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Elizabeth Ferrars e Un atroce dubbio

Con Atroce dubbio faccio la conoscenza di Elizabeth Ferrars e finisco il secondo dei #libridaombrellone di quest’anno. Sì, lo so, sono in forte ritardo. Ma vi dirò, con questo caldo anche solo il pensiero dell’ombrellone mi fa sentire più caldo! E anche nel villaggio di Rollway, vicino Londra, ci sono giorni di caldo anomalo, monete antiche che valgono molto e un assassino che si aggira nell’ombra. 

Trama

La vita del professor Alistair Dirke è sempre stata piuttosto serena. Almeno fino a quando un atroce dubbio non comincia ad assillarlo: possibile che sua moglie Rose lo tradisca con Paul Eckleston? La vacanza dei due coniugi a Montecarlo sembra fatta aposta per favorire un riavvicinamento, se a guastarla non ci si mettesse Henry Wallbank, direttore del Museo Pursiem e loro amico, con la richiesta di uno strano favore. Alistair e Rose povrebbero incontrare in sua vece un sinistro collezionista di monete greche per un affare vantaggioso? Questione di un paio d’ore al massimo. Ma è subito chiaro che l’impegno è molto più di una scocciatura: di mezzo c’è un omicidio, e l’assassino potrebbe non essere lontano…

In trappola

Era una splendida sera di luglio, un’altra splendida sera. Uscendo per la consueta passeggiata, che da casa sua lo portava al Maybush, il professor Dirke pensò che il bel tempo non sarebbe durato ancora a lungo.
A dire la verità, la cosa non lo interessava poi molto. Di lì a tre giorni sarebbe andato in vacanza nel Sud della Francia; ma per chi restava, senza dubbio, era meglio che quella siccità finisse.

Gli elementi del giallo classico ci sono tutti: tipico villaggio inglese, vacanze nel sud della Francia, una coppia un po’ annoiata, monete antiche e un assassinio. Il filone giallo è appassionante: i sospettati sono tanti, e ciclicamente sembrano uscire o rientrare nella lista, le motivazioni s’intuiscono e il colpevole anche, ma per tutta la lettura non c’è nessun calo di tensione.

Vita di coppia turbolenta

Anche la parte “domestica”, mettiamola così, viene affrontata bene da Elizabeth Ferrars. La coppia protagonista ha qualche problema nella vita di coppia. Problemi che entrambi affrontano con il tipico british style, cioè senza grandi drammi e una flemma invidiabile. C’è quindi anche questo filone, oltre al giallo vero e proprio, che contribuisce a mantenere alta l’attenzione, perché il risentimento e l’insoddisfazione crescono piano piano e potrebbero sfociare in…un altro assassinio? Chissà, lascio ai lettori la scoperta.

In definitiva, direi una lettura leggera, ottima per qualche pomeriggio di relax in vacanza. 

Voi che mi dite? Vi piacciono i gialli classici all’inglese in vacanza? Avete qualche suggerimento? 🙂 

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Il vaso di Pandora – Rae Foley

Questa per me è l’estate dei Gialli Mondadori, ne ho già letti due e ne ho appena acquistato un altro. Mi rilassano e un bell’omicidio è quello che ci vuole per combattere il caldo, siete d’accordo? 🙂 Il vaso di Pandora è un romanzo del 1971 scritto dalla scrittrice Elinor Denniston con lo pseudonimo di Rae Foley.

Trama 

Charles Sheridan, un ricco antiquario di mezza età, regala alla giovane libraia e amica Mary Turner un cottage che possiede nel Connecticut, facendole però promettere di distruggere alla sua morte il contenuto di una scatola di metallo che ha nascosto lì. Non sarebbe di nessuna utilità, anzi potrebbe risultare il vaso di Pandora. Poche settimane dopo, Charles viene ucciso. Miller, il domestico, entra nell’appartamento di Sheridan appena in tempo per sentire le sue ultime parole e nella mano la vittima stringe ancora il bottone di una giacca. Ora, con la morte di Charles, Mary scopre improvvisamente che la sua stessa vita è minacciata… 

Gradevolissima lettura, ma…

Un giallo classico, gradevolissima lettura che però lascia molto poco all’intuito del lettore. A parte l’affetto che ho sviluppato subito per il povero Sheridan, la vittima, devo dire che grandi colpi di scena non ce ne sono e, tutto sommato, di tutti i possibili indiziati solo uno ha davvero un motivo importante per uccidere. O il carattere giusto per farlo. Rae Foley cerca in tutti i modi di portarci fuori strada, ma il giallista amatore è troppo scafato per cadere nella trappola. Per esempio, cara autrice, come mai un avvocato così untuoso non ha commesso un illecito perfettamente alla sua portata? Questo è un indizietto per voi, cari lettori…;)

Illustrazione in copertina di Carlo Jacono

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Tuttavia, c’è un’appendice a questo regalo. In un vecchio baule, in soffitta, tra lenzuola e coperte messe in naftalina, c’è una piccola scatola di metallo, del tipo che si usa per metterci gli assegni annullati. Si apre con la chiave più piccola del mazzo. Vi ho conservato della roba, forse malignamente, in una specie di assicurazione, e l’ultima volta che sono stato sul posto ho aggiunto altre carte. Volevo…be’, non so esattamente cosa avessi in mente, avere delle prove, forse. Ad ogni modo, quando sarò morto, non avrà più alcuno scopo utile e potrebbe diventare come un vaso di Pandora. Perciò voglio che tu mi prometta di distruggere il contenuto della scatola, senza leggerlo. Lo farai, vero (…)?

La morte, ora per ora – Brett Halliday

Brett Halliday è stato uno scrittore dai mille pseudonimi (anche Brett Halliday lo è, lui si chiama Davis Dresser), che ha spaziato dal giallo al romance senza difficoltà. La morte, ora per ora, è considerato uno dei suoi lavori migliori e un classico del giallo.

Trama

Da quando suo padre le ha scritto per dirle di aver sposato una donna di nome Florence, l’ex infermiera di sua madre, April Haddon nutre un odio amaro per la sua matrigna. Poco dopo il matrimonio,muore anche il padre ed April è costretta a tornare a Midhampton per rivendicare la sua eredità. All’apertura del testamento, la sorpresa. Come tutore legale di April, Florence ha il completo controllo sulla figliastra. Ma April vuole a tutti i costi liberarsi di Florence, anche perché ha il sospetto che voglia ucciderla. E’ proprio così? O la ragazza ha solo una grande fantasia?

Before I wake

Pubblicato per la prima volta nel 1949, Before I wake, questo il titolo originale, è più un thriller psicologico che un giallo classico come di solito sono i Mondadori. Tutto si gioca sullo scontro delle due forze di volontà di April e della matrigna. Ovviamente la seconda è più scaltra e più esperta, mentre April è ancora una ragazzina minorenne e cade in trappola con la sua ingenuità. Pagina dopo pagina, siccome è proprio April a raccontare i fatti, uno sta lì a chiedersi se quello che racconta sia vero o sia soltanto il frutto della sua immaginazione. Eppure, Florence è stata brava a farsi sposare e talmente fortunata da diventare vedova e super ricca pochi mesi dopo. Come mai nessuno la sospetta?

Perfetto in una calda giornata estiva

Il romanzo si legge in poco più di due giorni ed è appassionante. Sarà solo il finale a chiarire i fatti, anche se Brett Halliday decide di lasciare fino in fondo un margine di incertezza. L’unica cosa che non mi ha convinto molto è il modo in cui il padre di April muore/viene assassinato. Un po’ troppo fortuito per i miei gusti, ma sempre possibile. Sicuramente La morte, ora per ora è un giallo rilassante che non risente minimamente dell’età. Anzi, è perfetto da leggere in una calda giornata estiva. 

Illustrazione in copertina di Carlo Jacono

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Which would come first, morning or murder?
If things work well tonight, no one will ever read this journal. A murder is a secret you don’t confide…
Then why am I bothering to write this down?
Because it isn’t finished yet. Something might happen to save her, even tonight. If anything terrible happens, if I die and she doesn’t, this journal will be my final vengeance on her–
But I do not expect to fail.