Archivi categoria: Carta

Domani mi sposo – Alison Sherlock

Settembre, si sa, è tempo di diete dopo le follie dell’estate. Questo romance di Alison Sherlock è il titolo ideale per trovare la motivazione giusta. Violet deve perdere 35 kg per arrivare in forma al matrimonio. Ci riuscirà?

Trama

Dopo l’iniziale euforia per l’inattesa proposta di matrimonio, Violet è presa dal panico. Come potrà mai, lei che ha sempre indossato taglie forti, entrare in un abito da sposa? Decide così di iscriversi a Corpo nuovo, vita nuova!, un programma di dimagrimento che promette miracoli. Presto si accorge che l’unico aspetto positivo di quel club sono i nuovi amici, Kathy, Maggie, Lucy ed Edward. Quanto al peso, tutti non fanno che ingrassare, terrorizzati da Trudie, che segretamente li disprezza. Un giorno però, Violet va a pranzo nel ristorante di famiglia del suo capo e viene travolta da un’esplosione di sapori. Ispirata da quest’esperienza culinaria, convince i suoi compagni di dieta a formare un nuovo club, all’insaputa di Trudie. E le favolose ricette italiane cominciano a fare il loro effetto. Riuscirà Violet a trasformarsi in tempo per il suo matrimonio? E soprattutto, perdere peso risolverà davvero tutti i suoi problemi?

Dentro ognuno di noi c’è una storia

Come al solito, il titolo originale, The Desperate Bride’s Diet Club, è più azzeccato di quello tradotto. Perché in effetti, nel romanzo non seguiamo solo la storia di Violet, ma anche quella degli altri componenti del gruppo. Tutti loro hanno una storia personale da raccontare, fatta di disperazione (Violet), solitudine (Kathy), bullismo subito (Lucy), noia (Maggie) e bassa autostima (Edward). Questo è l’aspetto che mi è piaciuto di più: dietro una persona c’è una storia e dietro un comportamento c’è un motivo. A volte comprensibile, altre meno, però c’è. L’autrice è brava a esplorare un mondo pieno di sfaccettature e a farlo senza scadere nel pietismo o, peggio, nella critica dura. 

Più “italialianità”, please 

Soprattutto, mi è piaciuto il fatto che l’autrice abbia parlato di cucina italiana, e di capi italiani bellocci, con una certa cognizione di causa. Per una volta ci siamo risparmiati gli spaghetti alla Alfredo o amenità di questo genere. Via libera, invece, a parmigiano, basilico, olio d’oliva e allegria a tavola. Ovvero, i principi della dieta mediterranea. Possiamo perdonarle una certa tendenza a definire pietanze cosiddette light “leggere”, perché quasi sempre tutto sono tranne che leggere e perché le abbandona quasi subito in nome di una cucina vera e appetitosa, anche se a basso contenuto calorico. L’unico aspetto che purtroppo mi fa un po’ abbassare il giudizio, è la lunghezza della storia, ben oltre il momento in cui tutto avrebbe dovuto trovare la giusta composizione e il finale che, bé, dopo tutta la costruzione precedente, avrebbe dovuto possedere più pathos, più calore. Più “italianità”, insomma.

Voi che ne dite? Vi è piaciuto questo esordio di Alison Sherlock?

Leggi anche: 

Le francesi non ingrassano, di Mireille Guiliano

Vivere! Yu Hua e un manifesto di Vita

Ho incontrato questo libro di Yu Hua un po’ per caso, perché ormai i suggerimenti mi arrivano sempre più spesso dai lettori fissi di questo blog. Quindi, devo dirvi grazie perché nell’oceano sterminato di libri che abbiamo a disposizione, gli incontri fortunati sono rari e per questo ancora più preziosi. A voi decidere se la frase è rivolta al romanzo o a voi amatissimi lettori. O magari a entrambi.

Trama

Sono trascorsi dieci anni da quando il narratore si è recato nelle campagne a raccogliere ballate popolari. Lì, ha potuto conoscere diverse persone, fra cui un anziano contadino che arava la terra con il suo bufalo. Si chiamava Fugui ed era ben disposto a raccontare la propria storia e a spiegare come mai il bufalo avesse tanti nomi. Figlio di un ricco proprietario terriero, in una notte di follia aveva perduto il patrimonio familiare giocando d’azzardo. Da quel momento, Fugui deve intraprendere una nuova vita, fatta di fatica nei campi, miseria e umiliazioni. Ma nell’affrontare il duro destino potrà sempre trarre la forza necessaria dall’affezionata moglie Jiazhen, dalla brava figlia Fengxia, dal piccolo Youqing…E passando attraverso povertà, fame, fatica, guerra, carestia e lutti, giungerà a capire l’essenza delle cose e l’autenticità degli affetti, approdando a una superiore consapevolezza, ironica e pietosa assieme. Con gioia di vivere, nonostante tutto.

L’ammazza personaggi

Il racconto si dipana in un’intera giornata. Lo scansafatiche, come il narratore stesso si definisce, passa un’intera estate a raccogliere ballate e storie tra i contadini. Uno lo incuriosisce particolarmente, perché chiama il suo bufalo con diversi nomi. Ma quanti nomi ha questo bufalo? E perché? Da lì, Fugui il vecchio contadino, inizia a raccontare la sua storia. Ci sarebbe da consigliargli un viaggetto a Lourdes. Nella sua vita, gli è successo di tutto: rovesci finanziari, disgrazie, guerra, carestia. Soprattutto, lutti. Tanti lutti. Tanto che a un certo punto ho pensato di soprannominare Yu Hua l’ammazza personaggi. Per la morte di un paio non posso proprio perdonarlo.

Un inno alla vita

Quindi, vi chiederete voi, un romanzo tristissimo. E’ qui che la penna di Yu Hua sorprende. Affatto. Il romanzo è, in realtà, un inno alla vita. Intanto, lo scansafatiche è proprio lo scrittore, che all’età di 23 anni ha passato due anni nei campi a raccogliere storie, trovandone però troppo poche secondo i suoi capi. Fugui, poi, è ironico, leggero. Racconta la sua vita quasi come se riguardasse qualcun altro. E dritto al punto, senza inutili orpelli, discostandosi molto dalla tradizione asiatica infarcita di immagini e simbolismi. Mi sono ritrovata a chiudere il libro in tre giorni, perché le pagine sono volate via da sole. Per poi scoprire alla fine, il valore del messaggio. Vivere vale la pena, qualsiasi sia il destino che ci è stato riservato. Perfino un vecchio bufalo può diventare un motivo per alzarsi la mattina. Dice Yu Hua. “Ho deciso di scrivere questo romanzo per descrivere la capacità dell’uomo di essere ottimista nei confronti del mondo. Durante la stesura ho capito che gli uomini vivono per la vita in sé e per null’altro al di fuori di questa. Sento di aver scritto un’opera nobile“. Secondo me tutte le opere d’arte che inneggiano alla vita lo sono. Siete d’accordo? 🙂 

“Erxi, Youqing non fare il pigro; Jiazhen, Fengxia stai arando bene; anche Kugen se la cava.
Quanti nomi può avere un bufalo? Curioso, entrai nel campo e mi avvicinai al vecchio per chiederglielo:
– Ma quanti nomi ha questo bufalo?
Il vecchio fermò l’aratro e mi squadrò da capo a piedi.
– Vieni dalla città?
– Sì – ho accennato col capo.
E il vecchio tutto compiaciuto: – L’avevo capito subito.
– Quanti nomi ha il bufalo?
– Solo uno, si chiama Fugui.
– Ma poco fa hai detto un sacco di nomi.
– Ah! – si mise a ridere tutto contento e mi fece cenno di avvicinarmi. Quando gli fui accanto, fece per aprir bocca, poi si fermò vedendo che il bufalo aveva alzato la testa. Lo sgridò: – Non spiare tu, giù la testa!
Il bufalo obbedì, allora il vecchio mi sussurrò:
– Ho paura che si accorga che c’è solo lui ad arare, così chiamo tutti questi nomi in più per ingannarlo. Se sente che ci sono altri bufali ad arare il campo non fa storie e ci mette più impegno.”
Leggi anche: 
http://www.pennaecalamaro.com/2017/01/29/il-capodanno-cinese-e-come-il-nostro-inizia-a-tavola/

 

La vendetta del principe – Janette Kenny

E con La vendetta del principe di Janette Kenny ho finito di leggere i tre romanzi brevi della raccolta Harmony Premium, Le due facce dell’amore. Dei tre, questo è quello che mi è piaciuto meno. Quindi, se acquistate la raccolta, ricordatevi di leggerli in ordine e non fate come me, che sono partita dall’ultimo. Che alla fine, ahimè, si è rivelato il migliore. 

Trama

Demetria Andreou ha sempre rifiutato l’idea che qualcuno potesse decidere della sua vita per lei, compreso suo padre e l’assurda idea di prometterla in sposa a un uomo che lei nemmeno conosce. Ora, però, si trova proprio in quella condizione: Kristo Stanrakis, rampollo della famiglia reale di Angyra, sta per prendere il posto di suo fratello come sovrano del paese, e ha deciso che Demetria sarà la sua regina. Demi non ha scelta, deve accettare la situazione nonostante sia stata portata lì con l’inganno. La vicinanza forzata con Kristo, però, le regalerà la sconvolgente consapevolezza che la chimica fra loro è perfetta, e forse non solo quella.

Sorvoliamo sui preliminari

L’ho appena finito e ancora sono perplessa. D’accordo che ci muoviamo nel regno della fantasia, passi che il tema non sia poi così originale, perché le vicende dei reali in fin dei conti non passano mai di moda. Ma vi sembra pensabile che la promessa sposa di un principe si fermi a guardare tartarughe su una scogliera con uno sconosciuto e poi, presa da un raptus, si faccia spogliare e mettere le mani addosso come se niente fosse? Se ne Il dolce gusto della vendetta si consumava tutto in fretta, qui si sorvolano alla grande i preliminari! Senza contare che lei è la promessa sposa del principe da anni e a più riprese si fa riferimento a notizie scandalistiche sul giornale. Quindi lui, che è il fratello del principe, come può non averla riconosciuta? Andando avanti, il romanzo non migliora: tutto rimane in superficie, i sentimenti di lei, quelli di lui, le vicende delle rispettive famiglie. Persino il finale è un po’…così. Ok, diciamo che non fa per me, però vi ribadisco il consiglio: se leggerete la raccolta, rispettate l’ordine di stampa, lasciando Piacevole vendetta per ultimo. Non credo sia un ordine casuale.

Leggi anche: 

Piacevole vendetta di Julia James 

Il dolce gusto della vendetta – Trish Morey

Il dolce gusto della vendetta – Trish Morey

Un’altra vendetta, stavolta non piacevole ma dal dolce gusto, nel secondo romanzo breve della raccolta Harmony Premium, Le due facce dell’amore che sto leggendo. La novella di Trish Morey è partita bene, poi però…

Trama

Occhio per occhio, sorella per sorella…Lo spietato Daniel Caruana, di orgini italiane, è pronto a tutto pur di impedire alla sorella Monica di sposare il suo peggior nemico. Il destino vuole, però, che l’organizzatrice del matrimonio sia la sorella dello sposo, e che sotto i suoi abiti castigati Sophie Turner nasconda curve mozzafiato. Peccato che tutto sembra far pensare che lei sia in affari con il fratello per truffarlo. Daniel riuscirà ad avere Sophie esattamente dove lui vuole: sulla sua isola privata e soprattutto fra le proprie braccia, per assaporare tutto il gusto della vendetta. Ma quando scoprirà di non essere poi così cinico e che il vero amore esiste, non sarà più soltanto lei a essere in pericolo.

Sua prigioniera in paradiso

Piacevole vendetta di Julia James mi è piaciuto più di questo. Intanto, perché nonostante l’idea di partenza fosse buona, si risolve tutto troppo velocemente. Troppo veloce il sesso, troppo rapida la redenzione di lui, la risoluzione che non convince fino in fondo. Intendiamoci, sempre una lettura garbata e piacevole, soprattutto per l’ambientazione. L’isola in cui Daniel porta Sophie per “imprigionarla” mi ha fatto sognare e già da sola vale il tempo speso per leggerlo. Se acquistate la raccolta vi consiglio di non fare come me, che sono partita dall’ultimo. Non ho ancora finito il primo, La vendetta del principe, ma ho la sensazione che non batterà la James. E, soprattutto, affidatevi ai titoli originali. Questo, per esempio, in originale si intitola “Sua prigioniera in paradiso” ed è molto, molto più azzeccato della vendetta che spunta a ogni angolo in questa raccolta.

Piacevole vendetta – Julia James

Julia James con Piacevole vendetta mi ha risolto una di quelle serate in cui tutto quello di cui ho bisogno è una lettura piacevole e poco impegnativa, adatta a rilassarmi dopo una giornata faticosa. Il romanzo è breve e l’ho trovato dentro una raccolta Harmony Premium, Le due facce dell’amore, ancora disponibile in ebook. La storia mi è piaciuta e i protagonisti pure. Ora vi racconto…

Trama

Mentre la spia in quell’esclusivo ristorante londinese, Angelos Petrakos sa benissimo che Thea Dauntry non è l’elegante super modella che vuole far credere di essere. E per Thea vedersi comparire di fronte Angelos proprio in quel momento è un vero e proprio disastro. Il suo fidanzato le sta per chiedere di sposarlo e di tutto avrebbe bisogno, tranne che di qualcuno in grado di farle ricordare la ragazza che era un tempo. Angelos però non ha alcuna intenzione di scordare il modo in cui lei l’ha usato ed è deciso a vendicarsi. O almeno questo è quello che crede. 

Un po’ di sano sospiro 

Romanzo breve e costruito bene quello di Julia James, che è specializzata in protagonisti greci. Angelos è un maschio alpha quanto basta, un po’ duro ma eticamente molto corretto. Thea è un bel personaggio, tonda e abbastanza dura anche lei, soprattutto a causa di un’infanzia non proprio leggera. I due sono fatti l’uno per l’altra, si vede lontano un miglio. Eppure, vi dirò che mi è piaciuto molto il fatto che nessuno dei due abbia voluto cedere fino alla fine e che si siano scontrati fino alle battute finali. Insomma, un po’ di sano sospiro che da quando guardo i kdrama mi piace sempre di più. L’unica cosa che non mi ha convinto è il modo in cui Julia James risolve il problema dell’aguzzino. Mi è sembrato un po’ troppo facile, avrebbe potuto aggiungere un po’ di problemi a Thea/Kate, ma evidentemente le ha voluto semplificare la vita. Comunque, una buona lettura per chi cerca una serata o due di relax romantico.

Leggi anche:

Altri titoli Harmony