri. Perché questa storia ha una forza tale da rimanere scolpita nella mente. Decisamente uno dei titoli migliori , se non il migliore in assoluto, della scrittrice americana. 

Trama

La giovane giornalista Susan Langdon non ci pensa due volte prima di accettare la proposta di matrimonio del famosissimo pianista Richard Antonini. Sa tutto sulle conquiste femminili di questo genio musicale straordinariamente bello e incredibilmente dotato. Conosceva la sua celebre famiglia, la madre gelosa, avida e possessiva, il suo frenetico mondo, il glamour abbagliante di cui ama circondarsi, la sua dedizione assoluta alla sua carriera. Ma conosce anche, o pensava di conoscere, il vero Richard, il suo Richard, l’uomo che adora e per cui ha rinunciato alla sua di carriera…

Finché morte non ci separi

Quella di sposarsi è una decisione importante, una scelta che condiziona la vita. Scegliere l’uomo giusto è fondamentale. Sì, certo. L’uomo che corrisponde ai nostri ideali magari è lì e mette gli occhi su di noi fra tante. Ma sarà lui quello giusto? Susan è convinta di sì, però Susan è giovane. Troppo giovane e non ha fatto i conti con la realtà della vita. Richard è il prodotto della sua famiglia. Una famiglia che coopta i membri e non li lascia respirare. Soprattutto la matriarca è una virago. Gli altri? Troppo deboli per opporsi, o troppo impegnati a ricavarsi degli spazi di liberà per smuovere le acque. Susan, al contrario, viene da una famiglia normale, dove l’amore viene al primo posto. Riuscirà a non farsi cancellare dagli Antonini?

Il coraggio di perdonare 

Il romanzo è avvincente e, come tutti quelli di Helen Van Slyke, pone domande importanti. Cosa sei disposta a perdonare per amore? Cosa succede quando in una famiglia l’ideale di perfezione si rompe? Le persone cambiano o rimangono sempre quelle che sono? La storia di Susan e Richard è avvincente e rimane nel cuore. Lei, Susan, perché è una donna forte, che cresce con l’andare avanti delle pagine. Lui, Anthony, perché crolla e fa quello che nessuna persona dovrebbe mai fare: non accettare il diverso da sé e distrarsi per un lungo, terribile attimo. Si può perdonare una distrazione dal costo incalcolabile? Mentre leggevo pensavo di no e lo credo tuttora. Quando leggo di storie simili, accadute davvero, mi torna in mente questo romanzo, e mi chiedo: dove trovano il coraggio di perdonare? Sì, il coraggio, perché uccidere o fuggire sarebbe l’istinto naturale. D’altro canto, Richard è un uomo debole e Susan se ne accorge tardi, abbagliata dalla superficie splendente di un mondo dorato. Non è, allora, lei stessa colpevole in parte? Sì, forse. Come vedete, dopo tanti anni ancora discuto con me stessa su questa trama complicata e sofferta.

Se l’avete letto, mi piacerebbe avere un vostro parere. Che ne pensate di Susan e Richard? Avreste concluso il romanzo come fa l’autrice? Aspetto i commenti!

Di Helen Van Slyke leggi anche: 

Il ricco e il giusto

Un’estate così – Roisin Meaney

La seconda proposta per i libri da ombrellone si traduce in questo delizioso romanzo di Roisin Meaney, che mi ha fatto degna compagnia sotto il sole e nelle pause tra una nuotata e l’altra. Le avventure degli abitanti di Roone mi hanno conquistato fin da subito e quasi quasi è stato un dispiacere terminarlo. Quanto mi piacerebbe vivere su un’isola, possibilmente semi deserta!

Trama

Nell Mulcahy è cresciuta su un’isoletta al largo della costa irlandese e sta per sposarsi con Tim, un affermato programmatore. Le spese per le nozze, però, sono tante e Nell sta cercando disperatamente un modo per racimolare qualche soldo in più e avere finalmente la cerimonia perfetta che ha sempre sognato. Decide così di affittare durante l’estate il vecchio cottage che possiede sull’isola. Ma con l’arrivo degli ospiti, tutto comincia ad andare a rotoli e anche il suo matrimonio sembra sul punto di essere annullato. Perfino lei dovrà rimettere in discussione le sue convinzioni: la nostra vita è scritta nelle stelle o siamo noi i responsabili del nostro destino? Di sicuro, una sola cosa è certa: sarà un’estate che nessuno sull’isola dimenticherà facilmente…

A casa di Nell

Roisin Meaney ha scelto una costruzione azzeccata. Tante mini storie dentro un unico capitolo. Fin dall’inizio, la storia degli abitanti di Roone è corale. D’accordo, le vicende di Nell e Tim sono il motore principale. Ben presto, tuttavia, ti ritrovi avvolto nelle storie degli abitanti dell’isola e degli ospiti che Nell alloggia a casa sua. Una casa delle favole, quella dove tutte vorremmo abitare. Con un vicino che tutte vorremmo avere. E un aiutante nei lavori faticosi che tutte vorremmo ammirare. Insomma, una vita paradisiaca, tranquilla, senza la congestione del traffico e la fretta di andare da qualche parte che da qualche anno si è impossessata più o meno di tutti. La vita sull’isola è così. Anche nel mio Una corsa per amore, ambientato in Corsica, i ritmi sono placidi e Manon fatica a riabituarsi.

Una bella protagonista 

Nell, invece, è nata per vivere in un posto così, dove tutti conoscono tutti e l’aiuto è reciproco e donato senza riserve. Roisin Meaney ha tratteggiato un bel personaggio, tondo e lineare nei comportamenti. E’ l’amica per definizione, sempre pronta a farsi in quattro per gli altri. Peccato che non sempre venga ripagata con la stessa moneta, soprattutto dal fidanzato. Il quale a sua volta non ha nessuna colpa, se non quella di sentirsi distante, non solo fisicamente perché vive a Dublino, dalle logiche che regolano la vita sull’isola. Sarà il destino di Nell, avere a che fare con uomini che scappano? Perché anche il padre non è che la racconti proprio giusta.

V’innamorerete 

In definiva, un romanzo che vi consiglio. So che amerete Nell, e James, e Moira, e Walter (Roisin Meaney, che mi combini!!!), e Hugh, e i gemelli, e le storie collaterali degli ospiti di Nell. E soprattutto il mio preferito, Andy. So già che la soffitta commuoverà anche voi. Leggete Un’estate così e poi scrivetemi nei commenti cosa ne pensate.

Curiosità

Valentia Island Kerry
Valentia Island Kerry

Roone non esiste, ma la scrittrice consiglia di fare un viaggetto a Valentia Island, nel Kerry, che le ha dato l’ispirazione. Che dite? Suggerimento buono per il prossimo viaggio letterario?

Nel risvolto di copertina della versione italiana, si accenna al fatto che “in paese gira voce che quella casa sia stregata“. Dove? Quando? Che libro avete letto? 🙂

La traduzione è condivisa tra due traduttrici, con pagine ben definite. L’avevo capito prima di guardare il nome del traduttore, non vi dirò perché.

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Cupcake club – Roisin Meaney

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